Develhope, startup che ha sviluppato una scuola di coding senza costi di iscrizione, che punta a creare un polo di innovazione digitale al Sud, ha incassato un nuovo round di raccolta di 6 milioni di euro grazie alla partecipazione di CDP Venture Capital sgr, attraverso il Fondo Italia Venture II – Fondo Imprese Sud, OPES Italia e SEFEA Impact sgr (si veda qui il comunicato stampa).
Si tratta del secondo round dopo quello da 2 milioni concluso a luglio 2021 e sottoscritto da CDP Venture Capital sgr, sempre attraverso il Fondo Italia Venture II – Fondo Imprese Sud, che aveva deliberato un investimento di 1,5 milioni di euro, insieme a ISI Holding srl e HU Investment Ltd, che avevano investito i restanti 500 mila euro (si veda altro articolo di BeBeez).
La nuova disponibilità finanziaria consentirà alla società di accelerare un piano di espansione internazionale per formare giovani talenti in alcuni paesi europei e africani che hanno dimostrato di avere alti tassi di disoccupazione giovanile. Develhope, va ricordato, è già presente in Turchia, Spagna e lo scorso maggio ha lanciato un progetto pilota in Kenya.
Sono inoltre previste due ulteriori attività di business: l’ampliamento dell’attuale offerta formativa con nuovi corsi per attivare nuovi segmenti, cosiddetti upskilling e reskilling di lavoratori e disoccupati, e il potenziamento degli investimenti in tecnologia al fine di rendere sempre più scalabile la ‘flipped classroom’ adottata dalla startup: il modello di apprendimento in cui la lezione teorica diventa compito a casa mentre il tempo in classe è usato per attività collaborative, esperienze pratiche ed esercitazioni.
Develhope è stata fondata a Palermo nel 2019 da Massimiliano Costa, Alessandro Balsamoe Sasa Sekulic con l’obiettivo di combattere il divario occupazionale italiano, formando e offrendo al mercato una categoria tanto ricercata quanto rara: gli sviluppatori. L’azienda oggi conta più di 1.200 studenti iscritti e un network di oltre 250 aziende italiane ed estere che si affidano a Develhope per il sourcing di sviluppatori. Più dell’80% degli studenti trova un lavoro dopo aver frequentato la scuola entro i primi tre mesi dalla fine dei corsi.
Develhope ha chiuso il 2021 con 418 mila euro di ricavi (cresciuti dai 39mila di fine 2019) ma con un ebitda negativo per 494 mila euro. La liquidità netta è stata di 442 mila euro (si veda qui il report di Leanus, dopo essersi registrati gratuitamente).
“Develhope è stata lanciata per provare a creare un futuro migliore attraverso la formazione e siamo felici di poter proseguire la nostra crescita. Siamo partiti dall’idea di contribuire alla realizzazione di un futuro migliore per i giovani del nostro Paese, favorendo un accesso più equo alle opportunità di formazione e promuovendo concrete possibilità di occupazione”, ha detto Costa, ceo oltre che fondatore.
“La valorizzazione dei talenti e delle competenze dei giovani in contesti di forte divario sociale è un obiettivo che condividiamo e che ha incontrato in Develhope un team molto concreto, con piani di sviluppo ambiziosi in grado di mettere a terra un progetto complesso”, ha aggiunto Francesca Ottier, responsabile fondo Italia Venture II – Fondo Imprese Sud di CDP Venture Capital. “Per questo motivo rinnoviamo la fiducia nella società e continueremo a seguirne la crescita insieme agli altri investitori”.
“Il nostro paese ha uno dei più bassi tassi di digitalizzazione del capitale umano e fra i più alti tassi di Neet d’Europa. Develhope con un team straordinario e coeso contrasta questi problemi con coraggio e determinazione. Siamo fieri di essere al loro fianco”, ha aggiunto Elena Casolari di OPES Italia.
“Abbiamo deciso di sostenere Develhope perché vediamo in loro la volontà di promuovere importanti obiettivi sociali: favorire una maggiore occupazione dei giovani NEET, in particolare nel Sud Italia, e favorire l’acquisizione di competenze digitali grazie a un’istruzione di qualità, contribuendo al tempo stesso a sostenere due importanti obiettivi di sviluppo sostenibile: lavoro dignitoso e crescita economica; istruzione di qualità”, ha concluso Massimo Giusti, SEFEA Impact sgr.