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Nel pomeriggio di giovedì 28 settembre, presso la Questura di Venezia–sede di Santa Croce500, si è svolta la cerimonia di inaugurazione dell’installazione fotografica Linea Interrotta, opera dell’artista veneziano Michele Tombolini, alla presenza del Vice Prefetto Vicario Piera Bumma, del Questore Gaetano Bonaccorso, del Presidente de La Biennale di Venezia Roberto Cicutto, dell’artista Michele Tombolini e delle massime Autorità locali, tra le quali l’Assessore alle Politiche Educative del Comune di Venezia Laura Besio, oltre ai referenti delle principali scuole secondarie di primo e secondo grado della Città Metropolitana di Venezia.
Contemporaneamente è stata lanciata una Open call for ideas Michele Tombolini diretta alle scuole della città di Venezia, indetta e realizzata dalla Questura e dalla Biennale Educational, per sensibilizzare gli studenti sul tema della violenza nei confronti di tutte le vittime vulnerabili. Il concorso prevede il coinvolgimento degli studenti delle scuole secondarie di primo e secondo grado della provincia di Venezia con lo scopo di veicolare ed amplificare maggiormente l’importante messaggio trasmesso dall’opera dell’artista, messaggio che è stato raccontato nel corso dell’evento direttamente dallo stesso Michele Tombolini e da Cristian Contini, cofondatore della galleria internazionale Cris Contini Contemporary.
L’installazione fotografica, opera monumentale di 40 metri quadrati, ritrae il mezzobusto di un ragazzo di 12 anni con la bocca ‘tappata’ da una X, simbolo grafico ricorrente nei lavori dell’artista con cui Tombolini simboleggia la difficoltà per le vittime di esprimersi e di denunciare la violenza. Per sottolineare ulteriormente il messaggio dell’abuso, l’artista ha inserito l’impronta nera di una mano sul petto del ragazzino qui rappresentato con gli occhi pixellati in rispetto e a tutela dell’anonimato delle vittime adescate nel web. Con quest’opera l’artista Michele Tombolini vuole affrontare le tematiche estremamente attuali della violenza contro le vittime vulnerabili, della violenza di genere e dell’abuso e dell’adescamento di minori tramite internet, cercando però al contempo di infondere nell’osservatore un messaggio di speranza universale e di rinascita.
Nel corso dell’evento si sono susseguiti gli interventi del Dirigente della Divisione Polizia Anticrimine della Questura, Giampaolo Palmieri, e del Vice Questore Aggiunto del Centro Operativo per la Sicurezza Cibernetica di Venezia, Michele Fioretto, i quali hanno affrontato le tematiche della violenza di genere, della violenza nei confronti di tutte le vittime vulnerabili nonché quella del cyberbullismo e dell’adescamento in rete dei minori.
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La Biennale di Venezia, da oltre due decenni, dedica importanti energie e progetti alle attività Educational: ogni anno decine di migliaia di bambini, ragazzi, giovani, adulti, famiglie, aziende e appassionati, fruiscono di una offerta di attività e iniziative in costante crescita. L’obiettivo principale delle attività Educational della Biennale è da sempre favorire l’incontro dei giovani con le arti contemporanee: un incontro che si declina in modo unico e irripetibile a seconda dell’età, degli interessi, delle motivazioni, delle domande e della provenienza di ciascuna persona.