Sorgenia spa, greentech energy company milanese controllata dal 2020 dal fondo infrastrutturale F2i sgr, e partecipata da Asterion Industrial Partners (si veda altro articolo di BeBeez), ha ottenuto da Banco BPM una revolving credit facility della durata di 18 mesi per complessivi 50 milioni di euro assistiti all’80% dalla Garanzia SupportItalia di SACE (si veda qui il comunicato stampa).
Il finanziamento è finalizzato a sostenere eventuali esigenze di capitale circolante di Sorgenia, dotando la società di un’ulteriore linea di credito per il rilascio di garanzie per fronteggiare le oscillazioni dei prezzi delle materie prime, gas ed elettricità.
Corrado Nangeroni, responsabile large corporate di Banco BPM, ha commentato: “Crediamo nel progetto e nella visione che il gruppo Sorgenia porta avanti con la sua attività. Per tale motivo, e visto il contesto caratterizzato da un’elevata volatilità dei mercati e delle materie prime, abbiamo deciso di affiancare il gruppo e confermare l’impegno e l’attenzione costante di Banco BPM a favore delle aziende e del territorio”.
Nadia Prando, head of finance di Sorgenia, ha aggiunto: “Siamo molto soddisfatti del risultato di questa operazione che costituisce un ulteriore elemento di flessibilità nella nostra struttura finanziaria e sancisce il valore che la comunità finanziaria riconosce a Sorgenia quale protagonista del mercato energetico”.
Il nuovo finanziamento segue quello dello scorso febbraio incassato da BPER Banca. In quel caso si è trattato di un finanziamento green su base project financing, da massimi 32 milioni di euro, per la realizzazione di un impianto fotovoltaico da circa 30 MW a Grosseto (si veda altro articolo di BeBeez). Il nuovo impianto, che inizierà a produrre energia verde a inizio 2024, è pienamente coerente con gli obiettivi del piano industriale di sviluppo della società, che punta alla realizzazione di oltre 300 mwp da fonte solare entro il 2026. Il sito sarà in grado di produrre ogni anno 58 gwh di energia da fonte solare per soddisfare i consumi elettrici di 22.000 famiglie, evitando l’immissione in atmosfera di oltre 28 mila tonnellate di anidride carbonica l’anno.
Fondata nel 1999 con la diffusione del mercato libero dell’energia, la società detiene oggi impianti rinnovabili in via di sviluppo, di cui 17,6 mw installati soltanto nel 2022. F2i è presente nel gruppo con una quota del 72,4%, mentre Asterion detiene il restante 27,6% (si veda altro articolo di BeBeez). Nel 2022, Sorgenia ha registrato ricavi per 6,1 miliardi di euro (da 3,4 miliardi nel 2021), un ebitda di 550 milioni (da 444 milioni) e un debito finanziario netto pari a 394 milioni (da 769,8 milioni) (si veda qui il bilancio consolidato 2022).
Ricordiamo che F2i e Asterion avevano vinto a dicembre 2019 l’asta per Sorgenia indetta da Nuova Sorgenia Holding, la società che controllava il capitale di Sorgenia e i cui azionisti erano Banco BPM (33,2%), Intesa Sanpaolo, Mps, Ubi Banca e UniCredit (16,67% a testa) (si veda altro articolo di BeBeez). Le banche erano diventate azioniste della società a valle di un processo di ristrutturazione del debito che aveva visto uscire di scena i precedenti azionisti CIR e Verbund. Il valore dell’operazione di F2i-Asterion non era stato reso noto, ma si era parlato di una valutazione da circa un miliardo di euro.
Nel 2021, poi, F2i ha conferito in Sorgenia circa 300 MW di impianti eolici (tramite le società VRG) e circa 70 MW di impianti da biomasse vegetali (tramite San Marco Bioenergie, oggi Sorgenia Bioenergie). Sorgenia ha rilevato San Marco Bioenergie (principale operatore italiano nella produzione di energia elettrica da biomasse vegetali con circa 70 MW installati) e sette impianti eolici, come diretta conseguenza della fusione per incorporazione in Sorgenia del veicolo societario Zaffiro, partecipato al 72,4% da F2i sgr e al 27,6% da Asterion, e che era stato costituito nell’ottobre 2020 proprio per acquisire Sorgenia (si veda altro articolo di BeBeez). Infatti, all’atto della costituzione di Zaffiro, F2i aveva sottoscritto un aumento di capitale, in parte tramite conferimento in denaro e in parte tramite apporto in natura. Per quel che riguarda quest’ultimo, F2i aveva trasferito in Zaffiro le quote di controllo detenute dal veicolo F2i ER 1 in sette impianti eolici ex Veronagest e in San Marco Bioenergie spa e sue controllate. Quelle partecipazioni sono quindi confluite in Sorgenia.
Il gruppo milanese ha ottenuto in quel periodo anche l’autorizzazione per costruire impianti fotovoltaici per circa 2 MW complessivi nelle aree delle nostre centrali CCGT di Termoli (Campobasso), Modugno (Bari) e Aprilia (Latina).
Banco BPM è stata piuttosto attiva negli ultimi mesi sul fronte dei finanziamenti. Qualche settimana fa ha concesso un prestito di 6 milioni di euro a Cantine Ermes, azienda cooperativa vitivinicola siciliana, finalizzato ad aumentare la capacità di stoccaggio del proprio prosecco (si veda altro articolo di BeBeez). In precedenza, Piazza Meda ne aveva concesso uno da 10 milioni a Giacomini spa, azienda manifatturiera novarese produttrice di componenti e sistemi per la distribuzione del riscaldamento, condizionamento, acqua sanitaria per impiego nei settori residenziale, industriale e terziario, destinato principalmente allo sviluppo degli investimenti industriali del gruppo previsti dal suo piano triennale (si veda altro articolo di BeBeez).
A febbraio, invece, lo storico pastificio La Molisana spa, fondato nel 1912 a Campobasso e specializzato nella produzione di pasta di alta gamma, aveva incassato un finanziamento da 5 milioni di euro per investimenti nell’intero processo produttivo, anche dal punto di vista della sostenibilità ambientale (si veda altro articolo di BeBeez). Ancor prima, la banca guidata da Giuseppe Castagna aveva erogato circa 5 milioni di euro a Mare Group, azienda focalizzata sull’innovazione attraverso le nuove tecnologie abilitanti per l’industria, per accelerare lo sviluppo di Mare Wave, il piano di crescita pluriennale progettato per consentire investimenti fino a 80 milioni di euro (si veda altro articolo di BeBeez).