E’ nata Fermai, la nuova società fondata da Vedrai, gruppo italiano specializzato nello sviluppo di servizi alle pmi basati sull’intelligenza artificiale, e da Motive, produttore italiano di motori elettrici industriali, riduttori meccanici, variatori elettronici di velocità per macchinari ed impianti (si veda qui il comunicato stampa).
Ricordiamo che lo scorso settembre Vedrai ha rilevato il 51% di Premoneo (ex Dynamitick), startup specializzata nelle soluzioni di prezzo dinamico per vari settori, dall’intrattenimento ai viaggi. A vendere le quote di Promoneo sono stati LVenture Group, Boost Heroes, Wylab e Open Seed, oltre ad altri business angel che avevano investito nelle prime fasi di vita della società milanese (si veda altro articolo di BeBeez). Lo scorso luglio Vedrai ha inoltre chiuso un round da 5 milioni di euro, che è stato sottoscritto da 32 investitori italiani, sulla base di una valutazione della società di ben 50 milioni di euro (si veda altro articolo di BeBeez). Tra gli investitori rientravano il presidente di Azimut, Pietro Giuliani, il tenore Andrea Bocelli, il capitano della nazionale Giorgio Chiellini, il giornalista e divulgatore scientifico Piero Angela, l’imprenditore italiano fondatore e amministratore delegato del Gruppo Calzedonia Sandro Veronesi e rappresentanti di alcune delle principali famiglie imprenditoriali italiane, professionisti e volti noti dello sport e dello spettacolo.
Fermai ha sviluppato un sistema di manutenzione predittiva, che consente di tenere costantemente sotto controllo la produzione, i processi e i macchinari. L’obiettivo è prevenire improvvisi malfunzionamenti, guasti o situazioni irreversibili e quindi ridurre i costi di gestione, aumentare l’efficienza degli impianti ed evitare incidenti. Nella soluzione proposta da Fermai, un sensore universale sviluppato da Motive permette di leggere innumerevoli valori del macchinario monitorato e di inviarli a un software che, grazie agli algoritmi sviluppati da Vedrai, può elaborare, leggere e restituire tutti i dati raccolti attraverso una dashboard personalizzata. Pensata in particolare per le aziende manifatturiere ma anche della logistica, l’integrazione di queste tecnologie assicura una soluzione stand-alone che consente di standardizzare la tecnologia e ne permette l’applicazione a qualsiasi macchinario, capace non solo di raccogliere autonomamente tutti i dati (per esempio temperatura, vibrazioni, flusso magnetico, rumorosità, pressione) ma anche di auto-apprendere i valori normali o anormali. Il sistema, in base ai dati raccolti, elabora autonomamente modelli predittivi avanzati che consentiranno di ottimizzare i prgrammi di manutenzione e i relativi costi. Il modello permette di prevenire uno specifico guasto, di individuare l’urgenza di un intervento e di monitorare in real time le eventuali problematiche.
Michele Grazioli, presidente di Vedrai spa, ha spiegato: “Più dati vengono acquisiti e più gli algoritmi possono apprendere sulla storia e condizioni delle macchine, migliorando di continuo le metodologie di manutenzione”. Giuseppe Corsini, fondatore di Motive e nuovo amministratore delegato di Fermai, ha aggiunto: “La raccolta dei dati è critica per un’applicazione redditizia di queste nuove tecnologie, ed è in questo ambito che la nostra esperienza può giocare un ruolo fondamentale”.
Grazioli, 26 anni, ha fondato Vedrai n piena pandemia nel maggio 2020. Vedrai è attiva sul mercato dall’ottobre dello stesso anno. La startup sviluppa soluzioni basate su Intelligenza Artificiale a supporto delle decisioni aziendali. Ancor prima che queste siano prese, la tecnologia di Vedrai ne calcola l’impatto sull’azienda, analizzando decine di migliaia di variabili (aziendali e non) e individuando le possibili relazioni di causa-effetto. La startup ha così conquistato la fiducia di decine di piccole e medie imprese italiane che si sono affidate all’azienda per rendere più “matematico” il loro processo decisionale, per provare a comprendere un contesto incerto.
Invece la Motive di Castenedolo, in provincia di Brescia, è un’azienda molto più matura, essendo nata nel 2000. Controllata da Giorgio Bosio, lo scorso anno ha fatturato 8,1 milioni di euro, generando un ebitda di oltre 1 milione. (si veda qui l’analisi di Leanus dopo essersi registrati gratuitamente).