LIFTT, la holding di venture capital presieduta dallo scienziato e imprenditore Stefano Buono, ha quasi raggiunto la chiusura del suo aumento di capitale da 62 milioni di euro, grazie al contributo di un club deal di investitori organizzato da Azimut, che ha raccolto 38 milioni di euro attraverso il veicolo Azimut Direct Investment LIFTT SCSp. Il club deal era stato inizialmente lanciato per 25 milioni di euro, ma ha poi esteso la sua portata per far fronte alla forte richiesta (si veda qui il comunicato stampa).
Azimut era già investitore diretto in LIFTT attraverso la controllata Azimut Enterprises, che aveva guidato il round da 12 milioni di euro raccolto nel febbraio 2022, al quale avevano partecipato anche alcuni importanti investitori privati e family office, oltre ai soci che erano già parte attiva del progetto (si veda altro articolo di BeBeez). L’operazione era stata annunciata a poco meno di un anno di distanza dalla chiusura del round precedente da 20,9 milioni di euro nel marzo 2021 (si veda altro articolo di BeBeez). Quel round era stato sottoscritto da ben 107 investitori tra cui Fondazione San Paolo e Fondazione CRT. In precedenza, nell’aprile 2020, LIFTT aveva chiuso un primo aumento di capitale da 7,2 milioni di euro al quale avevano aderito 36 investitori tra privati, business angel, holding di investimento e dipendenti (si veda altro articolo di BeBeez). La raccolta complessiva di LIFTT sale così ora a 103 milioni di euro e supera gli obiettivi di fundraising prefissati dall’ascensore di imprese.
LIFTT è nata a inizio 2020 dal volere di Fondazione Compagnia di San Paolo e il Politecnico di Torino (soci paritetici nella Fondazione Links), il cui rettore, l’ex presidente del CNR Francesco Profumo, aveva designato alla guida del progetto appunto Stefano Buono, fisico, fondato della scaleup newcleo e co-fondatore di Advanced Accelerator Applications, prima quotata al Nasdaq (si veda altro articolo di BeBeez) e poi ceduta a Novartis per 3,9 miliardi di dollari nel 2018. Fondazione Links, al tempo della fondazione di LIFTT azionista al 100%, si è poi gradualmenta diluita di pari passo con i successivi aumenti di capitale. Oggi Fondazione Links detiene solo il 6,5% di LIFTT, mentre Compagnia di Sanpaolo ha reinvestito nel 2022 salendo al 14,8%.
Guidata dal ceo di LIFTT Giovanni Tesoriere, ex managing director di Advanced Accelerator Applications, LIFTT dall’avvio dell’attività ha esaminato 2800 progetti e ha investito nello 0,8% di questi, presidiando i mercati chiave e i trend emergenti, spaziando in tutti i settori di mercato, dal quantum computing alla fotonica, con un focus particolare sul deep tech. Il suo portfolio comprende oggi 41 startup e pmi innovative, e 69 operazioni di investimento complessive, compresi i reinvestimenti, per un totale di 49,2 milioni di euro investiti a oggi.
L’investimento in LIFTT rappresenta per Azimut l’opportunità di rafforzare la propria posizione di leadership negli investimenti alternativi a sostegno dell’economia reale. Il gruppo, presente in 18 paesi, gestisce un patrimonio complessivo di oltre 85 miliardi di euro e da diversi anni è attivo nel segmento dei private markets dove oggi conta masse in gestione superiori a 7 miliardi di euro, grazie a una offerta completa di fondi di private equity, private credit, venture capital e real asset.
Giorgio Medda, ad di Azimut Holding e Global Head of Asset Management & Fintech, ha dichiarato: “Questa operazione esprime appieno il nostro impegno nell’investire nell’innovazione industriale italiana che abbraccia creatività, ingegnosità e capacità di adattarsi ai cambiamenti. LIFTT incarna il migliore spirito imprenditoriale italiano, è per noi dunque motivo di orgoglio poterla aiutare a espandere il proprio business al di fuori dei confini nazionali ed europei, iniziando dagli Stati Uniti dove il nostro gruppo ha una presenza diretta e solide partnership consolidate, e poter permettere ai nostri clienti di partecipare a questa sua crescita. Tramite la nostra strategia di investimento sui private market continueremo a investire nell’ingegno italiano che, purtroppo, molto spesso è costretto a cercare opportunità all’estero, aiutando anche il “rimpatrio delle idee” che rappresenta una sfida e un’opportunità per ridefinire il futuro dell’innovazione industriale nel nostro Paese”.
Il ceo di LIFTT Tesoriere ha commentato: “La collaborazione tra LIFTT e Azimut è un esempio perfetto di come un network virtuoso basato in Italia ma aperto all’Europa ed al mondo, capace di mettere a fattor comune i capitali, le competenze e le eccellenze, sia non solo più un auspicio, ma una realtà fattiva. Uno dei nostri obiettivi, fin dalla nascita, è stato quello di agevolare, supportare e valorizzare nuovi progetti imprenditoriali ad alto contenuto tecnologico e industriale. Puntare su chi sviluppa i trend del futuro, inoltre, fornisce un vantaggio competitivo alle aziende del territorio, che nelle nuove tecnologie sviluppate dalle nostre start up potranno trovare strumenti per continuare a creare valore e generare successo”.
Alice Mariotti, Head of Communications & Investor Relations di LIFTT, ha aggiunto: “È una grande soddisfazione poter elevare il livello della collaborazione con un leader quale Azimut, che già ci aveva individuati nel 2022 quale loro partner strategico con un investimento diretto in LIFTT. Lo strumento del Club Deal è un contributo fondamentale alla nostra raccolta di capitale e consente di generare valore per gli investitori partendo dall’economia reale, dal rilancio del tessuto imprenditoriale e dalla “cross pollination” tra idee e know-how, tra visione prospettica ed esperienza. Azimut può quindi agire attraverso la nostra leva per offrire la garanzia di un portafoglio ampio e diversificato, basato su solidi progetti industriali e al riparo dalle oscillazioni del mercato”.