Non solo RedBird, l’operatore di private equity Usa, fondato nel 2014 dall’ex Goldman SachsGerry Cardinale. Nell’acquisto dell’AC Milan per 1,2 miliardi di dollari, come annunciato a inizio giugno (si veda altro articolo di BeBeez), il fondo di private equity americano sarà affiancato da una serie di blasonati coinvestitori. Lo ha scritto ieri il Financial Times, secondo il quale i nuovi partner dovrebbero essere annunciati dallo stesso Cardinale nella giornata di oggi, in contemporanea con il closing dell’operazione che certificherà il passaggio del club milanese dal fondo Elliott Management, il quale alla fine uscirà del tutto dal capitale del club, ma manterrà un investimento sottoforma di debito, visto che erogherà un vendor loan da circa 600 milioni di euro. quindi ben di più dei 200-300 milioni di cui si parlava a giugno. Prima dell’ufficialità, inoltre, si era parlato anche di un earn-out di massimi 500 milioni di euro sempre a favore di Elliott, in caso di raggiungimento di precisi obiettivi finanziari.
Tra i partner di RedBird nell’operazione ci sono i New York Yankees, storica franchigia della Major League Baseball Usa di proprietà della famiglia Steinbrenner e del fondo di private equity Main Street Advisors, che ha tra i propri investitori la star dell’NBA LeBron James, il rapper Drake e il produttore musicale Jimmy Iovine (producer degli U2 e braccio destro di Steve Jobs quando Apple lanciò iTunes). Ma lo stesso fondo Main Street coinvestirà al fianco di RedBird nell’operazione sul Milan. Tra i coinvestitori si citano anche Kaiser Permanente, colosso medico statunitense e il fondo pensionistico della contea di Los Angeles LACERA (Los Angeles County Employees’ Retirement Association), entrambi già investitori nei fondi di RedBird; Hugh Evans e Ramzi Musallam, manager del fondo Veritas Capital, che in questo caso investono però personalmente; e anche Riccardo Silva, proprietario del club americano Miami FC e di Globe Soccer, milanese di nascita, che investe insieme al fratello Saverio.
Ricordiamo che RedBird ha soppiantato il fondo del Barhain Investcorp nella corsa alla conquista della squadra rossonera. RedBird è infatti uscito allo scoperto a inizio maggio, dopo che il 30 aprile era scaduto il periodo di trattativa esclusiva tra Investcorp ed Elliott (si veda altro articolo di BeBeez).
Elliott era diventato proprietario del Milan quando il precedente proprietario cinese, Yonghong Li, non aveva rimborsato per tempo il fondo Usa che il mese prima aveva anticipato l’ultima tranche da 32 milioni di euro di aumento di capitale che il finanziere cinese si era impegnato a sottoscrivere. L’investitore cinese nel 2017 aveva acquistato il 99,95% del club da Fininvest, holding della famiglia Berlusconi, tramite la Rossoneri Sport Investment Luxembourg, per 740 milioni. Elliott, quindi, nel luglio 2018 a aveva escusso il pegno sulla lussemburghese Rossoneri Sport Investment Luxembourg sarl, controllante del Milan ed era diventato il nuovo proprietario della squadra (si veda altro articolo di BeBeez), senza dover attendere l’ottobre 2018, quando era in scadenza il debito della squadra di calcio di 303 milioni di euro. Anche in quel caso, se il debito non fosse stato rimborsato, Elliott avrebbe potuto escutere il pegno sulle azioni del Milan e diventarne proprietario (si veda altro articolo di BeBeez).
Elliott poi ha rinunciato al rimborso di quei crediti che sono stati convertiti a capitale e successivamente ha sempre supportato con ulteriori ricaiptalizzazioni la squadra che nel frattempo stava inanellando una serie di bilanci in perdita. In particolare l’esercizio 2019-2020, affossato dal Covid-19, si era chiuso con la perdita più grave della storia del Milan, 195 milioni di euro (a fronte di soli 168,6 milioni di ricavi), dopo i 145,9 milioni di perdita della stagione 2018-2019 e i 126 milioni dell’esercizio 2017-2018. In particolare, si legge nella relazione al bilancio 2020-2021, “nel corso dell’esercizio 2020/2021 Rossoneri Sport Investment Luxembourg sarl (veicolo di Elliott, ndr) ha effettuato apporti di capitale a favore della capogruppo per complessivi 129,5 milioni di euro”. Questa cifra si va ad aggiungere a quelle già sborsate in precedenza. Nel bilancio del Milan dell’esercizio 2018-2019, infatti, già si leggeva che “il socio Rossoneri Sport Investment Luxembourg Sarl ha effettuato nel corso dell’esercizio 2018/19 ricapitalizzazioni per 265,6 milioni di euro” (si veda altro articolo di BeBeez), Il che significa che, dall’ingresso nel capitale della squadra rossonera nel luglio 2018 a oggi Elliott ha investito nel Milan 730 milioni di euro, compresi i 335 milioni di euro di crediti convertiti in equity.
Quella dell’esercizio 2020-2021 è stata l’ultima ricapitalizzazione condotta da Elliott: “Nell’ultimo anno non abbiamo investito in termini di equity nelle casse del club e non dovremmo farlo nemmeno a breve: la barca si è stabilizzata ed è focalizzata sulla crescita commerciale oltre che sulle performance sul campo”, aveva infatti detto Giorgio Furlani, Portfolio Manager del fondo Elliott e consigliere d’amministrazione del Milan, intervenuto al FT Football Summit 2022 organizzato dal Financial Times a inizio marzo (si veda qui Milan News).
Ora RedBird e Cardinale possono proseguire con gli obiettivi che si erano prefissati prima di avviare le discussioni preliminari con Paul Singer. Primo tra tutti il nuovo stadio di proprietà e poi il ritorno ai vertici della Champions League, un trofeo che manca in casa Milan nel 2007, sebbene la squadra sia fresca di vittoria dello scudetto nella stagione 2021/22. Infine, secondo l’FT, le partite del Milan potrebbero essere trasmesse sul circuito Yes Network, canale sportivo regionale controllato da un consorzio di cui fanno parte gli Yankees, Amazon, RedBird e Sinclair Broadcast Group.