Il Consiglio dei ministri ha approvato ieri il disegno di legge sul Made in Italy, che istituisce l’atteso fondo sovrano nazionale per la promozione appunto delle industrie strategiche italiane, che avrà una dotazione iniziale di un miliardo di euro (si veda qui il comunicato stampa).
Ricordiamo infatti che a metà maggio il ministro del Made in Italy, Adolfo Urso, aveva annunciato che il governo stava studiando l’istituzione di un fondo sovrano nazionale con l’obiettivo, si leggeva allora nella bozza del ddl, “di supportare la crescita e il consolidamento delle filiere strategiche nazionali dell’approvvigionamento di materie prime ed energia” (si veda altro articolo di BeBeez )
Ora, si legge appunto nella nota del Ministero, “nasce il fondo sovrano italiano, denominato Fondo Strategico Nazionale del Made in Italy, con una dotazione iniziale di un miliardo e l’obiettivo di stimolare la crescita e il consolidamento delle filiere strategiche nazionali anche per la fase dell’approvvigionamento delle materie prime critiche”.
Il ddl più in generale reca disposizioni organiche per valorizzare e promuovere le produzioni di eccellenza, le bellezze storico artistiche e le radici culturali nazionali come fattori da preservare e trasmettere per la crescita dell’economia del Paese e prevede una serie di misure e iniziative volte a incentivare il sistema imprenditoriale di eccellenza italiana con l’obiettivo di dotare il nostro Made in Italy di nuove risorse, nuove competenze e nuove tutele. Sono previste, inoltre azioni per migliorare e allargare la rete tra i principali attori della promozione e tutela della eccellenza italiana e sono inserite norme per inasprire il sistema sanzionatorio per la lotta alla contraffazione.
Sono introdotte nuove misure settoriali a sostegno delle principali filiere di eccellenza attraverso la valorizzazione della filiera legno-arredo 100% nazionale, del tessile, della nautica, della ceramica e dei prodotti orafi. Ci sono poi 10 milioni di euro sono destinati al potenziamento delle iniziative di autoimprenditorialità e imprenditorialità femminile.