illimity Bank ha acquisito un portafoglio di 1,8 miliardi di euro di contenziosi relativi a riserve di appalto su lavori pubblici (Public Procurement Claim o PPCs). Li hanno ceduti alcuni fondi gestiti da società affiliate di Apollo Global Management (si veda qui il comunicato stampa). Apeiron Management, advisor e investitore indipendente, che ha originato, strutturato e perfezionato l’investimento iniziale in collaborazione con i fondi di Apollo, ha curato il servicing dell’intero portafoglio fin dall’inizio e manterrà tale incarico dopo il completamento della transazione.
Ricordiamo infatti che Apeiron dal marzo 2018 ha con Apollo un contratto di advisory esclusiva e nel 2021, dopo aver già investito per conto dell colosso Usa i primi 300 milioni di euro, si era fatto affidare altri 100 milioni per ulteriori investimenti in Italia (si veda altro articolo di BeBeez). Tra gli investimenti condotti da Apeiron c’era appunto anche l’intero portafoglio di riserve d’appalto di Grandi Lavori Fincosit, il gruppo di costruzioni della famiglia Mazzi che aveva chiesto il concordato in bianco nel luglio 2018 (si veda altro articolo di BeBeez) e che è stato poi ammesso alla procedura di concordato preventivo, che prevedeva la cessione di una serie di asset (per esempio a fine 2018 ha ceduto a Salini-Impregilo le controllate Seli Overseas, specializzata in infrastrutture in galleria, e Glf Construction Co. con sede a Miami negli Usa). Per Apeiron-Apollo si è trattato di un investimento da 80 milioni di euro per un valore facciale del portafoglio di riserve d’appalto di ben 1,3 miliardi di euro.
Investire nelle riserve d’appalto di una società di costruzioni significa in sostanza scommettere sulla vincita di una causa legale tra committente e società di costruzioni circa l’aumento del costo di una commessa, dovuto a circostanze non imputabili alla società di costruzioni (per esempio il ritrovamento di reperti archeologici o il ritrovamento di una vecchia bomba inesplosa). In questi casi le cause legali sono spesso lunghe e l’esito è molto incerto e se le cifre di cui si parla sono importanti, allora l’azienda di costruzioni ha tutto l’interesse a cedere quel potenziale credito a sconto e incassare la liquidità.
Di operazioni di questo tipo di dimensione più piccola Aperion ne ha poi concluse anche altre e le posizioni cedute a Illimity sono riferibili a contenziosi avviati infatti da più società di costruzioni nei confronti di enti appaltanti pubblici e finalizzati al risarcimento di costi imprevisti sostenuti nella realizzazione di opere infrastrutturali che, nello specifico, sono state tutte completate e collaudate.
L’operazione si articola in due sub-portafogli: il primo, con un valore facciale complessivo pari a circa 546 milioni di euro e incassi attesi nel breve termine, sarà acquistato da illimity; il secondo, il cui valore nominale supera i 1,2 miliardi di euro (e quindi quello rilevato da Grandi Lavori Fincosit), sarà acquistato da un nuovo veicolo di cartolarizzazione i cui noteholder saranno sempre illimity (senior noteholder) e i fondi di Apollo.
Includendo questa nuova operazione, il valore complessivo dei crediti acquistati dalla divisione distressed credit di illimity raggiunge circa 9,4 miliardi di euro, mentre sale a circa 5,8 miliardi di euro il valore nominale dei crediti sottostanti alle operazioni di senior financing, per un totale di circa 15,2 miliardi di euro di valore nominale riferibile a operazioni concluse dalla divisione distressed credit dalla sua partenza (si veda qui il comunicato stampa).
Non è la prima volta che illimity e Apollo Global Management fanno operazioni in tandem. Nel giugno dell’anno appena trascorso, la challenger bank milanese ha firmato una lettera di intenti vincolante che la impegnava a investire in joint venture con il colosso americano degli investimenti alternativi fino a 500 milioni di euro in crediti deteriorati single name di natura immobiliare (si veda altro articolo di BeBeez).
Sempre in tema di crediti distressed, ricordiamo che all’inizio di gennaio illimity ha inoltre sottoscritto la tranche senior della cartolarizzazione di 50 milioni di euro di crediti deteriorati relativi a finanziamenti erogati alle società proprietarie di due noti hotel a quattro stelle lusso di Venezia, Ai Cavalieri e Ai Reali. I crediti sono stati ceduti da Amco, Intesa Sanpaolo e Prelios sgr. La cartolarizzazione è stata condotta tramite l’spv Zante SPE srl, che ha emesso due tranche di titoli asset backed: una senior sottoscritta da illimity, e un’altra junior, che è stata invece sottoscritta da Cordifin, holding che fa capo alla famiglia Cordioli, imprenditori nel settore dell’alluminio, zinco e rame (si veda altro articolo di BeBeez).