Star First Partners, search fund italiano nato a fine giugno e guidato da Alessandro Conti, ha completato la raccolta di 450mila euro per finanziare la fase di ricerca di una pmi da acquisire, gestire direttamente e far crescere nel lungo termine.
Lo studio legale Gianni & Origoni ha agito come legal counsel dell’operazione.
Conti, dopo aver conseguito una laurea in Ingegneria presso il Politecnico di Milano e un MBA presso il Massachusetts Institute of Technology di Boston, ha iniziato la carriera come consulente strategico presso Bain & Company. Si è poi specializzato con ruoli manageriali in società di Software e Servizi B2B in Italia, Stati Uniti e Francia. Ha inoltre fondato una startup tecnologica con sede a Boston basandosi su ricerca condotta al Massachusetts Institute of Technology. Infine ha ricoperto un ruolo manageriale in Strategia e M&A nel quartier generale di IBM in Usa.
A supportare il lavoro di Star First Partners, ci sono investitori esperti, imprenditori e ceo di successo, sia italiani sia stranieri. Tra questi ci sono: Alza Capital, Istria Capital, Vonzeo, Evolutiq, Cerralv Capital, One To One Asset Management, Vito Giurazza (che è stato executive director in JP Morgan nel dipartimento m&a e che ha lavorato come consulente per Bain & Company ed è tra i primi searcher europei, lanciando nel 2017 il search fund Maestrale Capital, che ha poi portato all’acquisizione di Etichettificio LGL e alla costituzione di Tikedo Group, di cui Giurazza è oggi ceo e che è stato acquisito da White Bridge investemtns II ), Alessandro Fracassi (ceo gruppo Mutuionline), Alexander Kirn (ceo INVERS & fondatore Fleet Technology), Till Bossert (ceo di Herchenbach e senior advisor Vonzeo Capital) e altri nomi noti del mondo della finanza.
“Vedo un grande potenziale nel modello e nell’emergere di una nuova generazione di Searchers che dopo una formazione di primo piano in aziende multinazionali e esperienze all’estero scelgono di diventare imprenditori attraverso le loro holding anche con il supporto di imprenditori soci”, ha commentato Vito Giurazza.
E Ignacio Olavarria, founder e managing partner di Istria Capital, ha aggiunto: “Come primo fondo di search funds in Europa, abbiamo sostenuto circa 115 fondi dal 2016 con partecipazioni in 36 aziende. L’Italia è uno dei mercati più interessanti, con pmi dagli ottimi track records e potenzialmente brillanti prospettive. Quello che gli imprenditori come Alessandro spesso fanno realizzare alle proprieta’ è che per svariate ragioni possono beneficiare di una vendita con un ottimo piano di successione che la possa proiettare nel futuro. Con queste premesse, non vediamo l’ora di sostenere Star First nei prossimi step”.
Infine, ha commentato Javier Paez: “In Alza Capital siamo orgogliosi di sostenere Alessandro nel lancio di Star First, credendo fermamente nel potenziale inespresso dell’ecosistema delle pmi italiane. L’Italia, con il suo ricco patrimonio culturale, il grande numero di aziende familiari, la forza lavoro qualificata e la reputazione per il made in Italy declinato in mille settori, presenta una serie di prospettive di investimento che possono prosperare sotto la guida dei giusti leader. In quanto investitori esperti nel settore dei Search Fund, comprendiamo il potere trasformativo di questo approccio, che dà a imprenditori come Alessandro l’opportunità di acquisire e guidare promettenti pmi con il nostro sostegno finanziario ed expertise”.
Ricordiamo che un search fund è un veicolo di investimento tramite il quale i promotori raccolgono capitali da investitori per identificare e acquisire una singola azienda, con l’obiettivo di gestirla attivamente ed espanderla. I capitali dei search fund vengono raccolti tra investitori privati e, una volta condotta l’acquisizione, il promotore del search fund, detto searcher, sarà anche colui che gestirà e svilupperà l’azienda a tempo pieno. Nella pratica, in prima battuta il searcher si assicura una dotazione patrimoniale minima per finanziare la ricerca del giusto target, dopodiché sottopone agli investitori l’opportunità di investimento e raccoglie i capitali necessari all’acquisizione. Dopodiché, una volta condotta l’acquisizione, il searcher sarà a capo del management dell’azienda target.
Nello specifico, Star First Partners ha l’obiettivo di acquisire un’impresa di piccole-medie dimensioni, con ricavi ricorrenti, flussi di cassa stabili e un potenziale di crescita solido. Dopo l’acquisizione dell’impresa, i promotori ne assumeranno la gestione con il supporto degli investitori, con l’obiettivo di farla crescere pur mantenendone la sua identità.
“Ho avuto la fortuna di vedere da vicino negli Stati Uniti, dove questa asset class è nata, il successo e la crescita delle aziende acquisite, e mi sono accertato di quanto la formula funzioni bene nella realtà. Tutti gli attori sanno che alla base del successo c’è l’allineamento degli incentivi, che fa sì che l’unico risultato positivo per tutti sia un passaggio di mano di una azienda ad alto potenziale per portarla al livello successivo”, ha racconta Conti a BeBeez. E ha continuato: “E le ragioni per questo passaggio possono essere tra le più svariate, ma da parte della proprietà si ha comunque la certezza, rispetto ad altri modelli con minore orizzonte temporale o diversi incentivi, che si preserveranno l’identità e la legacy. Se mettiamo questi ingredienti in un contesto come quello delle quasi 200 mila pmi italiane, fiore all’occhiello in molti casi dell’intero mondo produttivo, per me personalmente la scelta di fondare Star First basandosi in Italia è stata la decisione più affascinante”.