A pochi giorni dal termine del congelamento dei riscatti delle polizze fissato per il 30 giugno, banche e assicurazioni avrebbero trovato un accordo di massima sul futuro di Eurovita, la compagnia assicurativa del fondo di private equity Cinven, sotto amministrazione straordinaria dallo scorso marzo (si veda altro articolo di BeBeez). La notizia, riportata inizialmente da IlSole24Ore, è stata confermata a BeBeez da fonti vicine al dossier, le quali hanno anche riferito che ad assistere le società dal punto di vista finanziario è l’advisor Vitale&Co.
L’operazione vedrà la costituzione di una newco da parte di cinque gruppi assicurativi quali Intesa Vita, Generali, Poste, Unipol
Per riscattare le polizze, però, potrebbe volerci ancora qualche altra settimana, così da permettere all’IVASS di inquadrare bene l’operazione anche dal punto di visto burocratico, visto che nella newco e quindi nelle società assicurative andrà a confluire un portafoglio assicurativo di circa un miliardo di euro.
Una vera e propria soluzione a spezzatino questa su Eurovita che sarebbe stata trovata sulla base di un esborso economico totale di 500 milioni di euro, e il cui buon esito è legato alla garanzia delle grandi assicurazioni sulle banche come Fineco, Sparkasse e Credito Emiliano che in passato hanno collocato i prodotto Eurovita, garantendo così anche i clienti che presso questi istituti hanno sottoscritto le polizze della società di Cinven.
Anche se c’è l’ok di banche e assicurazioni, bisogna ricordare anche che sul capo di Eurovita pende l’inchiesta della Procura di Milano aperta pochi giorni per far luce sulla crisi che ha portato il congelamento dei riscatti delle polizze per 400 mila clienti e il commissariamento della società (si veda altro articolo di BeBeez). Il fascicolo, come confermato in seguito a BeBeez, è stato aperto senza ipotesi di reato o indagati e per questo non avrebbe bloccato l’accordo di cui sopra raggiunto solo qualche ora dopo l’apertura dell’indagine.
Già nei giorni scorsi è trapelato un un certo ottimismo sulla possibilità di trovare un accordo prima dell’ora x. Interpellati lo scorso 19 giugno al termine delle Considerazioni del Presidente in occasione della presentazione della Relazione sull’attività svolta dall’IVASS nel 2022, il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso, lo stesso che ha posto la società sotto commissariamento, ha parlato di una soluzione in arrivo “tra poche ore”, mentre il commissario Alessandro Santoliquido ci è andato un po’ più cauto, affermando che, in sintesi, se da una parte si auspica un accordo a breve dall’altra c’è ancora qualche nodo da sciogliere (si veda Radiocor).
Della vicenda il presidente dell’IVASS Luigi Federico Signorini ha parlato ampiamente nelle sue Considerazioni confermando il coinvolgimento di “un gruppo di banche e assicurazioni” (si veda altro articolo di BeBeez) e auspicando il raggiungimento di un’intesa “nel più breve tempo possibile” per consentire di “salvaguardare pienamente i diritti degli assicurati, di mostrare determinazione nell’affrontare una situazione del tutto nuova e inattesa e di dare un segnale forte di solidità e capacità di reazione, a beneficio della stabilità del sistema nel suo complesso e della fiducia che i cittadini vi ripongono”.
Ancora da capire il ruolo del fondo Cinven che, dopo aver versato 100 milioni di euro in conto capitale lo scorso febbraio (si veda altro articolo di BeBeez), non ha ancora fatto sapere le proprie intenzioni sul proprio investimento, che ormai da mesi è stato oggetto di completo write-off sui libri del fondo, che negli anni ha costruito il gruppo.
Ricordiamo che il primo mattone era stata proprio l’acquisizione di Eurovita Assicurazioni nell’aprile 2017, che era stata allora valutata si dice attorno ai 140 milioni di euro (si veda altro articolo di BeBeez). Dopodiché erano state integrate Ergo Previdenza, Old Mutual Wealth Italy (ex Skandia) (si veda altro articolo di BeBeez), a cui a fine 2019 si era aggiunta anche Pramerica Life spa, compagnia assicurativa italiana specializzata nel ramo vita (si veda altro articolo di BeBeez).
Secondo quanto ricostruito da La Verità, a bilancio di Flavia HoldCo, la holding a capo della catena di controllo del gruppo la partecipazione era inizialmente valutata 305 milioni di euro, mentre i 100 milioni di euro di iniezione di capitale era il risultato della trasformazione a capitale di un prestito originariamente di 120 milioni.