Minerali Industriali, azienda novarese che produce e commercializza materie prime, ha emesso un minibond sostenibile da 16 milioni di euro. Lo ha sottoscritto Unicredit (si veda qui il comunicato stampa).
Il prestito obbligazionario, della durata di 6 anni, è destinato a finanziare il piano di investimenti in sostenibilità già avviato dall’azienda. Il sustainability-linked bond è un tipo di emissione utilizzata per finanziare progetti eligibili con valenza ambientale o sociale, ed è caratterizzato dall’applicazione di un meccanismo che prevede la riduzione del tasso di interesse al raggiungimento di target misurabili in materia di sostenibilità ambientale. Più nel dettaglio, quello di Minerali Industeiali prevede ulteriori benefici in termini di tasso per l’azienda al miglioramento del rating di sostenibilità-ESG dell’azienda, elaborato dall’agenzia internazionale EcoVadis.
Il gruppo Minerali Industriali è nato dalla fusione di due gruppi storici italiani del settore minerario/estrattivo: Maffei, attiva dai primi del 900, e Gruppo Minerali, in attività dagli anni ’70. Il gruppo era stato riorganizzato e nel 2008 era stata costituita una holding, denominata Minerali Maffei, che si era successivamente quotata a Piazza Affari. A seguito di un’opa il gruppo è poi stato delistato nel 2012 (si veda qui il comunicato stampa di allora) ed è controllato oggi da Iniziative Minerarie srl (35%), Ticino Finance gmbh (30%), Tialpi srl (18,33%) e Pavim srl (16,67%). A lanciare l’opa erano state proprio Iniziative Minerarie e Pavim, già azionisti di riferimento del gruppo. La prima è una società con sede a Novara che fa capo alla famiglia Bozzola e si occupa della compravendita e la gestione di partecipazioni in società, con particolare riguardo a quelle minerarie, industriali e di servizi, mentre Pavim con sede a Biella e che fa capo alla famiglia Ramon, si occupa di attività immobiliari di ogni genere, oltre ad attività di consulenza impiantistica e mineraria.
Minerali Industriali è presente in Italia, Europa, Asia, Nord Africa, Centro e Sud America. Complessivamente, il gruppo conta 270 addetti in Italia e circa 350 all’estero producendo e commercializzando circa 3,5 milioni di tonnellate di materie prime all’anno. I settori di business in cui opera sono estrazione, trattamento e commercializzazione di materie prime quali sabbie, feldspati, argille e caolino destinate alle industrie del vetro, della ceramica, dei sanitari, delle pitture e vernici, così come riciclo e recupero di scarti industriali non pericolosi e prodotti innovativi per l’utilizzo in ambito sportivo e tempo libero. In ultimo, ricerche geologiche e minerarie, progettazione e realizzazione di macchine ed impianti per il settore minerario e per il recupero di rifiuti industriali non pericolosi.
Minerali Industriali, la cui sede è a Novara, ha chiuso il 2020 con ricavi per 132 milioni (da 120,5 milioni nel 2019) e un ebitda di 17,3 milioni ( da 14,4 milioni). nel 2019 aveva una posizione finanziaria netta di 22,2 milioni (si veda qui l’analisi di Leanus).
Dario Manzoni, cfo di Minerali Industriali, ha commentato: “Questa operazione rappresenta un’interessante opportunità di evidenziare i risultati raggiunti dal nostro gruppo nello sviluppo sostenibile ed economia circolare, con un indirizzo strategico mirato a un sempre maggiore impegno nelle tematiche ESG”.
Luca Milanesi, responsabile imprese nord ovest di UniCredit Italia, ha aggiunto: “Minerali Industriali è una solida realtà imprenditoriale che ha avuto il merito di abbinare una forte presenza internazionale con un’elevata attenzione ai temi della sostenibilità, in un percorso di transizione ecocompatibile e verso un’economia attenta anche ai temi ESG”.
Nelle ultime settimane si è intensificata l’attività di Unicredit comer investitore in green bond. Non più di pochi giorni fa la banca di Piazza Gae Alenti ha sottoscritto l’emissione da 4 milioni di euro dell’oleificio ligure Fratelli Carli, il cui tasso è anch’esso legato a parametri di sostenibilità, soprattutto l’utilizzo di energia da fonti rinnovabili (si veda altro articolo di BeBeez). E lo scorso giugno aveva sottoscritto l’emissione da 8 milioni di euro di Emiliana Conserve. In questo caso il tasso è legato anche all’utilizzo da parte dell’azienda di materia prima proveniente da filiera sostenibile e certificata (si veda altro articolo di BeBeez).
Per iscriverti alla newsletter Private Debt di BeBeez, clicca qui
Riceverai l’elenco delle notizie di private debt (e i rispettivi link)
pubblicate da BeBeez nelle ultime 24 ore