In arrivo un altro possibile delisting a Piazza Affari dopo che Igea Holding, società controllata indirettamente tramite Speira Quattro da Finance For Food One, fondo comune di investimento alternativo, gestito da Hyle Capital Partners sgr, ha annunciato il lancio di un’opa totalitaria su Kolinpharma spa, pmi innovativa specializzata in ricerca e sviluppo di prodotti nutraceutici a supporto dei trattamenti farmacologici, per le patologie in ortopedia-fisiatria e in urologia-ginecologia, quotata su Euronext Growth Milan (si veda qui comunicato stampa).
L’offerta, al prezzo di 9,76 euro per azione, riguarderà tutte le azioni ordinarie di Kolinpharma al netto di quelle possedute da PRP srl, la holding che fa capo al Rita Paola Petrelli, presidente della società, rappresentative del 59,62% del capitale, che a sua volta, a seguito del successo dell’opa, si è impegnata a reinvestire in Igea Holding la propria partecipazione. Inoltre la stessa holding emetterà strumenti finanziari partecipativi per 3,5 milioni di euro i quali avranno diritto a percepire dividendi e saranno convertibili in azioni di Igea.
L’opa, quindi, nel dettaglio, verrà promossa su 662 mila azioni della società, rappresentative del 40,38% del capitale sociale, per un corrispettivo massimo di circa 6,46 milioni di euro. Il prezzo incorpora con un premio pari al 5,4% rispetto al prezzo ufficiale rispetto al 20 giugno, l’ultimo giorno di borsa aperta antecedente alla data di sottoscrizione dell’accordo di investimento, del 15,99% rispetto al prezzo medio del titolo Kolinpharma negli ultimi 12 mesi, e del 17,72% in confronto alla quotazione media degli ultimi tre mesi. Un prezzo che è superiore rispetto ai 7 euro con i quali la società si era quotata nel 2018. Dall’offerta sono escluse le azioni proprie in mano alla società (2,4% circa del capitale totale), che nelle settimane scorse sono state oggetto di un piano di riacquisto da parte della stessa. Ieri il titolo ha chiuso a 9,55 euro a Piazza Affari, pari a una capitalizzazione di 15,58 milioni, in lieve ribasso dai 9,6 euro di venerdì 23 giugno.
Gianni & Origoni ha assistito Hyle Capital Partners nel contesto del lancio dell’opa da parte di Igea, mentre Legance ha assistito PRP in relazione all’opa e nel successivo reinvestimento di PRP in tale società a valle dell’opa.
In merito alle motivazioni che stanno dietro all’operazione, nella comunicazione al mercato la società ha stimato, che “il valore economico di Kolinpharma possa incrementarsi in futuro tenuto conto dei punti di forza della società, rappresentati dal significativo know-how accumulato nel settore di riferimento, dalla rete di informatori medico scientifici (IMS) di cui dispone e dal posizionamento di brand raggiunto sul mercato domestico, grazie a prodotti efficaci e riconosciuti dai medici specialisti”.
Con Speira, e quindi il fondo Hyle, che intende “supportare Kolinpharma nel perseguimento delle proprie strategie di crescita per linee sia interne che esterne, anche attraverso un processo di progressiva internazionalizzazione”, secondo la holding il raggiungimento degli obiettivi di crescita potrà essere conseguito meglio al di fuori della Borsa, vista la “maggiore flessibilità gestionale e organizzativa e una riduzione dei suoi oneri gestionali”.
Fondata nel 2013 e quotata come detto sul mercato EGM da marzo 2018, Kolinpharma è una pmi Innovativa e società benefit attiva nel settore nutraceutico, con focus sulla ricerca e sviluppo realizzata sia internamente sia in collaborazione con le maggiori università italiane. La società distribuisce i prodotti con brand proprio su tutto il territorio italiano attraverso una rete di informatori medico-scientifici e nel corso del 2020 ha inoltre avviato una strategia di vendita diretta sul canale farmacie e online.
Nel 2022, la società ha chiuso con ricavi in crescita del 25,9% a 14,1 milioni di euro rispetto agli 11,2 milioni del 2021, ebitda in aumento del 15,3%, a 2,5 milioni rispetto ai 2,1 milioni del 2021, risultato netto in calo a 300 mila euro dai 600 mila dell’anno precedente, e con un miglioramento dell’indebitamento finanziario netto che passa dai 200 mila euro in negativo del 2021 ad una cassa netta di 800 mila euro. Questo, ha spiegato la società dopo aver approvato i conti, “grazie alla generazione di un cash flow dell’attività operativa per 2,8 milioni” (si veda qui comunicato stampa).
A proposito di debito, ricordiamo che Kolinpharma nel dicembre 2022 ha emesso un minibond da 4 milioni a scadenza ottobre 2028 e cedola 5,26% nel contesto della seconda tranche del basket Bond Euronext Growth di cui è anchor investor CDP affiancata da Mediocredito Centrale e Banca Finnat Euramerica (si veda altro articolo di BeBeez).