Si è chiusa ieri con successo l’offerta pubblica di acquisto volontaria totalitaria lanciata da Poste Vita (gruppo Poste Italiane), attraverso il veicolo Net Holding spa, sulle azioni ordinarie e sui warrant di Net Insurance, la compagnia assicurativa con focus sul mondo del credito e forte vocazione tecnologica, quotata sul segmento Star di Euronext Milan, che nel 2018 aveva condotto la business combination con la Spac Archimede, promossa da Andrea Battista, oggi ceo di Net Insurance (si veda altro articolo di BeBeez).
Sulla base dei risultati provvisori comunicati da Equita sim, in qualità di Intermediario Incaricato del coordinamento della raccolta delle adesioni, l’opa, che era stata annunciata lo scorso settembre 2022 (si veda altro articolo di BeBeez) ed era poi stata lanciata lo scorso 27 febbraio a 9,5 euro per azione e al prezzo di 4,81 euro per ciascun warrant (si veda qui il comunicato stampa), si è conclusa con l’apporto in adesione di azioni rappresentative di circa il 94,357% del capitale e con warrant rappresentativi circa il 99,263% del totale dei warrant emessi e in circolazione.
Quanto al ceo Battista, il manager aveva assunto l’impegno di non portare in adesione all’offerta 400mila azioni. A completamento dell’operazione, è quindi previsto che Battista mantenga la sua quota di Net Insurance. Tenuto comunque conto anche delle 400 mila azioni detenute dal manager, pari a circa il 2,160% del capitale sociale, il veicolo offerente e le persone che agiscono di concerto possiederanno il 96,517% del capitale. Ricordiamo che l’operazione era condizionata, tra l’altro. al raggiungimento di una soglia di adesione alle offerte su azioni e warrant di almeno il 90% dei titoli per ciascuna delle offerte e che l’esborso massimo complessivo tra azioni e warrant è previsto in 187,77 milioni di euro.
Net Insurance era stata quotata a 20 euro nel 2013, e nel 2018 come detto si era poi fusa con la Spac Archimede a 4,69 euro (si veda qui il comunicato stampa di allora e altro articolo di BeBeez).
La compagnia assicurativa nel 2016 aveva emesso un minibond subordinato di tipo Tier II da 5 milioni di euro, prima e unica tranche di un’emissione deliberata per un massimo di 15 milioni, con cedola fissa del 7% e scadenza iniziale settembre 2026, poi spostata al 2030, e quotato sul mercato ExtraMot Pro (si veda altro articolo di BeBeez). Quel bond è stato oggetto di conversione parziale in azioni ordinarie alla fine dello scorso marzo per un totale di 3,2 milioni di euro ed è rimasto in circolazione per 200 mila euro (si veda qui il comunicato stampa). In precedenza erano già stati convertiti in azioni bond per 1,2 milioni di euro nel dicembre 2022 (si veda qui il comunicato stampa di allora) e per 400 mila euro nel giugno 2021 (si veda qui il comunicato stampa di allora).
L’operazione è inoltre volta a realizzare una partnership strategica e commerciale di lungo periodo con IBL Banca, prima dell’opa azionista di Net Insurance al 26,6%. IBL Banca, infatti, dopo aver aderito alle offerte con tutte le azioni e i warrant in suo possesso, acquisterà una partecipazione pari al 40% del capitale sociale della BidCo promotrice dell’opa a un prezzo che sarà parametrato pro quota all’esborso effettivamente sostenuto da parte del veicolo BidCo per il pagamento dei corrispettivi delle offerte (e i relativi costi), nonché alle spese di funzionamento della BidCo. Non solo. Il rafforzamento della partecipazione di IBN Banca in Net Insurance sarà accompagnato da impegni commerciali di IBL, finalizzati a un sostanziale incremento delle coperture assicurative relative ai propri prestiti con cessione del quinto dello stipendio, acquistate da Net Insurance.