Negma Group, investitore specializzato in strumenti ibridi di capitale e debito con sede a Dubai e Londra, ben noto anche alle società quotate all’Aim Italia, ha stipulato un accordo per sottoscrivere sino a 56 milioni di sterline di bond convertibili che saranno emessi in 10 tranche da Supply@Me Capital plc, la scaleup fintech quotata a Londra, ma fondata e guidata dall’italiano Alessandro Zamboni e attiva nella valorizzazione del magazzino di aziende industriali (inventory monetization). Supply@ME avrà quindi il diritto, ma non l’obbligo, di richiedere a Negma di sottoscrivere i bond entro i prossimi 24 mesi. La società ha inoltrato nei giorni scorsi la prima richiesta di emissione a Negma per una prima tranche da 5,6 milioni di sterline di valore nominale del prestito, che sarà sottoscritta da Negma al prezzo di 5 milioni (si veda qui il comunicato stampa).
I bond, unsecured e senza interessi, hanno scadenza 12 mesi a partire dalla data di emissione di ciascuna tranche. A partire dal quinto giorno dopo l’emissione, sono convertibili in qualunque momento al prezzo medio ponderato dei prezzi delle azioni nei 6 giorni di borsa precedenti la richiesta di conversione. Se i bond non verranno convertiti, alla scadenza andranno rimborsati alla pari da Supply@Me Capital.
I capitali incassati con la prima tranche del bond saranno utilizzati in parte per finanziare l’acquisizione dell’intero capitale di TradeFlow Capital Management, fintech di Singapore focalizzata sull’investimento nel trade finance, siglata lo scorso maggio. TradeFlow, valutata 31 milioni di sterline, verrà pagata parte in contanti (4 milioni di sterline) e parte in natura, con l’emissione di nuove azioni Supply@Me Capital, che ai prezzi di ieri capitalizzava circa 118 milioni di sterline (si veda altro articolo di BeBeez). Il resto dei proventi del prestito convertibile saranno utilizzati per supportare il capitale circolante e finanziare i futuri progetti strategici, tra i quali, in particolare, uno studio di fattibilità per un possibile dual listing al Nasdaq e su altri mercati.
Ricordiamo poi che Supply@Me Capital aveva annunciato lo scorso ottobre 2020 che stava lavorando a una partnership con una banca europea che possa fungere da investitore in tutte le cartolarizzazioni che via via Supply@Me porterà sul mercato (si veda altro articolo di BeBeez). L’operazione prevede l’acquisizione della banca stessa da parte dei soci di controllo di Supply@Me insieme a un fondo alternativo, che lo scorso dicembre si è saputo essere il fondo Industry 4.0 gestito da Quadrivio Group con qui la scaleup aveva intavolato delle trattative, ancora però non vincolanti. Nella nota diffusa allora, la società confermava che l’operazione si sarebbe dovuta chiudere entro il primo trimestre 2021 (si veda altro articolo di BeBeez).
Ricordiamo che la banca target, secondo i piani, dovrebbe impegnarsi a erogare sino a 8 miliardi di euro in 5 anni per supportare tutte le iniziative internazionali di Supply@Me, che sta ampliando l’attività dall’Italia al Regno Unito e al Medio Oriente, per arrivare poi anche negli Usa. A questo fine il fondo si impegnerebbe a ricapitalizzare la banca, una volta ottenuta l’autorizzazione all’acquisto da parte delle Autorità di vigilanza.