Supply@ME Capital plc, l’innovativa piattaforma fintech, fondata da Alessandro Zamboni, che fornisce il servizio di Inventory Monetisation alle aziende manifatturiere e commerciali, ha chiuso la sua prima operazione di cartolarizzazione, nell’ambito di un’alleanza strategica stipulata con VeChain Foundation primario operatore nei servizi blockchain con particolare riferimento alla supply chain e alla sostenibilità (si veda qui il comunicato stampa).
Nella realtà è da tempo che Supply@Me sta lavorando all’operazione. Già da fine ottobre 2020, infatti, StormHarbour Securities LLP era impegnata nel collocamento presso un unico investitore istituzionale dei titoli di una cartolarizzazione di Supply@Me per un valore atteso di circa 300 milioni di euro (si veda qui il comunicato stampa) con l’obiettivo di arrivare a portare sul mercato un totale di oltre 1,6 miliardi, cioé tanto quanto il valore del portafoglio di contratti firmati allora dalla piattaforma. Sempre a fine ottobre 2020 era staa annunciata la partnership imminente con una banca europea che potesse fungere da investitore in tutte le cartolarizzazioni che via via Supply@Me avrebbe portato sul mercato (si veda altro articolo di BeBeez). L’operazione prevedeva l’acquisizione della banca stessa da parte dei soci di controllo di Supply@Me insieme a un fondo alternativo, con il fondo Industry 4.0 gestito da Quadrivio Group, che era stato indicato come potenziale controparte (si veda qui il comunicato stampa). L’operazione però non era andata in porto.
Ora, con l’impegno di VeChain, finalmente il progetto sembra decollato. Nell’ambito dell’accordo, le sottoscrizioni delle cartolarizzazioni di inventories avverranno sulla blockchain VeChain-Thor, con una prima operazione che ammonta a 10 milioni di dollari. L’accordo, nel dettaglio, prevede due fasi. Nella prima, verrà effettuata, entro l’estate, una inaugurale transazione reale che coinvolgerà una società italiana selezionata da Supply@ME all’interno del suo portafoglio clienti, con VeChain che fungerà anche da investitore. Dei 10 milioni di dollari iniziali resi disponibili dall’accordo, circa 1,5 milioni verranno immediatamente destinati per finanziare il magazzino del primo cliente italiano selezionato, mentre la restante somma di capitale sarà impiegato durante la seconda fase, per ulteriori società clienti, includendo anche l’attuale portafoglio del Regno Unito.
La seconda fase di lavori avrà nel dettaglio l’obiettivo di realizzare una vera e propria Piattaforma di Inventory Monetisation 3.0, che prevederà l’emissione di token non fungibili (NFT) per lo sviluppo di innovativi marketplace focalizzati alla vendita B2B degli inventory, l’esplorazione della finanza decentralizzata con partnership ad hoc e, in generale, un dedicato protocollo di governance. Per questa fase, si prevede che le operazioni di inventory monetisation saranno finanziate anche da ulteriori fornitori di liquidità (gestori di criptovalute e investitori diretti attraverso partnership di pool di liquidità).
Alessandro Zamboni, ceo di Supply@ME, ha commentato: “Siamo lieti di aver raggiunto questo importante traguardo, tanto atteso dai nostri azionisti, della prima operazione di Inventory Monetisation, confermando il nostro ruolo di innovatori e, soprattutto, la fattibilità del nostro modello. Non sono sorpreso che il mondo degli asset digitali sia l’apripista nell’investire in aziende pioneristiche come Supply@ME. Nonostante le recenti turbolenze nel mercato delle criptovalute, l’economia digitale avrà un ruolo cruciale nel supportare l’evoluzione degli scambi commerciali e internazionali, dove gli asset digitali stanno diventando sempre più popolari tra gli operatori istituzionali e hanno il potenziale per rivoluzionare il tradizionale settore dei servizi finanziari, aumentando la fiducia nell’investire in nuove strutture come le nostre operazioni di monetizzazione delle scorte di magazzino. Intraprendendo questo accordo con VeChain Foundation, unico blockchain provider a supporto delle catene di approvvigionamento globali e cultore della sostenibilità, stiamo lavorando per garantire che il nostro modello di business sia, come sempre, all’avanguardia e altamente scalabile”.
Sunny Lu, founder e ceo della VeChain Foundation, ha aggiunto: “Cerchiamo sempre di collaborare con aziende innovative che combinano la tecnologia e il digitale per sviluppare nuovi modelli di business. VeChain ha dimostrato la sua capacità di inventare e successivamente implementare nuove idee ed ecosistemi che sfruttano il potere rivoluzionario della blockchain. Abbiamo riconosciuto lo stesso potenziale in Supply@ME e nel loro nuovo servizio di gestione dell’inventario in una logica tradFi-DEFI. Non vediamo l’ora di lavorare insieme per sviluppare questo programma e fornire alle aziende un metodo completamente nuovo per creare valore dalle loro scorte di magazzino”.
Ricordiamo che lo scorso gennaio TradeFlow, fintech di Singapore focalizzata sugli investimenti in trade finance e controllata da Supply@Me Capital plc, aveva invece concluso un’innovativa transazione pilota di tipo escrow, ossia su deposito a garanzia, nel commercio delle materie prime con la londinese Baltic Exchange, leader nelle informazioni sul mercato globale dei trasporti marittimi ed elaboratrice del noto Baltic Index, che dà il polso del mercato mondiale dei noli per il settore shipping (si veda altro articolo di BeBeez).
Supply@Me Capital vede come primo azionista al 23,8% The Avantgarde Group, società italiana di consulenza in materia di digital transformation delle aziende interamente controllata dal ceo Alessandro Zamboni, attraverso il veicolo controllato al 100% 1AF2 Ltd. Quest’ultimo a inizio dello scorso settembre 2021 ha emesso un prestito obbligazionario del valore di 61 milioni di euro (si veda qui il comunicato stampa di allora) finalizzato a rafforzare la presa sull’azienda tramite acquisti di azioni sul mercato (il float attualmente è il 59%). Anchor investor nel bond è stato il secondo azionista di Supply@Me, la società di investimenti Eight Capital Partners (si veda altro articolo di BeBeez).
Contestualmente nel settembre 2021 Supply@Me aveva siglato un accordo con Mercator Capital Management in base al quale il fondo aveva messo a disposizione una linea di credito sino a 7 milioni di sterline, che poteva essere via via trasformata in un bond convertibile, nel caso in cui Supply@Me avesse deciso di non pagare gli interessi via via dovuti, bensì di capitalizzarli appunto nella forma del bond, la cui size complessiva, comprensiva di interessi, sarebbe stata di 7,7 milioni di sterline (si veda qui il comunicato stampa). La nuova finanza messa a disposizione da Mercator Capital era andata a sostituire quella messa a disposizione in precedenza da Negma Capital nel giugno 2021 (si veda altro articolo di BeBeez). Negma si era impegnato a sottoscrivere sino a un totale di 56 milioni di sterline di bond convertibili che dovevano emessi in 10 tranche dalla fintech. La società aveva contestualmente allora richiesto a Negma la sottoscrizione della prima tranche da 5,6 milioni di sterline di valore nominale del prestito, da sottoscriversi al prezzo di 5 milioni.
Quest’anno poi Supply@Me ha sostituito nuovamente il suo finanziatore, siglando un accordo con Venus Capital, che si è impegnato a investire sino a 7,5 milioni di sterline nel capitale della fintech in più tranche entro il 31 luglio 2023 (si veda qui il comunicato stampa).