Telecontrol Vigilanza, azienda storica piemontese attiva dal 1947 nella sicurezza privata e la vigilanza elettronica, ha emesso un minibond senior da 5 milioni di euro che è stato sottoscritto da importanti investitori istituzionali internazionali tra i quali Tenax Capital Limited (si veda qui il comunicato stampa).
Più nello specifico, i fondi serviranno a finanziare l’ambizioso piano di investimenti della società per la digitalizzazione dei processi operativi e delle sale controllo, nonché il consolidamento dell’infrastruttura tecnologica sull’intero territorio nazionale.
Anteos Capital Advisors ha svolto il ruolo di arranger e advisor finanziario nella strutturazione del prestito obbligazionario, mentre lo studio R&P Legal, con il Partner Avv. Giovanni Luppi, coadiuvato dall’Associate Giacomo Passeri, ha svolto invece il ruolo di deal legal counsel.
Con oltre 70 anni di storia, Telecontrol è un’azienda di security che dalla provincia di Torino ha ampliato la sua presenza in modo capillare anche in Lombardia e Valle d’Aosta. Fondata da Rocco Campanale, l’azienda all’inizio era un istituto vigilanza tradizionale, sotto il nome di Vigilanza di Rivoli. A metà degli anni ’70, con la crescita dell’industrializzazione e della criminalità, ha avviato la prima evoluzione tecnologica in concomitanza con l’ingresso in azienda della seconda generazione, nella persona di Paolo Brendolan. L’azienda all’epoca era stato il primo istituto di Vigilanza a utilizzare in modo massiccio le tecnologie all’avanguardia provenienti dal Regno Unito realizzando i primi impianti antifurto collegati alla Centrale Operativa. Risale a questi anni il cambio di ragione sociale: da Istituto di Vigilanza di Rivoli a Telecontrol Vigilanza. Negli anni 2000 l’azienda è continuata a crescere con l’arrivo della terza generazione: l’acquisizione della società Argus sud-ovest srl l’ha portata a lavorare nella provincia di Cuneo, mentre quella dell’Ambrosiana Vigilanza srl in provincia di Milano. La costituzione della società Sicursì le ha dato invece la possibilità di operare come general contractor a livello nazionale. Negli ultimissimi anni, Telecontrol ha rilevato la società TechCo Italia, system integrator di sistemi tecnologici di sicurezza per banche e multinazionali, per poi arrivare alla costituzione del brand SicurezzaH24 rivolto alla sicurezza delle abitazioni private e negozi.
Rocco Brendolan, amministratore delegato e CFO di Telecontrol, ha commentato: “Abbiamo raggiunto un risultato per noi importante, che sicuramente ci permetterà di migliorare ulteriormente la nostra posizione anche grazie all’attuazione del piano di crescita e sviluppo tecnologico intrapreso in questi anni. Un ringraziamento in particolare va ad Anteos e a tutta la squadra coinvolta per il supporto prestato a Telecontrol nella strutturazione dell’operazione.”
“Da sempre riteniamo che la diversificazione delle fonti di finanziamento sia fondamentale per affrontare in modo brillante i diversi contesti di mercato”, ha commentato Mario Bottero, Managing Partner di Anteos.
Quanto a Tenax Capital, che ha sottoscritto il minibond di Telecontrol, è una boutique di asset management specializzata in investimenti in financial equity, private debt di pmi, e insurance linked securities con sede a Londra. Nel luglio 2019 la conglomerata cinese Fosun International Limited ha rilevato la maggioranza di Tenax sino a quel momento controllata interamente dal fondatore Massimo Figna (si veda altro articolo di BeBeez). Fondata nel 2004, Tenax ha cominciato subito a investire nel settore finanziario a livello globale. Nell’aprile 2012 ha lanciato il Tenax Credit Opportunities Fund, creato per investire e fornire credito ad aziende europee non finanziarie. Ricordiamo infine che nel luglio 2015, Tenax ha lanciato il fondo Tenax Italian Credit Fund che eroga finanziamenti alle piccole e medie imprese italiane appunto tramite lo strumento dei minibond.
Tra le operazioni più recenti c’è il minobond da 3,3 milioni di euro emesso da Eurobrico nel giugno dello scorso anno (si veda altro articolo di BeBeez) e l’analoga operazione, sempre a giugno dello scorso anno, ma da 5 milioni di euro, emessa dalla società di acque minerali Maniva (si veda altro articolo di BeBeez).