di Paola Stringa
SI chiama CO2 Vault la startup vincitrice della Centrale delle idee, la call for startup interna al gruppo Snam nell’ambito del programma di Open Innovation Snaminnova
Snaminnova è il programma in collaborazione con Cariplo Factory che accelera l’innovazione valorizzando conoscenze ed esperienze per sviluppare soluzioni di ultima generazione. Il programma ha tre focus principali: la selezione delle idee innovative nate internamente al mondo Snam e accompagnate nella crescita attraverso un percorso strutturato ossia la Centrale delle idee; lo sviluppo di progetti con startup selezionate nel corso di diverse call tematiche, sia aperte che verticali, tra le cui iniziative rientra anche Hyaccelerator, il programma di accelerazione su scala globale per startup focalizzato sull’idrogeno. Last but not least, la diffusione di una cultura dell’innovazione all’interno dell’azienda, attraverso la creazione di una community di Innovation Ambassador.
Focalizzata in questa edizione sull’innovazione sostenibile, si declina in tre categorie: sviluppo sostenibile dell’eco sistema dei territori, persone Snam e partner (stakeholder, fornitori, ecc…).
CO2 Vault si occupa della creazione di certificati di origine per CO2 biogenica da impianti di biogas e biometano del gruppo Snam. Il team premiato avrà la possibilità di conoscere il contesto innovativo di Barcellona, con un percorso di accelerazione personalizzato con l’obiettivo di canalizzare poi l’idea nel perimetro aziendale.
Nel corso dell’Innovation day, sono state anche presentate le sei startup esterne che collaborano con Snam nello sviluppo di progetti e prototipi, selezionate nel corso di call tematiche. Tra queste, SkillGym, piattaforma online di Digital Role Play grazie alla quale Snam può rendere più innovativa la formazione; Hypermeteo, startup innovativa specializzata in dataset meteorologici storici, in near real-time e previsionali spazializzati che va ad efficientare il processo di monitoraggio degli asset distributivi di Snam; Rising Pixel startup specializzata in gamification per le imprese.
Della lista fa parte anche Maize, la startup che utilizza la realtà virtuale nella formazione e permette anche a Snam di ingaggiare i dipendenti con progetti formativi più tecnologici e al passo coi tempi, direttamente sul campo. La startup, come piattaforma interattiva per la formazione professionale, è nata dentro a H Farm e faceva parte del suo portfolio fino a pochi mesi fa. La società è infatti passata a Jakala, primo gruppo italiano specializzato nella cosiddetta martech, la tecnologia applicata al marketing, controllato da Ardian dal febbraio 2021 con l’acquisizione, lo scorso aprile, di tutto il pacchetto della Business Unit Consultancy di H-Farm, costituita dalle divisioni Innovation, Digital Marketing ed Enabling Solutions. Nel dettaglio, a Jakala sono state cedute le società HDM srl, HES srl e Maize srl e la sua controllata Maizie Talent srl (si veda altro articolo di BeBeez).
Infine, dell’elenco delle startup selezionate fa parte anche D-Air Lab, la startup sviluppatrice di un dispositivo di protezione sul lavoro per rendere gli ambienti più sicuri, mutuato dalla tecnologia dell’airbag, fondata nel 2015 da Lino Dainese, fondatore dell’omonimo e iconico gruppo di abbigliamento per il motociclismo e lo sport, con l’obiettivo di individuare nuove applicazioni della tecnologia D-air, il sofisticato airbag per la protezione della persona messo a punto dalla Dainese. Ricordiamo che dal 2014 l’azienda vicentina fondata nel 1972 e focalizzata nella realizzazione di capi e accessori per le competizioni motociclistiche, è per l’80% di proprietà di InvestCorp, specialista dei marchi di lusso e diventato famoso per il rilancio del marchio Guccii. InvestCorp nel 2021 ha rivenduto Dainese a se stesso, facendo confluire la sua partecipazione in un nuovo fondo gestito congiuntamente dalla stessa Investcorp e dal gruppo Coller Capital, operatore specializzato sul mercato secondario del private equity (si veda altro articolo di BeBeez)
Ultima startup delle sei dell’ecosistema Snam è Particular Materials, fondata nel 2017, prevede lo sviluppo di un elettrolizzatore in grado di produrre idrogeno ad alta pressione, semplificando la catena di valore dell’ idrogeno. Nel dettaglio,l’elettrolizzatore ad alta pressione che Particular Materials svilupperà insieme a Snam, unisce le fasi di produzione e compressione dell’idrogeno, generando una soluzione sistemica a più alta efficienza. Questo progetto è di primaria importanza per le infrastrutture di Snam, perché abilita il trasporto e lo stoccaggio di idrogeno ad alta pressione. Nell’ottica di garantire una crescente sicurezza energetica, potrà offrire una risorsa aggiuntiva sia alle centrali di Stogit, che a punti chiavi della rete. La startup è stata vincitrice del Tech of The Future Award della prima edizione (2021) della Call4Startups dell’HyAccelerator: il primo programma di accelerazione su scala globale per startup focalizzato sull’idrogeno e gestito da un’azienda, con l’obiettivo di valorizzare le realtà più innovative del settore, dando vita a progetti ad alto potenziale. La nuova call dell’HyAccelerator, su scala globale, focalizzata sull’idrogeno, è ancora aperta sino alla fine del 2022.
Le startup selezionate a valle delle diverse call accedono a un percorso di accelerazione che dura dai 4 ai 6 mesi, con supporto su ricerca e sviluppo, oltre a sessioni di mentorship, networking e testing delle soluzioni. Queste attività possono anche fare leva sulla rete dell’Hydrogen Innovation Center, una rete internazionale di centri di innovazione sull’idrogeno attraverso collaborazioni con università e centri di ricerca di primo piano a livello internazionale.
Snam ha individuato entro il 2030 opportunità di investimento per 23 miliardi di euro in nuovi progetti green, con al centro in particolare l’idrogeno.
Ed è stata la prima azienda di trasporto gas in Europa a sperimentare l’immissione di idrogeno in miscela con il gas naturale nella propria rete, per la quale è in corso la certificazione hydrogen-ready. La società ha inoltre testato la possibilità di stoccare miscele di idrogeno fino al 100% nei propri siti. (si veda altro articolo di BeBeez ).
Claudio Farina, EVP Strategy, Innovation & Sustainability di Snam ha spiegato: “L’open innovation è uno degli ingredienti della strategia di innovazione di Snam. Si tratta di un approccio importante ed innovativo per le grandi aziende, basato su ascolto e apertura verso l’esterno. Vuol dire mettere in discussione i propri processi interni di innovazione, confrontandosi anche con altre realtà più piccole e meno strutturate. Oggi abbiamo un programma di innovazione interna che si chiama SnamTEC, da mezzo miliardo di investimenti nell’arco del nostro piano industriale, volto ad implementare le tecnologie industriali, anche attraverso il supporto dei nostri partner tecnologici. Attraverso l’Open Innovation Snam si propone di valutare nuove tecnologie e nuovi spunti integrabili in SnamTEC”.
Enrico Noseda, chief Innovation Advisor di Cariplo Factory ha commentato: “Innovare significa soprattutto avere una cultura del cambiamento. Per questo, prima ancora delle tecnologie e dei modelli di business, servono cambiamenti culturali. A questo servono gli ecosistemi dell’innovazione che nascono da luoghi, reti, relazioni e accelerano sviluppo e cambiamento. Le variabili che incidono maggiormente in un ecosistema attrattivo per le startup globali sono: il reperimento dei talenti, il loro costo, il costo del doing business, gli investitori, le grandi aziende, gli incubatori e gli acceleratori. Il mondo corporate ha un ruolo e un peso importante in tutto questo: con una logica di contaminazione, le grandi azienda hanno enormi opportunità sia nello sviluppo di percorsi di intrapreneurship sia di collaborazioni con startup”.