Ambasciatore della grande tradizione della scuola pianistica russa, Boris Petrushanskij, figlio di genitori musicisti, è stato l’ultimo allievo del leggendario Heinrich Neuhaus a Mosca. Settantenne, il pianista russo oggi naturalizzato italiano è anche punto di riferimento delle nuove generazioni di pianisti. Oltre alle diciotto miniature che compongono i Davidsbundlertänze op. 6 di Schumann, omaggio al grande amore del compositore tedesco per Clara Wieck, Petrushanskij ha offerto la sua interpretazione dei Quadri di un’esposizione di Moussorgski, scritti in memoria dell’amico pittore Viktor Hartmann, per un tuffo nell’anima e nelle immaginifiche atmosfere russe, nell’ambito di “Ladri di note” al Conservatorio di Milano. Travolgente per l’incisività del tocco, suona il pianoforte come uno strumento a percussione, la sua esecuzione è da vedere oltre che da ascoltare: una danza delle mani che planano sulla tastiera dipingendo note materiche. Dotato di una grande espressività senza che la sua eleganza e compostezza ne vengano scalfite, è in grado di trasmettere la bellezza anche a chi non è intenditore. Un’esecuzione la sua che fa la differenza e un programma di sala che il suo tocco rende vivo. Schumann delle miniature romantiche è un ventaglio senza soluzione di continuità di sfumature di emozioni che attraversa tutta l’anima romantica; mentre la composizione di Moussorgski, sotto le dita di Petrushanskij si anima come le stanze di giocattoli russi tradizionali, in legno colorati. Il bis con Claude Debussy e soprattutto con Sergei Prokofiev, Suggestion diabolique Op. 4, strepitoso. Colpisce la ‘chiusura’ dei pezzi, pulita, netta, assoluta, una cesura che suggella.
Petrushanskij, Docente al Conservatorio di Mosca dal 1975 al 1979, ha tenuto Masterclass negli USA, Gran Bretagna, Irlanda, Germania, Francia, Belgio, Giappone, Corea del Sud, Russia, Polonia. È stato membro di giuria nei concorsi di Bolzano, Varsavia, Terni, Vercelli, Tongyeong, Orlèans, Parigi, Mosca. Il Maestro Petrushansky vive in Italia, e insegna all’Accademia Pianistica Internazionale “Incontri col Maestro” dal 1990.
Nel giugno del 2014 è stato insignito del premio internazionale dell’Accademia delle Muse di Firenze.
A cura di Ilaria Guidantoni