Che i tempi per una decisione definitiva sul futuro della Sampdoria potessero slittare si era capito nel corso del weekend (si veda altro articolo di BeBeez) e infatti ieri, con una nota ufficiale pubblicata sul sito del club calcistico ligure è stato comunicato che “l’assemblea degli azionisti fissata in seconda convocazione per quest’oggi, 19 dicembre, andrà deserta. L’azionista di maggioranza Sport Spettacolo Holding srl ha chiesto di riconvocare la stessa per i primi giorni del mese di gennaio p.v., mantenendo quale ordine del giorno la ricapitalizzazione della società mediante aumento di capitale”.
Ora, secondo quanto risulta a BeBeez, il consiglio di amministrazione del club, che spinge perché la proprietà voti a favore della ricapitalizzazione, avrebbe intenzione di convocare l’assemblea per il primo giorno possibile in base alle norme di legge e quindi, considerando il preavviso minimo di 14 giorni, il prossimo 5 gennaio. Data in cui la situazione finanziaria della squadra, però, potrebbe essere ulteriormente peggiorata, visto che già a oggi in cassa non ci sono più soldi per pagare gli stipendi dei dipendenti, oltre che dei calciatori.
L’ex presidente Massimo Ferrrero si sta infatti adoperando per trovare ulteriori linee di credito che gli permetterebbero di coprire il fabbisogno immediato della società e nel frattempo verificare se esiste una alternativa reale all’offerta vincolante presentata nelle scorse settimane dal fondo britannico Merlyn Partners, attraverso il suo advisor Lazard.
L’offerta di Merlyn prevede come noto, non solo la sottoscrizione integrale dell’aumento da parte del fondo, ma anche la messa a disposizione di altri 20 milioni di euro di nuova finanza (si veda altro articolo di BeBeez). Il tutto, secondo quanto risulta a BeBeez, a condizione che l’equity attuale venga valutato zero e che quindi l’attuale socio di maggioranza Sport Spettacolo Holding srl si faccia completamente da parte. Ma è proprio questo il punto. Perché l’ex presidente Massimo Ferrero non avrebbe intenzione di lasciare la presa e vorrebbe in qualche modo restare azionista del club con una quota significativa, pur non volendo partecipare alla ricapitalizzazione, oppure uscire di scena a fronte di un pagamento cash di dimensioni al momento non quantificate.
Come spiegato ieri da BeBeez, però, di tempo da perdere comunque non ce n’è più. i 50 milioni servono subito, perché ormai la squadra non ha più asset da vendere o ipotecare né ricavi da incassare, se non quelli derivanti dalla vendita dei biglietti delle partite e il rischio del fallimento è dietro l’angolo (si veda altro articolo di BeBeez). D’altra parte, se l’azionista di maggioranza non collabora, è difficile per qualunque potenziale investitore subentrare nel capitale della squadra.
Secondo quanto risulta a BeBeez, infatti, i crediti bancari in essere o sono mutui, quindi prestiti con garanzia immobiliare, oppure sono prestiti garantiti dalla SACE e non ci sono invece finanziamenti in essere garantiti da azioni di UC Sampdoria spa, il che significa che nessun investitore può acquistare quei crediti con l’obiettivo di esercitare un pegno e quindi trovarsi in mano le azioni. Una mossa, questa, che per esempio aveva fatto proprio il fondo Merlyn a fine 2020 per conquistare il club francese Lille Olympique Sporting Club (LOSC), rilevandolo dall’ex presidente Gerard Lopez (si veda qui il comunicato stampa di allora). Più nel dettaglio, Merlyn aveva acquistato il debito dal fondo Elliott, allora principale creditore del club, e lo aveva poi trasformato in azioni. Ma visto appunto che questa strada per conquistare la Sampdoria è impraticabile, Merlyn starebbe lavorando a un piano B, con la collaborazione del Cda. Piano per ora coperto da totale riserbo.
Ricordiamo che, sebbene continui a essere l’eminenza grigia dietro la suqadra, Ferrero da fine 2020 non ricopre più alcun ruolo nel club e nelle sue società, dopo le tensioni giudiziarie che lo hanno interessato (si veda altro articolo di BeBeez). Per salvare le sue Eleven Finance e Farvem Real Estate, entrambe entrate in concordato, Ferrero aveva infatti messo in vendita la società sportiva già nel gennaio 2020 (si veda altro articolo di BeBeez), costituendo Rosan Trust, un trust regolato dalla legge di Jersey, Isole del Canale della Manica, e trasferendo al trustee Trust Services di Venezia, rappresentato da Gianluca Vidal, il 100% di Spettacolo Holding, che detiene fra l’altro appunto il 99,96% della Sampdoria ed è controllata al 100% da Holding Max srl, che a sua volta è detenuta da Vanessa Ferrero (figlia di Massimo) all’80%, da Giorgio Ferrero (nipote di Massimo) al 15,24% e da Unione Fiduciaria per il restante 4,76%.
Tornando al futuro della Sampdoria, se le cose dovessero mettersi davvero male e precipitassero verso il fallimento, andrebbero sondate le intenzioni di Merlyn. Non è infatti escluso che il fondo guidato dal banchiere italiano Alessandro Barnaba e dall’olandese Maarten Petermann, entrambi ex JP Morgan, possa comunque essere interessato a rilevare il club da una procedura.