Sarebbe valutato ben oltre un miliardo di euro il produttore di protesi ortopediche LimaCorporate, con sede a San Daniele del Friuli (Udinese), controllato dal fondo svedese EQT dal dicembre 2015 (si veda altro articolo di BeBeez), il quale sta ripensando alla possibile quotazione in borsa del gruppo (si veda altro articolo di BeBeez), dopo un primo tentativo avviato nel 2020 (si veda altro articolo di BeBeez) e poi sospeso.
LimaCorporate, infatti, alla fine del primo trimestre del 2023 poteva vantare un ebitda degli ultimi 12 mesi di ben 72,4 milioni di euro (si vedano qui la Relazione trimestrale al 31 marzo e la presentazione agli analisti), il che porta appunto a una valutazione addirittura di 1,25 miliardi, se si applicano i multipli ipotizzati nel 2020, quando sulla base di un ebitda 2019 di 57,4 milioni si parlava di un EV almeno pari a 17 volte.
Intanto la struttura finanziaria del gruppo si è rafforzata dopo il rifinanziamento del debito condotto a inizio anno, che è stato accompagnato da una iniezione di capitale di 46,3 milioni a opera del fondo azionista.
Nel dettaglio il gruppo ha emesso un bond high yield senior secured a tasso variabile per 295 milioni di euro con scadenza 2028. Il nuovo prestito obbligazionario paga ora una cedola pari al tasso euribor a 3 mesi più uno spread del 5,75%, con una soglia minima di Euribor dello 0,00%, e quotazione alla Borsa del Lussemburgo. Il bond è stato poi ampliato per altri 15 milioni a inizio marzo. Il gruppo ha anche sottoscritto una nuova linea di credito revolving super senior per un massimo di 65 milioni, con scadenza novembre 2027 che paga una cedola pari all’euribor a 3 mesi più uno spread del 3,75%.
Tutte mosse che hanno portato Moody’s ad alzare l’outlook per LimaCorporate da negativo a stabile. Si legge nel report di Moody’s pubblicato a inizio anno: “La modifica dell’outlook a stabile riflette principalmente il successo del collocamento di 295 milioni di euro di bond floater garantiti senior per rifinanziare i debiti garantiti senior con scadenza 2023. Ciò ha a sua volta migliorato la liquidità della società, in quanto LimaCorporate avrà ora accesso a una revolving credit facility pluriennale, che sarà parzialmente utilizzata alla chiusura, e a scadenze a lungo termine. Il precedente outlook negativo rifletteva il maggiore rischio di rifinanziamento associato a queste scadenze.(…) Anche l’iniezione di capitale di 48 milioni di euro da parte degli azionisti della società per sostenere il rifinanziamento è positiva per il credito”.
Un rifinanziamento del debito era atteso da tempo, dato che già lo scorso anno in un’intervista esclusiva rilasciata a BeBeez il direttore finanziario di LimaCorporate, Michele Marin (si veda altro articolo di BeBeez) aveva parlato di soluzioni allo studio per il rifinanziamento dei bond da 275 milioni emessi nel 2017 (si veda altro articolo di BeBeez) relativi al debito in gran parte costituito dalle linee di credito emesse da un pool di banche guidate da UniCredit e UBS a inizio 2016, a supporto del buyout da parte di EQT (si veda altro articolo di BeBeez). I vecchi bond sarebbero scaduti il prossimo agosto.
LimaCorporate è un’azienda ortopedica globale focalizzata sull’innovazione digitale dell’ortopedia che realizza impianti protesici e dispositivi su misura per migliorare la vita dei pazienti. Nell’anno dello scoppio della pandemia (2020), EQT aveva incaricato Morgan Stanley e Credit Suisse di ragionare su una possibile alternativa tra quotazione o vendita a un soggetto industriale.
LimaCorporate ha chiuso il 2022, con 248,5 milioni di euro di ricavi, un ebitda rettificato di 66,2 milioni e un debito finanziario netto di 320,9 milioni (si veda qui la presentazione agli investitori). Bene anche il primo trimestre 2023 (si veda qui l’interim financial report), nel quale la società ha aumentato le vendite a 72,7 milioni di euro (+24,8% su base annua). Nello stesso periodo, l’ebitda rettificato ha raggiunto 21,4 milioni di euro (+23,8% rispetto a 14,8 milioni di euro del primo trimestre 2021). A fine trimestre di quest’anno, il debito finanziario netto era di 308,2 milioni di euro e includeva appunto tutti i rifinanziamenti di cui sopra.
Quanto a EQT, è l’operatore di private equity svedese sponsorizzato dalla famiglia Wallenberg, una delle più ricche e potenti famiglie di imprenditori svedesi con interessi che vanno da Saab a Ericcson, da Electrolux ad ABB. La famiglia Wallenberg possiede il 20% della società di gestione ed è uno dei principali investitori nei fondi gestiti dal private equity.
EQT è attivo nel private equity tramite il fondo VIII, che ha chiuso la raccolta a 10,75 miliardi di euro nel febbraio 2018 (si veda altro articolo di BeBeez). Nel settembre 2021, la società svedese si è quotata al Nasdaq di Stoccolma con un’ipo da 1,2 miliardi di euro (si veda altro articolo di BeBeez e qui il comunicato stampa). EQT ha aperto a Milano la sua sede italiana nel luglio 2019 (si veda altro articolo di BeBeez).