Sono finalmente maturi i tempi per la quotazione a PIazza Affari di Italian Design Brands (IDB), il polo dell’arredo di design italiano di alta qualità nato nel 2015 su iniziativa di Private Equity Partners spa (guidata da Fabio Sattin e Giovanni Campolo), del pioniere italiano del private equity Paolo Colonna e degli industriali del settore Giovanni e Michele Gervasoni, affiancati da un gruppo selezionato di investitori privati.
Ieri, infatti, il gruppo ha annunciato ufficialmente l’avvio del processo di ipo su Euronext Milan, segmento Star, e che, compatibilmente con le condizioni di mercato e con l’ottenimento delle necessarie autorizzazioni regolamentari, la società si aspetta di portare a termine il processo entro la prima metà del 2023. IDB ha affidato a Citigroup ed Equita il ruolo di joint global coordinator e joint bookrunner, ed Equita agirà anche in qualità di sponsor. (si veda qui il comunicato stampa).
Di quotazione il gruppo parla dal 2019. Nel giugno di quell’anno, infatti, a commento dei risultati 2018, Giorgio Gobbi, managing director di IDB, aveva infatti detto che il programma era quello di quotarsi nel 2021, anno in cui il gruppo si aspettava di raggiungere i 200 milioni di euro di ricavi (si veda altro articolo di BeBeez). Allora però ovviamente non si immaginava che ci sarebbe stato il Covid-19 a complicare le cose. Gobbi aveva comunque ribadito, nel giugno 2020, in occasione della presentazione dei conti 2019 che IDB intendeva avviare la quotazione nel 2021 (si veda altro articolo di BeBeez). La pandemia ha ovviamente costretto a modificare i programmi e il presidente e ceo Andrea Sasso in un’intervista a QN nel giugno 2021 aveva dichiarato che l’obiettivo era diventato la seconda metà del 2022.
Ora la data è ulteriormente slittata, evidentemente date le incertezze di mercato conseguenza della guerra Russia-Ucraina, ma questa volta il progetto sembra più concreto, visto appunto che il gruppo ha nominato gli advisor. Nell’ambito dell’operazione, infatti, IDB ha affidato a Citigroup ed Equita il ruolo di joint global coordinator e joint bookrunner, ed Equita agirà anche in qualità di Sponsor.
I proventi dell’operazione consentiranno di proseguire e accelerare il percorso di crescita che Italian Design Brands ha intrapreso sin dalla sua fondazione, il quale prevede una combinazione di crescita organica delle attuali società del Gruppo, con particolare attenzione ai mercati internazionali; e un’ulteriore importante attività di m&a, attraverso l’aggregazione di nuove società del settore dell’arredamento e del design di alta gamma con una storia imprenditoriale di successo.
A proposito di m&a, ricordiamo infatti che il gruppo a inizio mese ha annunciato la sua nona acquisizione, cioé quella della maggioranza di Gamma Arredamenti International spa, azienda di Forlì specializzata nella produzione di divani, poltrone e altri componenti di arredo in pelle, dai due fondatori e principali azionisti Gabriele Ghetti e Carla Botti, che resteranno alla guida della società, nella quale hanno reinvestito per una minoranza significativa, così come hanno fatto anche gli imprenditori delle altre società che in precedenza sono entrate a far parte del gruppo. E cioé Gervasoni (rilevata nel 2015), he realizza soluzioni di arredo attraverso l’omonimo marchio ed il brand Very Wood; Meridiani (nel 2016), specializzata nella creazione di raffinati arredi contemporanei e versatili; Cenacchi Intenational (2017), attiva nel mondo contract per il settore del lusso; Davide Groppi, che inventa e produce lampade e progetti di luce, e Saba Italia, azienda di arredamento di design di alta fascia (entrambe nel 2018); Modar (2019), azienda specializzata in progetti di arredamento in ambito contract; Flexalighting (2020), che progetta e produce sistemi di illuminazione a LED per interni ed esterni; e Axolight (2021), specializzata nella progettazione e produzione di lampade di design made in Italy. Il tutto per un totale di oltre 510 dipendenti e per un fatturato complessivo del 2021 di 144,2 milioni di euro, con una quota di export del 73% circa.