Sbarcherà oggi come previsto su Euronext Growth Milan, YOLO Group spa, uno dei principali operatori nel mercato insurtech italiano di servizi assicurativi digitali, dopo aver ricevuto da Borsa Italiana il provvedimento di ammissione alle negoziazioni delle azioni ordinarie e delle obbligazioni convertibili e dopo aver raccolto dagli investitori 10 milioni di euro sia dal collocamento delle azioni in aumento di capitale per circa 7 milioni di euro sia dal collocamento per circa 3 milioni di bond convertibili a scadenza 5 agosto 2025 e cedola 5% (si veda qui il comunicato stampa e qui il Documento di ammissione).
A valle del collocamento, avvenuto a 3,77 euro per azione, al minimo della forchetta di prezzo che era stata fissata a 3,77-4,1 euro (si veda altro articolo di BeBeez), la scaleup debutterà oggi a Piazza Affari con una capitalizzazione di 33 milioni, assumendo l’integrale esercizio dell’opzione greenshoe, con un flottante pari a circa il 23,68% del capitale (circa 22,51% del capitale sociale prima dell’esercizio dell’opzione greenshoe).
Ricordiamo che nell’ultimo round raccolto nell’agosto 2021, la scaleup si era assicurata un investimento da 2,5 milioni di euro tutto sottoscritto dal gruppo assicurativo Generali Italia, che aveva acquisito così il 10,8% del capitale, annunciando che sarebbe arrivata progressivamente al 18% entro il 2022 (si veda altro articolo di BeBeez). Allora, quindi, l’equity value post-money era di oltre 23 milioni di euro.
Nel processo di quotazione YOLO è assistita da EnVent Capital Markets (joint global coordinator, joint bookrunner ed Euronext Growth advisor), da BPER Banca Corporate & Investment Banking (joint global coordinator e joint bookrunner), ADVANT Nctm (legal advisor), Deloitte & Touche (società di revisione), One factory (financial advisor), Studio Franzoia Piona (Consulente fiscale), Epyon Audit (auditor per i dati non contabili). Studio Legale Associato Shearman & Sterling è invece legal advisor dei Joint Global Coordinators e Joint Bookrunners.
Gianluca de Cobelli, co-fondatore e amministratore delegato di YOLO, ha commentato: “L’esito positivo del collocamento è un traguardo importante: testimonia l’apprezzamento degli investitori e del mercato per il nostro modello d’impresa e le sue elevate potenzialità di crescita nell’ambito delle trasformazioni in atto nel settore assicurativo”
A oggi Generali Italia è salita al 15,17%, seguita nel capitale con il 14,33% da Neva sgr e con l’11,05% da Primo Ventures sgr, entrambi investitori della prima ora nella scaleup fondata nel 2017 (si veda altro articolo di BeBeez) da Simone Ranucci Brandimarte, fondatore di Buongiorno e Glamoo (società pioniera nel mobile commerce, venduta poi a Seat Pagine Gialle) e presidente di Digitouch (tra le maggiori realtà italiane nel digital marketing applicato al mobile, società quotata all’Aim), oggi azionista di YOLO con l’8,64%, insieme all’amministratore delegato Gianluca de Cobelli (ex manager in CartaSì, Amex, EY e Reply), ora a sua volta azionista con l’8,64%; e insieme a Mansutti spa, storica società di brokeraggio assicurativa italiana , ora azionista al 7,9%.
Ricordiamo che YOLO aveva raccolto il suo primo round da un milione di euro nell’ottobre 2017, a cui avevano partecipato Barcamper Ventures gestito da Primomiglio sgr, Miro Ventures e ancora Mansutti (si veda altro articolo di BeBeez), mentre nel 2018 YOLO aveva annunciato di voler chiudere un round da 6 milioni entro luglio (si veda altro articolo di BeBeez), poi slittato sino a inizio 2019, con Barcamper che nel frattempo aveva comunque finanziato un secondo round per un altro milione circa. Nel gennaio 2019 la startup aveva raccolto 5 milioni di euro in round di finanziamento di serie A guidato dall’allora Neva Finventures (oggi Neva sgr, gruppo Intesa Sanpaolo) e ancora da Barcamper Ventures. Al round avevano partecipato anche Net Insurance e di nuovo Miro Ventures (si veda altro articolo di BeBeez). Nel luglio 2020, poi, era stato raccolto un nuovo round da 3 milioni di euro, guidato da Neva Finventures e da Intesa Sanpaolo Vita. Al round avevano partecipato di nuovo Barcamper e anche Banca di Piacenza, Be Shaping the Future e CRIF (si veda altro articolo di BeBeez). Infine nell’agosto 2021 la scaleup, come detto sopra, si era assicurata un nuovo round di investimento da 2,5 milioni di euro tutto sottoscritto dal gruppo assicurativo Generali Italia (si veda altro articolo di BeBeez). A oggi Net Insurance possiede il 4,89%, CRIF il 2,98%; Intesa Sanpaolo Vita, Banca di Piacenza 1,45% e Be Shaping the Future hanno l’1,45% ciascuna e Miro Venture l’1,38%.