Riso Scotti spa, storica azienda pavese produttrice di riso con l’omonimo notissimo brand, si è assicurata un prestito sostenibile da 7 milioni di euro a 5 anni da Unicredit, con utilizzo di fondi BEI e assistito dalla Garanzia SupportItalia di SACE (si veda qui il comunicato stampa).
Il prestito si inserisce nella gamma di prodotti “futuro sostenibile” della banca, offerti alle imprese che si impegnano a migliorare il proprio profilo di sostenibilità, e gode quindi di un beneficio sul tasso iniziale correlato a due parametri: riduzione delle emissioni CO2 ed erogazione di formazione ai dipendenti su tematiche ESG.
Fondata nel 1860 da Pietro Scotti, il gruppo è oggi tuttora controllato dal presidente Dario Scotti (quarta generazione della famiglia) al 50,76%, attraverso la holding Biodiversità srl, con un ulteriore 9,24% in capo a Glorenza Maria Boneschi, a sua volta cugina di Dario Scotti, mentre il restante 40% è di proprietà del gruppo alimentare spagnolo Ebro Foods, quotato a Madrid con una capitalizzazione di circa 2,6 miliardi di euro. Quest’ultimo aveva acquisito un primo 25% di Riso Scotti nel 2013 per 18 milioni di euro (si veda qui il comunicato stampa di allora) e aveva poi acquistato dalla Boneschi un ulteriore 15% nel 2016 per 13,6 milioni di euro (si veda qui il bilancio 2016 di Ebro Foods, a pag. 50), valorizzando quindi in proporzione il 100% circa 90 milioni di euro.
Il gruppo ha chiuso il bilancio 2022 con un valore della produzione di 313 milioni di euro (da 256,3 milioni nel 2021), ricavi netti per 299 milioni (da 251 milioni), un ebitda di 12,5 milioni (da 14,7 milioni) e un debito finanziario netto di 30,9 milioni (da 4,2 milioni) (si veda qui il report di Leanus, dopo essersi registrati gratuitamente). La relazione al bilancio spiega che il calo di marginalità è stato dovuto soprattutto al caro energia e all’aumento del prezzo dei risoni, con l’indebitamento che è aumentato “esclusivamente in conseguenza della necessità di maggior approvvigionamento di materia prima avvenuto durante l’anno, scelta determinata dalle incertezze legate alla crisi del settore”. E infatti il valore dello stock di magazzino, che a fine 2021 era di 28,4 milioni, a fine 2022 è salito a 48,5 milioni.
Le cose vanno certamente meglio quest’anno, con il “primo trimestre che è risultato largamente migliore rispetto al 2022, grazie al forte miglioramento della marginalità unitaria e quindi globale, con un miglioramento complessivo sia degli indicatori economici e finanziari”. In particolare, l’ebitda dei primi 3 mesi del 2023 della capogruppo è stato di circa 5 milioni e con un ebtida complessivo del primo trimestre generato dalle controllate di circa 700 mila euro.
Grazie alle nuove risorse, Riso Scotti supporterà ora il suo piano di investimenti 2023-2025 in ottica di automazione e innovazione. Dario Scotti, presidente e amministratore delegato di Riso Scotti, ha commentato: “Dal 1860, Riso Scotti rappresenta una storia di tradizione, legata a uno dei cibi più antichi e diffusi; si pone oggi l’obiettivo di guardare all’innovazione, per interpretare il riso al meglio e declinarlo in proposte contemporanee. La presenza del marchio e dei prodotti in oltre 80 Paesi nel mondo impone da un lato una capacità di coniugare gusto, bontà e salute in un’alimentazione davvero globale, dall’altro una estrema attenzione alla sostenibilità non solo del prodotto, ma anche dei processi che UniCredit e SACE ci stanno aiutando a implementare”.
Sul fronte della sostenibilità ambientale, peraltro, Riso Scotti i è già affermata come punto di riferimento per il mondo del riso. In particolare, ha sviluppato una continua innovazione tecnologica e di processi, che ha permesso di ridurre negli ultimi due anni le emissioni di CO2 di oltre il 39% a fronte di un incremento del 19% del volume di consumo energetico.
Marco Bortoletti, Regional Manager Lombardia di UniCredit, ha commentato: “UniCredit porta avanti con
determinazione il proprio impegno nel supportare finanziariamente le aziende nel loro percorso verso
un’economia green e sostenibile. Con questa nuova operazione, siamo lieti di accompagnare il piano di
sviluppo aziendale, volto a migliorare la sostenibilità del proprio business, di un’eccellenza del Made in
Italy come Riso Scotti spa”.
Enrica Delgrosso, Regional Director Nord Ovest di SACE, ha concluso: “Noi del Gruppo SACE siamo orgogliosi di continuare a supportare un nostro cliente storico come Riso Scotti nel suo processo di transizione green e digitale”, ha sottolineato “Confermiamo, così, il nostro impegno, in linea con il piano industriale Insieme 2025, a sostenere le imprese italiane nei loro percorsi di crescita verso un futuro sostenibile, promuovendo e accelerando i piani di investimento e sviluppo orientati all’innovazione e alla
digitalizzazione”.