Primo closing a 137 milioni di euro (rispetto alla dimensione prevista di 250 milioni) per FITEC II (Fondo Italiano Tecnologia e Crescita II), dedicato al growth capital delle imprese e lanciato sei mesi fa dal Fondo Italiano d’Investimento sgr, controllato da Cdp Equity e partecipato da banche e fondazioni (si veda qui il comunicato stampa). Ad investire in questa fase sono stati oltre alla stessa Cdp Equity, anche Cassa Nazionale di Previdenza e Assistenza Forense e Intesa Sanpaolo, insieme ad altri primari investitori.
Come spiegato in una nota dalla società, la strategia di investimento del fondo guidato dai senior partner Claudio Catania e Mauro Pretolani si concentrerà su pmi interessate a consolidare i propri piani di crescita, di sviluppo tecnologico e di innovazione, siano essi per linee interne o tramite processi di M&A.
FITEC II si pone in piena continuità con il percorso di successo del fondo predecessore FITEC, lanciato nel 2017 e la cui dimensione è di 115 milioni (si veda qui il comunicato stampa). Dalla sua costituzione, il primo fondo ha supportato nove aziende italiane, investendo 81,4 milioni in: Apparound, società che sviluppa applicazioni cpq (configure, price and quote) per la gestione digitale dei processi di vendita; BeMyEye, attiva nelle marketing technology (primo deal del fodno, nel novembre 2017); Everli (ex
E poi ancora: Seco quotata a Milano e oggi uno dei leader europei nella miniaturizzazione di computer; Termo, attiva nel greentech; Unguess, società che ha creato una soluzione in grado di supportare le aziende a realizzare servizi senza difetti e a ottimizzare la user experience di app, siti web, chatbot, dispositivi Internet of Things, e-commerce, ecc. attraverso il crowdtesting.
Catania e Pretolani hanno commentato: “Il successo della raccolta di FITEC II dimostra la capacità del team di gestione di generare ritorni per gli investitori attraverso percorsi di crescita virtuosi per le pmi italiane ad alta crescita e contenuto tecnologico, come dimostrato dal successo della quotazione di Seco, che è stata inserita nell’ indice Euronext Tech Leaders che include le migliori aziende tecnologiche quotate ad Euronext in Europa. La posizione di leadership ricoperta nel nostro segmento del mercato italiano dei capitali ci consente di sviluppare una pipeline di opportunità di investimento di alta qualità”.
Davide Bertone, amministratore delegato di Fondo Italiano d’Investimento, ha aggiunto: “A soli sei mesi dalla sua istituzione, il fondo FITEC II giunge al primo closing con un ammontare già superiore alla dimensione finale del precedente fondo FITEC. Un risultato che va nella direzione del percorso di sviluppo impostato con l’approvazione del piano industriale 2022-2025 di Fondo Italiano, con l’obiettivo di portare a 4 miliardi di euro il capitale dedicato a progetti di crescita delle aziende del nostro paese”.
Ricordiamo che lo scorso giugno ha riscosso un notevole successo con impegni per un totale di un miliardo di euro il Progetto Economia Reale (si veda altro articolo di BeBeez), la piattaforma di fondi di fondi lanciata da Fondo Italiano d’Investimento, Cassa Depositi e Prestiti e Assofondipensione nell’anno della pandemia (si veda altro articolo di BeBeez), per convogliare le risorse dei fondi pensione sull’economia reale italiana, tramite investimenti in fondi di private equity, private debt e potenzialmente anche in altre asset class.
Il progetto ha facilitato l’accesso al mercato del private capital ai fondi pensione italiani, attraverso i fondi FOF Private Equity Italia e FOF Private Debt Italia, allo scopo di sostenere la crescita e la competitività delle imprese italiane. Il collocamento è stato raggiunto grazie al coinvolgimento di 18 fondi pensione, di Cdp e altri investitori istituzionali e movimenterà risorse per oltre 6 miliardi di euro a favore della crescita delle pmi, con un effetto leva pari a oltre 6 volte.
Fondo Italiano d’Investimento sgr gestisce oggi 15 fondi di investimento mobiliari chiusi riservati a investitori qualificati, per quasi 3 miliardi di euro, con investimenti diretti e indiretti (fondi di fondi). Tra i fondi in gestione vi sono il FOF Private Equity Italia (FOF PEI, 600 milioni di euro) e il corrispondente sul versante del debito FOF Private Debt Italia (FOF PDI, 500 milioni), entrambi lanciati nel 2020.
L’sgr gestisce inoltre FII Private Equity Italia Due (FII PEI II, 60 milioni) e FII Private Debt Italia Due (FII PDI Due, 40 milioni), oltre ai precedenti Fondo di Fondi di Private Equity (FOF PE, 389 milioni) e Fondo di Fondi di Private Debt (FOF PD, 400 milioni). L’sgr in passato ha istituito anche i due fondi di fondi di venture capital Fondo di Fondi di Venture Capital (FOF VC, 163 milioni) e Fondo Italiano d’Investimento – FII Venture (FII Venture, 91 milioni), ma una volta dismesso il portafoglio di questi fondi, l’attività nel settore non continuerà, visto che Cdp l’ha interamente demandata a Cdp Venture Capital sgr (si veda altro articolo di BeBeez).
Nata nel 2010 su iniziativa del Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF), l’sgr ha visto entrare a marzo 2022 nell’azionariato Banco Bpm (3,25%), BPER Banca (3,25%), Fondazione Enpam (5%) e Fondazione Enpaia (5%), mentre nel contempo è uscita dalla compagine Confindustria (che aveva il 3,5%) con Cdp che è scesa dal 68% al 55%. Intesa Sanpaolo e UniCredit hanno invece mantenuto le rispettive partecipazioni del 12,5% già detenute in precedenza e anche ABI ha mantenuto la sua quota del 3,5% (si veda altro articolo di BeBeez).