WRM Capital Asset Management, la società di gestione di fondi di investimento alternativi che fa capo al Gruppo WRM, fondata dal finanziare Raffaele Mincione, punta a crescere e ad ampliare il suo perimetro geografico a livello europeo. Per questo motivo ha chiamato nella sua squadra un nome di peso come Fabio Morvilli, presidente della Camera di Commercio Italo-Lussemburghese (CCIL) e della Camera di Commercio Belgo-Italiana e membro di vari consigli di amministrazione (come quello di Quadrivio Group). Questo nuovo ingresso permetterà a WRM CAM “di avvalersi delle competenze di uno dei massimi conoscitori del tessuto istituzionale, economico e finanziario del Granducato” (si veda qui il comunicato stampa).
L’accordo tra WRM CAM e Morvilli, operativo da questo mese, “potrà coinvolgere il consulente in diversi dossier presenti sul tavolo del comitato esecutivo di WRM CAM”, ha spiegato David Calò, managing director della società di cui fa parte dal 2019. Morvilli, ha detto Calò a BeBeez, “porterà il suo ruolo istituzionale sia come persona sia per le cariche ricoperte a livello europeo, come le camere di commercio che presiede in Lux e Belgio, cuore pulsante dell’Europa e delle sue istituzioni”.
WRM CAM è operativa in Lussemburgo, dove è presente da oltre 10 anni con un team di dieci persone e molta esperienza nella gestione di fondi alternativi per i soli clienti istituzionali. Attualmente ha in gestione cinque fondi per un totale di circa un miliardo di euro di masse in gestione. Gestisce fondi di real estate, special situation e turn around.
Morvilli ha 66 anni, è romano di nascita e di formazione, vive e lavora in Lussemburgo da oltre 40 anni, ha ricoperto ruoli apicali in molteplici società e oggi fa parte di svariati cda in diversi casi con il ruolo di presidente, in primarie società finanziarie, istituzioni, associazioni, enti che promuovono l’imprenditoria e la cultura italiana all’estero.
“Si può facilmente comprendere come un consulente con l’esperienza di Morvilli possa rappresentare un consigliere prezioso per WRM: che si tratti di cogliere opportunità di crescita, di essere aggiornati sulle ultime tendenze in ambito di gestione patrimoniale, di cambiamenti normativi in corso, di accompagnare la sgr su nuovi progetti, di sviluppare e supportare relazioni con gli interlocutori del mondo bancario e finanziario locale”, ha continuato Calò. “La volontà di WRM CAM di essere stabilmente presente in Lussemburgo è una scelta di lungo periodo. Il Lussemburgo è la seconda piazza, a livello mondiale, nel settore dei fondi di Investimento, ha un rating a tripla A, un’ottima regolamentazione e organismi regolatori con i quali è possibile dialogare con facilità. È il posto dove WRM vuole continuare a giocare un ruolo primario, con l’obiettivo a breve termine di raddoppiare il volume delle masse gestite”.
“Ho deciso di accettare di collaborare con WRM dopo aver conosciuto meglio David ed essermi confrontato con lui, in completa trasparenza, sul progetto imprenditoriale, le difficoltà e le ambizioni della società. Apprezzo il suo approccio così come l’entusiasmo e la professionalità del suo team”, ha precisato Morvilli.
Ma come sarà il mercato nei prossimi anni? Secondo l’altro managing director di WRM Fabrizio Boaron, “negli ultimi dieci anni il mercato del private capital ha dimostrato un’eccezionale capacità di crescita. Settori come l’immobiliare e le infrastrutture hanno offerto opportunità di diversificazione e contribuito all’aumento della raccolta di capitali. Inoltre, in Europa, l’abbandono dell’intermediazione bancaria per il finanziamento delle piccole e medie imprese ha creato uno spazio ulteriore per la rapida espansione”. Il manager spiega a BeBeez che “alcuni fondi si sono specializzati nel gestire situazioni di crisi e ristrutturazione aziendale. Questa strategia di investimento, basata su una gestione oculata dei rischi finanziari, operativi, economici e legali, si integra perfettamente con la crescente richiesta da parte degli investitori di un impatto sociale e ambientale positivo. L’integrazione dei principi ESG nelle decisioni di investimento e di gestione è diventata una pratica comune per mitigare i rischi. Le aziende in situazioni di crisi spesso presentano un basso rating ESG, a causa della scarsa attenzione dedicata alla gestione dei rischi aziendali di lungo periodo. Investendo in queste strategie, comunemente definite come “special situations”, gli investitori avranno sempre più la possibilità di generare un impatto ESG significativo per ogni unità di capitale investito. Queste tendenze continueranno a influenzare gli investimenti nei prossimi anni, contribuendo a ridurre il divario, in termini di volumi di investimento, tra il private capital e i mercati regolamentati”.
Il mercato italiano, per la società, “è rilevante quanto quella UK, dove in entrambe siamo già presenti ma quello che ci interessa particolarmente è poter cogliere ogni opportunità in tutte le piazze europee”, aggiunge Calò. Che conclude: “Stiamo guardando attentamente la situazione di mercato per verificare eventuali opportunità nel mondo delle special situations”.
Ricordiamo che a fine marzo WRM Fondo Immobiliare, fondo di diritto italiano gestito da WRM Capital Asset Management sgr, parte del gruppo WRM, ha incassato da Banco BPM un finanziamento di 40 milioni di euro e sarà destinato a supportare l’importante progetto di riqualificazione e valorizzazione degli immobili commerciali del Fondo, localizzati su gran parte del territorio nazionale e anche all’ammodernamento di 33 immobili del portafoglio (quasi tutti ex Auchan) con l’installazione di pannelli fotovoltaici (si veda altro articolo di BeBeez).
Ricordiamo, infatti, che WRM aveva partecipato all’acquisizione di Auchan Italia da parte di Conad nel 2019 attraverso il veicolo BDC Italia, controllato al 51% da Conad e al 49% da WRM, attraverso POP18 sarl, veicolo controllato da Time and Life sa, holding lussemburghese del gruppo WRM (si veda altro articolo di BeBeez). Auchan Italia è stata poi ribattezzata Margherita Distribuzione spa. Complessivamente il portafoglio immobili di WRM comprende oggi oltre 60 immobili localizzati su gran parte del territorio nazionale, a prevalente uso retail.
Inoltre, secondo quanto risulta a BeBeez, WRM incasserà a breve un altro finanziamento per l’ammodernamento di altri siti in portafoglio relativi all’accordo stretto ad aprile 2022 con l’energy trader e operatore sul mercato libero dell’energia Axpo Italia (si veda altro articolo di BeBeez), con cui le due società hanno dato il via a una joint venture con focus sulla produzione di energia da fonti rinnovabili e interventi di efficienza energetica. Per WRM il potenziamento degli investimenti nelle energie rinnovabili rappresenta un ulteriore strumento di valorizzazione degli asset già in portafoglio. Sul mercato dell’energia WRM si sta muovendo (attraverso la nuova società Flash) in maniera molto ampia ed è bene sottolineare che l’accordo con Axpo è solo uno delle diverse partnership a cui la nuova società sta lavorando.
WRM nel 2019 aveva acquisito WRM da Mediocredito Italiano (Gruppo Intesa Sanpaolo) un portafoglio di crediti deteriorati garantiti da impianti fotovoltaici con una potenza complessiva di 90 MW del valore lordo di 187 milioni di euro, battezzato portafoglio Luce (si veda altro articolo di BeBeez) e ha poi ceduto 3 anni fa i crediti residui per un valore nominale di circa 83 milioni di euro a Spicy Green, veicolo di cartolarizzazione costituito da Illimity a Vei Green II spa e dedicato ai crediti distressed legati all’energia (si veda altro articolo di BeBeez). Nel dettaglio, WRM aveva ceduto a Spicy Green la totalità del portafoglio di crediti detenuto tramite il suo veicolo di cartolarizzazione Luce SPV. Il portafoglio era garantito da asset fotovoltaici per una capacità complessiva superiore a 45 MWp, su un totale di 43 impianti.