Tenax Sustainable Credit Fund, fondo lanciato lo scorso ottobre con Intesa Sanpaolo dalla stessa boutique di asset management (si veda altro articolo di BeBeez), controllata dalla conglomerata cinese Fosun International Limited, ha ottenuto dal Fondo europeo per gli investimenti (FEI) due garanzie da complessivi 60 milioni di euro che agevoleranno l’accesso ai finanziamenti da parte delle pmi e delle piccole mid-cap italiane attive negli ambiti della sostenibilità, innovazione e digitalizzazione (si veda qui il comunicato stampa).
Più nel dettaglio, le transazioni si inseriscono nella cornice del programma InvestEU, volto a mobilitare 372 miliardi di euro entro il 2027 in investimenti a favore delle priorità politiche dell’Unione europea.
Tenax Sustainable Credit Fund è il quarto fondo di private debt di Tenax Capital e si propone di raggiungere una dimensione di 300 milioni di euro, un obiettivo realizzabile coinvolgendo investitori istituzionali italiani ed europei attivi nel mercato del private debt.
Fondata nel 2004, Tenax Capital è specializzata in investimenti in private debt di pmi, insurance link securities, financial equity e polizze vita unit linked, con 2,5 miliardi di euro di masse in gestione. Con uffici a Londra, Milano e Francoforte, dal 2019 è controllata al 75% da Fidelidade, compagnia d’assicurazione leader in Portogallo (Fosun Group), dopo aver rilevato la quota direttamente dal fondatore Massimo Figna che ha comunque continuato a detenere il 25%. Tenax è una delle poche asset management europee che gode dal 2015 della garanzia offerta dai programmi dall’European Investment Fund per il supporto alle Piccole e Medie Imprese. Contestualmente all’acquisizione, il gruppo Fosun ha sottoscritto per 30 milioni di euro un fondo di private debt di Tenax che allora era in fase di raccolta.
Ricordiamo che lo scorso ottobre Tenax Capital, per conto di Tenax PMI, aveva sottoscritto un prestito obbligazionario insieme a un pool di primari fondi di private debt e banche italiane, finanziando di fatto l’acquisizione del fondo Alcedo IV di Dalbo A/S (si veda altro articolo di BeBeez), storica azienda danese attiva nello stesso settore con ricavi consolidati che si aggirano attorno ai 60 milioni di euro, fondata nel 1948 da Henry Pedersen e sinora controllata dalla omonima famiglia. Tra i sottoscrittori del bond si menzionano anche Finint sgr, che ha agito per conto del fondo di private debt PMI Italia II, Banca Finint e ICCREA Banca.
In passato, c’erano state anche altre sottoscrizioni tra cui quella del minibond da 5 milioni di euro emesso nel 2020 dalla casa editrice Eli-La Spiga Edizioni- Pigini Group, (si veda altro articolo di BeBeez), e quella di un anno prima del bond da 20 milioni di euro di Abramo Customer Care spa, società specializzata nei servizi di assistenza clienti e della gestione dei processi di back office (si veda altro articolo di BeBeez).
Quanto a FEI, veicolo specializzato dell’UE per il private equity, le garanzie e la microfinanza, nelle scorse settimane si è impegnata con un investimento di 30 milioni di euro nel fondo di direct lending Anima Alternative 2, che ha da poco annunciato il primo closing a 120 milioni grazie anche al contributo di Cassa Depositi e Prestiti. Il fondo, secondo quanto risulta a BeBeez, ha un target di raccolta tra i 200 e i 300 milioni di euro e (si veda altro articolo di BeBeez).