Euronext, il principale mercato finanziario europeo, ha sottoscritto l’acquisto da Nexi, paytech quotata su Borsa Italiana, della piattaforma tecnologica che attualmente gestisce l’operatività di Mts, il principale mercato di titoli a reddito fisso di Euronext, ed Euronext Securities Milan (la ex Monte Titoli). Il prezzo d’acquisto sarà corrisposto in contanti e ammonta a circa 57 milioni di euro, fatti salvi i consueti correttivi al closing (previsto per la seconda metà del 2022) (si veda qui il comunicato stampa).
Nexi, che è parte dell’indice FTSE MIB, ma è ancora partecipata dai fondi che controllavano la stessa Nexi, Sia e la danese Nets, (ovvero Hellmann & Friedman, il fondo sovrano di Singapore GIC, Advent International, Bain Capital e Clessidra, gli ultimi tra riuniti nella holding Mercury UK cui oggi fa capo il’11,88% di Nexi) continuerà a fornire servizi tecnologici a Euronext nell’ambito di accordi transitori e altri servizi nell’ambito dei relativi accordi commerciali.
Per Nexi, in altre parole, la cessione delle attività di capital markets è il risultato di una revisione strategica del portafoglio a seguito del completamento delle fusioni con Nets e SIA, finalizzato a una maggiore focalizzazione sui mercati di riferimento. Per Euronext si tratta di un nuovo passo nella strategia di arricchimento della catena del valore integrata in quanto migliora ulteriormente le competenze e le capacità tecnologiche nel trading e nel post trade. L’operazione rafforzerà anche le operazioni principali di MTS ed Euronext Securities Milan, che sono entrate a far parte di Euronext nell’aprile 2021.
“Questa cessione, coerente con la nostra strategia conseguente alle fusioni con SIA e Nets, ci permetterà di concentrarci ulteriormente sul nostro core business, i pagamenti digitali, accelerando la nostra crescita in Europa e focalizzandoci sulla realizzazione di sinergie”, ha dichiarato Renato Martini, responsabile Digital Banking & Corporate Solutions di Nexi.
“La prevista acquisizione degli asset tecnologici alla base di MTS ed Euronext Securities Milan è una pietra miliare nell’integrazione del Gruppo Borsa Italiana”, ha detto Stéphane Boujnah, ceo e presidente del managing board di Euronext. “Per Euronext poter disporre della proprietà intellettuale delle attività critiche è una parte fondamentale di una strategia che mira a garantire la solidità della nostra operatività, ad un ulteriore sviluppo e all’innovazione dei prodotti”.
Nexi nel frattempo sta conducendo aquisizioni. Ricordiamo che lo scorso 6 giugno, dopo ben due posticipi, e proprio alla scadenza del periodo di esclusiva, ha raggiunto l’intesa con la banca modenese BPER, sulla partnership strategica in materia di carte di pagamento (si veda altro articolo di BeBeez).
I due gruppi hanno infatti comunicato di aver sottoscritto il contratto per il trasferimento a Nexi Payments del merchant acquiring (l’attività che consente di addebitare le carte dei clienti e accreditare i conti degli esercenti) e della gestione pos di Bper e Banco di Sardegna. Contestualmente Nexi acquisirà da Banco di Sardegna il 100% di Numera Sistemi e Informatica, previo carve-out (scorporo) da Numera stessa delle attività non relative alla gestione e assistenza pos (si veda qui il comunicato stampa).
Sempre in materia di merchant acquiring, nell’agosto dello scorso anno Nexi aveva siglato con Alpha Services and Holdings, la società capogruppo dell’istituto di credito greco Alpha Bank, una partnership strategica grazie alla quale la banca greca promuove e distribuisce ai propri clienti le soluzioni sviluppate da Nexi (si veda qui il comunicato stampa e altro articolo BeBeez).
Nello stesso settore, Nexi aveva comprato nel dicembre 2019 quello di Intesa Sanpaolo, che aveva ceduto il relativo ramo d’azienda per un miliardo di euro a fronte dell’acquisto da parte della stessa di una quota del 9,9% della stessa Nexi dalla summenzionata Mercury UK (si veda altro articolo di BeBeez). A seguito della fusione per incorporazione in Nexi della danese Nets, il 1° luglio dello scorso anno (si veda qui il comunicato stampa), con il renivestimento in Nexi da parte dei già citati fondi soci di Nets (Hellmann & Friedman, GIC, Bain Capital e Advent International), le quote di Intesa Sanpaolo e di Mercury UK si erano poi ridotte, rispettivamente, al 6,359% e all’11,884%, mentre Hellmann&Friedman, con il fondo H&F VIII, era rimasta con la quota più alta (25,115%).
L’azionariato si è ulteriormente evoluto in coincidenza con la fusione con la SIA, cui l’Agcm ha dato via libera nell’ottobre 2021 (si veda altro articolo di BeBeez). Il principale azionista di SIA era infatti CDP Equity, con l’82,8% affiancata da Poste Italiane con il 17,2%. A seguito della fusione, efficace da inizio 2022 (si veda qui il comunicato stampa), l’azionariato di Nexi oggi vede al primo posto ancora Hellmann & Friedman con il 19,9%, ma seguita da Cdp Equity con il 13,6% e da Mercury UK con il 9,4%.
Ricordiamo che Nexi nell’aprile del 2021 ha collocato due bond per un totale di 2,1 miliardi di euro (si veda altro articolo di BeBeez), che seguono l’emissione del bond equity-linked per un miliardo di euro del precedente febbraio (si veda altro articolo di BeBeez) i cui proventi, oltre ad allungare la scadenza del debito del gruppo, hanno finanziato le fusioni con la paytech italiana Sia (si veda altro articolo di BeBeez), e appunto con Nets (si veda altro articolo di BeBeez).
Nexi ha chiuso il 2021 con ricavi per circa 2,3 miliardi di euro (+10% sul 2020), un ebitda di poco inferiore a 1,1 miliardi (+12%) e un utile di 450,9 milioni (+17%), Il debito netto a fine 2021 è risultato di poco inferiore a 5,2 miliardi (si veda qui il comunicato stampa).
Quanto ai risultati dell’ultima trimestrale, la società ha registrato un’accelerazione della performance finanziaria e dei volumi. In particolare in Italia i volumi delle transazioni acquiring hanno registrato una crescita a doppia cifra rispetto all’anno scorso, raggiungendo +38% a/a ad aprile, trainati da una veloce ripresa dei consumi ad alto impatto (+162% a/a). Nei paesi nordici e nella DACH region, i volumi di transazione acquiring nel 1° trimestre 2022 hanno registrato una crescita a doppia cifra rispetto all’anno precedente, in accelerazione ad aprile in entrambe le geografie (+29% a/a e +53% a/a rispettivamente), trainata dai consumi ad alto impatto.