di Sergio Governale
Management buy-out in casa Value Partners, la prima società italiana di consulenza strategica con profilo internazionale fondata a Milano trent’anni fa da Giorgio Rossi Cairo (si veda qui il comunicato stampa). A guidare il riassetto azionario della società, che ha l’obiettivo di rafforzare il suo ruolo di partner per la transizione digitale delle imprese, è Sebastiano Rocca. Il manager ha iniziato la sua carriera proprio in Value Partners, per poi proseguire la sua crescita professionale come amministratore delegato, advisor e investitore in diverse aziende, rientrando nel 2021 nella società. Nel suo team anche Alberto Antonioli, in passato general manager degli uffici di Brasile e Italia di Value Partners, ed Emanuele Salamone, già senior vice president ed esperto di fusioni e acquisizioni.
“Sono estremamente orgoglioso che un gruppo di giovani e preparati professionisti con una forte motivazione imprenditoriale abbia deciso di garantire a Value Partners successo anche nel futuro. Affianchiamo da trent’anni le imprese italiane ed estere nella loro crescita con l’obiettivo di creare valore anche nei momenti di forti discontinuità del mercato e dell’economia. Sono certo che la capacità di visione dei nuovi partner saprà fare lo stesso in questi anni segnati da tante incertezze”, ha commentato Rossi Cairo, presidente della società che, al termine dell’operazione, manterrà in Value Partners una quota “definita significativa”.
“Raccogliamo il testimone con l’entusiasmo e la consapevolezza del grande valore creato da Value Partners nel corso della sua storia in termini di know how e rapporti professionali. L’obiettivo che mi sono dato insieme agli altri manager è di continuare a mettere questo valore al servizio della business community italiana protagonista nel mondo. Competenza strategica e digitale sono i due asset sinergici che continueremo a cavalcare. La presenza del fondatore nella compagine azionaria è una garanzia di continuità dei valori professionali pur nella discontinuità”, ha aggiunto Rocca, ora amministratore delegato della società.
“Value Partners ha saputo precorrere i tempi fin dalla sua fondazione, sia per quanto riguarda l’alta consulenza strategica per i settori chiave di sviluppo, sia di governo delle tecnologie emergenti più sofisticate al servizio del business con la creazione agli inizi degli anni Duemila di Value Team, che è cresciuta sino a contare oltre tremila professionisti”, si legge nella nota . Value Team é stata ceduta nel 2011 al colosso giapponese dell’Ict NTT Data, per un enterprise value di oltre 270 milioni di euro.
Rossi Cairo, classe 1947, milanese, è laureato in Ingegneria aeronautica presso il Politecnico di Milano, con un executive program in Finanza dell’INSEAD di Fontainbleau. Ha investito, a partire dagli anni Duemila, nel settore agroalimentare, acquisendo due aziende vitivinicole in Piemonte e nell’home design e luxury lifestyle italiano con una partecipazione in ItalianCreationGroup. Nel corso della sua lunga carriera professionale ha affiancato multinazionali e gruppi italiani contribuendo a numerosi progetti di rilancio dell’industria e dei servizi. Ha seguito in particolare aziende attive nei settori dell’energia, dell’elettronica, dell’alta tecnologia, delle telecomunicazioni e dei media. Uscito nel 1993 da McKinsey & Company, in cui era senior partner e membro del principal candidate evaluation committee, che designava a livello mondiale le elezioni a partners, nello stesso anno ha fondato Value Partners Management Consulting. Nel corso degli anni ne ha determinato la crescita internazionale, facendola diventare una multinazionale della consulenza strategica attiva in tutto il mondo. Value Partners conta oggi 150 professionisti con uffici a Milano, Torino, Londra, Rio de Janeiro e Hong Kong e ha una reputazione internazionale molto forte, avendo lavorato in oltre 40 Paesi per aziende leader nei settori dei servizi finanziari, telecomunicazioni e media, oil & gas, manifatturiero e high-tech. Ha infatti affiancato le operazioni più significative di aziende italiane attive all’estero e anche di numerosi player internazionali, tra i quali Pirelli, Fincantieri, Leonardo, Gruppo Unipol-Sai, Telecom Italia, Unicredit, Banca Popolare delle Filippine, Sumitomo Corporation, BNP, Infront, NTT Docomo e Vodafone. Nel 2016 ha investito nell’innovazione digitale creando Exage, divisione di Digital Technology all’interno di Value Partners che si occupa in particolare di progetti di intelligenza artificiale, human center design, security e process automation.
All’inizio degli anni Duemila Rossi Cairo ha acquisito la tenuta La Raia, realizzando la conversione alla coltivazione biologica e biodinamica di vigneti e campi che ha portato nel 2007 alla certificazione Demeter. All’interno della Raia si trova una scuola a indirizzo Waldorf-Steiner creata dalla primogenita Caterina e ha aperto nel 2017 Locanda La Raia, un boutique hotel di dodici camere. Nel 2015 ha acquistato Tenuta Cucco, nelle Langhe, una tenuta biologica in cui si produce Barolo. Entrambe le aziende, per la parte agricola, sono gestite dal secondogenito Piero. Nel 2013 ha creato assieme a Irene Crocco, e presiede, la Fondazione La Raia per la promozione di uno sguardo critico sul paesaggio, attraverso l’attività di artisti internazionali invitati a realizzare opere e progetti all’interno della tenuta omonima. Ad oggi le opere visibili al pubblico sono otto e numerose sono le conferenze che sono state organizzate sul tema del paesaggio. L’imprenditore ha partecipazioni significative in aziende industriali e di servizi, ItalianCreationGroup, holding imprenditoriale nell’home design e luxury lifestyle italiano che gestisce i brand Driade, FontanaArte, ToscoQuattro e Valcucine.
Assieme a Renzo Rosso, patron di Diesel, ha scommesso quasi nove anni fa sull’alimentare biologico, comprando tramite la società di famiglia Invest Tre una quota di minoranza della trevigiana EcorNaturaSì, il colosso del bio che opera dal 1987 attraverso i marchi NaturaSì (113 punti vendita in tutta Italia, parte in proprietà, parte in franchising) e Cuorebio (a cui aderiscono circa 300 punti vendita) e che controlla anche Baule Volante, specializzata nella vendita di prodotti biologici a piccoli negozi (si veda altro articolo di BeBeez). EcorNaturaSì, in crisi finanziaria dal 2018, alla fine della scorsa estate ha rimodulato l’esposizione debitoria ottenendo due distinti finanziamenti, entrambi a medio-lungo termine e di importo complessivo di 60 milioni euro: uno da UniCredit e BNL e l’altro, chirografario, concesso da Intesa Sanpaolo (si veda altro articolo di BeBeez).
Rocca, 45 anni, laureato in Ingegneria chimica all’Università La Sapienza di Roma, dopo aver iniziato la sua carriera in Value Partners affiancando in operazioni straordinarie e di sviluppo eccellenze del private equity e del settore manifatturiero, nel 2010 inizia a sviluppare la sua esperienza nelle telecomunicazioni e del digitale, ricoprendo ruoli di rilievo in primarie realtà del settore fino a prendere la guida di Doing (prima Dnsee) in qualità di amministratore delegato, guidandone la crescita anche attraverso una serie di operazioni straordinarie di acquisizioni e integrazioni che hanno portato la società ad affermarsi come primario operatore nel digitale. Doing é poi stata acquisita da Cap Gemini, nel 2018. Parallelamente, e in seguito, il manager ha ricoperto una serie di ruoli nel mondo dei fondi di investimento e venture capital con un particolare focus su start up innovative nel fintech, deeptech, industria 4.0 e sostenibilità.