Bormioli Pharma, gruppo parmense attivo nel packaging farmaceutico, controllato da novembre 2017 da Triton Capital che l’aveva a sua volta acquistata da Vision Capital (si veda altro articolo di BeBeez), ha collocato un nuovo prestito obbligazionario a tasso variabile per 350 milioni di euro con scadenza 15 maggio 2028 (si veda qui il Prospetto del bond), che va a rifinanziare il precedente bond da 280 milioni con scadenza 2024 che era stato emesso nell’ottobre 2017 per finanziare in parte l’acquisizione condotta da Triton Capital della divisione farmaceutica del noto gruppo produttore di contenitori in vetri Bormioli Rocco spa (si veda altro articolo di BeBeez). Non solo. Il bond va a rifinanziare anche la quota tirata di linea revolving e le linee di credito bilaterali in essere.
Il collocamento segue la conclusione dell’offerta di scambio lanciata da Bormioli Pharma sulle vecchie obbligazioni quotate alla Borsa del Lussemburgo, lo stesso mercato sul quale saranno quotate le nuove obbligazioni (si veda qui il comunicato stampa). L’offerta era stata annunciata a fine aprile (si veda qui il comunicato stampa).
Joint global coordinator e joint physical bookrunner dell’operazione sono stati Goldman Sachs e BNP Paribas, mentre joint book runner sono stati Crédit Agricole e Intesa Sanpaolo -IMI. Linklaters ha assistito sul piano legale Bormioli Pharma nell’operazione, seguendo sia i profili finance di diritto statunitense sia quelli di diritto italiano.Lo studio ha anche assistito le banche per gli aspetti finance di diritto inglese, per i profili fiscali di diritto americano, per i profili regolamentari dell’operazione e per i profili generali capital markets di diritto italiano. Maisto e Associati ha assistito il pool di banche per i profili fiscali di diritto italiano (si veda qui il comunicato stampa dei legali).
Con più di 7 miliardi di pezzi prodotti ogni anno, l’azienda vende i suoi prodotti in più di 100 paesi in tutto il mondo e ha chiuso il 2022 con un fatturato complessivo di 315 milioni di euro e 68,2 milioni di euro di ebitda rettificato, a fronte di un debito finanziario netto di 329,5 milioni di euro, salito poi a fine marzo scorso a 332,6 milioni (si veda qui il Prospetto del bond). La società aveva invece chiuso il 2021 con 257 milioni di ricavi e un ebitda rettificato di 62,1 milioni e un debito finanziario netto di circa 341,7 milioni.
Ricordiamo poi che la società, a giugno 2021, aveva acquisito Cricef Contagocce srl, piccola società produttrice di contagocce e pipette con sede a Certosa di Pavia. Advisor dell’operazione è stato Fineurop Sodic (si veda altro articolo di BeBeez). A vendere erano stati gli imprenditori Andrea Melodia e Mariangela Brera.
Quella di Cricef è stata la terza acquisizione per la società, dopo quella di GCL Pharma, società specializzata in packaging per il settore farmaceutico e cosmetico, acquisita da Guala Closures nel marzo 2020 (si veda altro articolo di BeBeez) e quella della tedesca R&G Beteiligungs GmbH, società attiva nel settore degli imballaggi primari in plastica e vetro utilizzati principalmente nell’industria farmaceutica, comprata nel settembre 2019 (si veda altro articolo di BeBeez).