CVC Capital Partners ha acquisito il restante 50% di Multiversity, la holding a cui fanno capo l’Università Telematica Pegaso e l’Università Mercatorum, ancora in possesso dell’imprenditore e fondatore Danilo Iervolino. Lo riferisce Il Sole 24 Ore.
Non ci sono ancora dettagli sui termini dell’operazione, tuttavia quando CVC Capital Partners aveva rilevato una prima metà del capitale di Multiversity, nell’agosto 2019, sul mercato si parlava di una valutazione di un miliardo di euro (si veda altro articolo di BeBeez). A fine 2019 il patrimonio netto era di circa 537 milioni di euro (si veda qui il report di Leanus, dopo essersi registrati gratuitamente).
Iervolino esce quindi del tutto dal capitale, ma resterà nel cda di Università Pegaso e di Mercatorum. Nell’operazione su Multiversity ha svolto un ruolo di primo piano il senior managing director di CVC Andrea Ferrante, che ha guidato le trattative.
Fondata nel 2006, Pegaso e Mercatorum costituiscono oggi il più grande ateneo online in Italia con più di 70 sedi di esame e una base di circa 40 mila studenti universitari e 40 mila post-laurea serviti tramite una piattaforma digitale proprietaria. Mercatorum in particolare è nata dall’accordo siglato da Unioncamere con Pegaso per sviluppare un ateneo telematico del sistema camerale. Si è trattato della prima partnership pubblico-privata per la governance di un’istituzione universitaria.
Ricordiamo che Multiversity nel dicembre 2016 aveva sottoscritto 1,9 milioni di euro su 4,99 milioni dell’aumento di capitale del business incubator quotato a Piazza Affari, Digital Magics. Contestualmente, Multiversity aveva firmato con Digital Magics un accordo decennale per costruire Digital Magics Startup University, il più importante polo italiano di formazione telematica per tutti gli aspiranti nuovi leader di imprese innovative (si veda altro articolo di BeBeez).
Dal canto suo CVC è uno degli investitori internazionali più impegnati nella formazione e nell’istruzione: in Spagna nel marzo 2019 ha investito nella Universidad Alfonso X el Sabio, il principale ateneo privato iberico, per farne un leader europeo della formazione avanzata (si veda qui il comunicato stampa).
Il settore da tempo riscuote l’interesse dei private equity. Un esempio significativo in Italia, è l’Istituto Marangoni, principale gruppo italiano nell’alta formazione in ambito moda, arte, design e media, che dal gruppo Usa quotato Career Education Corporation era passato nel 2011 sotto le insegne di Providence Equity Partners, e in seguito era confluito nel gruppo francese leader nell’alta formazione Galileo Global Education, come avrebbero fatto anni dopo, nel 2017, Domus Academy e Naba, che erano anch’essi stati acquisiti da Providence. Poi nel marzo 2020, Galileo è stata acquisita da una cordata composta dal Canada Pension Plan Investment Board, Montagu, Téthys Invest (che fa capo a Téthys, holding della famiglia Bettencourt Meyers, azionista di riferimento di L’Oréal) e Bpifrance (gli ultimi due investitori già azionisti di Galileo, si veda altro articolo di BeBeez e qui il comunicato stampa degli investitori) per circa circa 2,5 miliardi di euro, sulla base di un ebitda di 130-140 milioni e di un multiplo di quasi 20 volte (si veda qui Reuters). Applicando questo multiplo a Multiversity, che nel 2019 aveva riportato un ebitda superiore a 70 milioni di euro, non sarebbe inverosimile una valutazione di 1,5 miliardi.
Nel settembre 2017 sempre Providence aveva invece comprato Kid’s Cot srl, la società che gestisce un asilo nido, una scuola materna e una scuola elementare in lingua inglese nel centro di Milano con il brand KC School (si veda altro articolo di BeBeez). Nel novembre 2014 il fondo internazionale Hig Europe aveva comprato il 95% della International School of Europe, gruppo di scuole internazionali fondato in Italia nel 1957 dalla famiglia Formiga (si veda altro articolo di BeBeez), per poi rivenderlo nell’agosto 2016 a Inspired, gruppo che controlla istitui scolastici in Europa, Australia, America Latina e Africa (si veda altro articolo di BeBeez). Dal canto suo Palamon Capital Partners controlla al 51% Business School24, la scuola di formazione de Il Sole 24 Ore, di cui aveva comprato il 49% nell’agosto 2017, salendo poi appunto al 51% nel maggio 2018 (si veda altro articolo di BeBeez). Peraltro lo scorso luglio Business School24 ha emesso due minibond per un totale di 19 milioni di euro che hanno attratto l’interesse di vari investitori di private debt: Finint Investments sgr con il fondo di private debt Pmi Italia II; Anthilia Capital Partners attraverso i fondi di private debt Anthilia BIT III e Anthilia BIT IV; Ver Capital sgr attraverso il fondo Ver Capital Credit Partners SMEs VII e Banco di Credito P. Azzoaglio (si veda altro articolo di BeBeez). Infine ricordiamo che dal febbraio scorso è in vendita anche l’Università Niccolò Cusano, valutata con multipli a doppia cifra (si veda altro articolo di BeBeez).