Il progetto itinerante di Alia Servizi Ambientali SpA fa tappa a Prato, dopo la presentazione fiorentina a fine anno con l’idea che l’iniziativa – di cui sono partner Maggio Musicale Fiorentino, Palazzo Strozzi, MAD Murate art district, Centro Pecci, Pistoia Musei, Officina Giovani, Evolve Marie Tecnimont Foundation, Fondazione CR Firenze, Belvedere Spa, Revet e Scapigliato – diventi un appuntamento fisso annuale.
A dicembre 2021, nel Foyer del Teatro del Maggio Fiorentino, sono state le opere vincitrici del concorso lanciato nei mesi autunnali da Alia Servizi Ambientali, curato da Marco Meneguzzo e, dedicato, come recita il sottotitolo, ad “Arte, bellezza e sostenibilità ambientale”.
Alla call, rivolta a giovani artiste e artisti, sotto i 29 anni, sono circa cento
coloro che si sono misurati sul tema del riuso, del riciclo e della sostenibilità, tra i più dibattuti del nostro tempo, utilizzando qualsiasi strumento espressivo, dalla pittura al video, dalla scultura all’installazione, al ricamo, impegnando elementi tra i più disparati quali, ad esempio, tessuti, vetro, cemento, sapone di Marsiglia, piante. I partecipanti,
provenienti da tutte le parti d’Italia, per la stragrande maggioranza sono esordienti, studenti o appena diplomati delle Accademie e delle scuole d’arte, con un’età media compresa tra i 24 e i 26 anni. Tutte le opere partecipanti sono state visionate in forma anonima dalla giuria, e solo dopo l’approvazione della graduatoria è emerso che le vincitrici e tutte quelle che hanno ricevuto menzione speciale sono state realizzate da donne. È un grande riconoscimento della sensibilità e vena creativa femminile.
La sensazione più sorprendente che emerge nei lavori arrivati è un’aria di
immediatezza, di freschezza nell’attitudine che questi giovani hanno mostrato nei confronti del tema del concorso. “Nelle opere inviate, non sono tanto gli oggetti del riciclo, e quindi del consumo, ad essere in primo piano, quanto piuttosto la condizione umana ai tempi del disastro ambientale” sottolinea Marco Meneguzzo. “Questi giovani artisti hanno posto l’accento sulla propria condizione nei confronti del pianeta, più che sulle condizioni del pianeta stesso, spostando l’attenzione più sugli aspetti soggettivi che su quelli oggettivi. È l’attitudine tipica del solipsismo degli artisti, si dirà, che vivono tutto in prima persona come se fosse direttamente indirizzato a loro, ma noi preferiamo di molto pensare che il giovane artista sia l’interprete di generazioni giovani come lui, che dunque hanno interiorizzato il problema, facendolo loro nella maniera più
angosciosamente e pienamente individuale, che è il modo più efficace per “sentire” il problema, e tentare di risolverlo.”
Una prima giuria di tecnici ha selezionato i trenta finalisti e un’altra giuria, composta da affermati critici, storici e direttori delle principali istituzioni toscane ha identificato i tre vincitori, indicando anche tre menzioni speciali. I primi tre vincitori sono: Mariarita Ferronetti, giovanissima, classe 2000, con l’opera no one should die for fashion, realizzata con la
pratica del ricamo, lancia un grido d’allarme sull’impatto del fast fashion; Miriana Di Martino con un progetto video, Sub Respiro (2020) focalizza l’attenzione sull’impatto degli imballaggi nell’ambiente; e Alice Bertolasi con un’installazione dal titolo Tensioni attive realizzata attraverso reazioni chimiche.
Le tre menzioni speciali sono andate invece a G. RIOT (un gruppo di giovani artiste: Rellini, Fontani, Socci, Pedrone) con il progetto Global Warming, realizzato usando tecniche pittoriche 3D e incisioni su calce minerale con stilo metallico in acciaio-titanio, pitture ad olio e spray su compensato a fondo calce; Noemi Ferrari, che ha presentato l’opera Abbandonatamente, realizzata con stampa a secco su carta cotone Hahnemühle e pastelli; e Ilaria Feoli con la coppia di immagini fotografiche Avrei voluto saper cucir, tu sai farlo?
Giuseppe Meduri, Direttore Relazioni Esterne, Alia Servizi Ambientali SpA ha evidenziato come “le trenta opere, esposte in questa mostra itinerante invitano tutti noi a riflettere sull’importanza dei nostri gesti quotidiani per il rispetto dell’ambiente e per dare una seconda vita alla materia, osservando la regola delle 4R: Riduzione, Riutilizzo, Riciclo, Recupero. La sostenibilità è l’obiettivo a cui l’Agenda Onu 2030 assegna un imperativo profondo: Soddisfare i bisogni della generazione presente senza compromettere quelli della generazione futura”.
Il 9 febbraio il progetto itinerante – realizzato con il patrocinio istituzionale di Regione Toscana, Comune di Firenze, Comune di Prato, Comune di Pistoia, Comune di Peccioli, Conferenza Nazionale Presidenti Accademie di Belle Arti – è arrivato a Prato, presso Officina Giovani, luogo di servizi e spazi a totale disposizione dei giovani ricavato negli ex-Macelli Pubblici, dove resterà fino al 27 febbraio 2022, per andare nel Palazzo Comunale di Pistoia dal primo al 30 aprile 2022. Successivamente la mostra verrà portata in giro nei territori serviti da Alia, per concludere il tour – a fine settembre 2022 – a Firenze, nel cortile di Michelozzo a Palazzo Vecchio. Le opere finaliste troveranno spazio, oltre che nelle esposizioni, nel catalogo ufficiale, nella vetrina online e in tutti gli altri canali di promozione e comunicazione di Alia. Oltre alle tre vincitrici, gli artisti selezionati sono: Alessandro Armetta, Susanna Bagdzinska Mierzejewska, Dalila Boualoua, Laura Cescon, Gaia D’inzeo, Andrea Di Giovenale, Ilaria Feoli, Noemi Ferrari, Lisa Fornaroli, G. Riot (Gruppo: Rellini, Fontani, Socci, Pedrone), Andrea Gianfanti, Greta Gibilisco, Ambra Grassi (Ember), Giulio Locatelli, Natalia March, Linda Mauri, Matteo Moni, Elisa Pietracito, Roksolana Rogovska, Giacomo Sala, Sara Santarelli, Matilda Stefanini, Lorenzo Temussi, Alice Terragni, Domenico Vandai , Matilda Vit, Zhang Yu.
a cura di Ilaria Guidantoni