Ci sarebbe anche Plenitude, la controllata del gruppo Eni attiva nelle rinnovabili, tra i nomi dei possibili nuovi soci di Plt Energia, holding di partecipazioni romagnola attiva nella realizzazione e gestione di impianti eolici e nella vendita al cliente finale dell’energia elettrica da fonti rinnovabili. A riportarlo è Il Sole 24 Ore, secondo il quale l’interesse di Plenitude per la società energetica green andrebbe inquadrato principalmente nell’ottica di un investimento funzioale all’Ipo di Plenitude che la società del cane a sei zampe intende realizzare entro il 2023 su un perimetro rafforzato dalla strategia di acquisizioni.
Pur trattandosi per ora soltanto di una delle possibili opzioni, con Plenitude intenzionata a valutare tutte le opportunità di investimento, la pista che porta a Plt Energia appare piuttosto credibile per una serie di ragioni e non è escluso che si possa concretizzare addirittura entro fine anno.
Da alcuni mesi è noto come l’advisor Rothschild stia gestendo un processo competitivo per la vendita del gruppo romagnolo, che ha importanti attività sia nell’eolico sia nel fotovoltaico. E all’inizio dell’estate sembrava addirittura fatta per il gruppo energetico spagnolo Repsol, in cordata con Ardian, da un lato, e EQT dall’altro (si veda altro articolo di BeBeez), con un eventuale inserimento anche di Tages e Sonnedix per la parte solare nel caso vi fosse stato uno scorporo da Plt. Alla fine, tuttavia, le trattative si sono arenate portando all’attuale fase di stallo.
Con sede a Cesena, Plt Energia è controllata dalla famiglia Tortora (attraverso Plt Holding srl e la sub-holding Plt spa) e partecipata al 19,26% da Fondo Italiano per l’Efficienza Energetica (FIEE) sgr, che nel luglio 2019, attraverso il fondo FIEE I aveva investito in aumento di capitale 25 milioni di euro per il 15,82% e aveva sottoscritto un bond convertibile per altri 5 milioni (si veda altro articolo di BeBeez). L’operazione era avvenuta solo pochi mesi dopo il delisting dall’allora Aim Italia (oggi Euronext Growth Milan), avvenuto nell’aprile di quell’anno, a valle di un’opa lanciata dalla famiglia Tortora, che già controllava indirettamente la società, con tre diverse holding, con una quota di circa l’85%. L’opa era stata lanciata a 2,8 euro per azione ed era costata poco meno di 10 milioni di euro.
Plt Energia ha poi chiuso il 2020 con 51,5 milioni di euro di ricavi netti, un ebitda negativo per 27,1 milioni e un debito finanziario netto di 154,6 milioni (si veda qui il report di Leanus, dopo essersi registrati gratuitamente). Non a caso nel novembre 2020 PLT Holding ha costituito PLT spa, a cui ha conferito l’intera partecipazione di PLT Energia, allora del 48,9%, per 87,8 milioni di euro e ha poi sottoscritto nel dicembre dello stesso anno un aumento di capitale della stessa PLT Energia per 46 milioni (si veda qui il bilancio 2021 di PLT spa, disponibile agli abbonati di BeBeez News Premium e BeBeez Private Data), arrivando quindi alla quota attuale del 53,1% e a dotarsi della finanza necessaria per finanziare la costruzione di impianti per una capacità complessiva pari a 185,1 MW. Intanto, da parte sua, il FIEEI ha convertito in equity il bond convertibile sottoscritto nel 2019 e nel marzo 2021, attraverso il fondo FIEE II, FIEE sgr ha investito altri 15 milioni (si veda qui il comunicato stampa).
In riferimento al debito, sempre nel bilancio 2020 si legge ancora che nel dicembre di quell’anno PLT spa ha anche emesso un bond da 55 milioni di euro, che è stato collocato in private placement a Schroder Securitization (France) e Schroder Securitization (Luxembourg).
Quanto a Plenitude, società con circa 10 milioni di clienti che integra la produzione da rinnovabili, la vendita di energia, i servizi energetici e un’ampia rete di punti di ricarica per veicoli elettrici, oggi può contare su un portafoglio di attività eoliche e fotovoltaiche con capacità installata complessiva pari a 1,4 gigawatt e una pipeline di progetti green di oltre 10 gigawatt. Insieme all’azionista Eni, Plenitude sta continuando a lavorare al progetto di quotazione in Borsa: processo che è stato momentaneamente congelato, in attesa di avere una finestra positiva sui mercati azionari.
Ricordiamo che soltanto poche settimane fa, Plenitude ha siglato una partnership per lo sviluppo di progetti eolici e fotovoltaici in Italia e Spagna per 1,5 GW insieme a Infrastrutture spa, società guidata dal ceo Pier Francesco Rimbotti e attiva da oltre 60 anni nella produzione di energia in qualità di sponsor, investitore e proprietario (si veda altro articolo di BeBeez). Nel dettaglio, ENI acquisirà da Infrastrutture il 65% di Hergo Renewables spa, società che detiene un portafoglio di progetti nei due Paesi con una capacità complessiva appunto di circa 1,5 GW, mentre Infrastrutture manterrà il restante 35%. I lavori del primo progetto, l’impianto fotovoltaico di Montalto di Castro (Viterbo) con una capacità di 37 MW, inizieranno già nelle prossime settimane e l’entrata in esercizio è prevista per la seconda metà del 2023.