Il grande regista hollywoodiano Oliver Stone (New York, 15 settembre 1946), due volte premio Oscar per Platoon e Nato il quattro luglio, sarà in Italia dal 2 al 4 dicembre per la presentazione del suo film documentario Nuclear Now. Il regista sarà presente alle proiezioni ufficiali nell’ambito del Torino Film Festival, a Bologna e a Roma (si veda qui il sito del documentario).
Stone sarà accompagnato nel suo roadshow italiano in tre tappe da Stefano Buono, lo scienziato fondatore di newcleo, la scaleup che sta sviluppando reattori nucleari di nuova generazione in grado di riutilizzare le scorie. Al termine di ogni proiezione, il pubblico in sala avrà l’occasione di ascoltare i loro commenti dal vivo in un breve dialogo-intervista per approfondire l’importante tema delle fonti energetiche e delle sfide legate ai cambiamenti climatici.
“Sono orgoglioso di aver contribuito come produttore esecutivo a questo splendido lavoro (già presentato alla Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia ), che si inserisce nel costante impegno di newcleo a favore della divulgazione fattuale e della promozione dell’energia nucleare”, dichiara Buono. Che aggiunge: “Lavoriamo costantemente per avvicinare il pubblico internazionale alle straordinarie opportunità offerte dalla tecnologia nucleare di ultima generazione come soluzione avanzata e sostenibile alla produzione energetica”.
Il docu-film racconta la storia del nucleare e del rapporto complicato che l’umanità ha sempre avuto con una fonte d’energia ancora oggi considerata pericolosa e legata a scenari apocalittici, ma in realtà più pulita e sostenibile dei carburanti fossili. Dalla creazione della terra alla scoperta di atomi d’uranio nella crosta terrestre, dalla liberazione nel XX secolo di un’energia potenzialmente distruttiva alle bombe di Hiroshima e Nagasaki, dagli incidenti di Three Miles Island, Chernobyl e Fukushima alla psicosi collettive, il terrore e l’ambivalenza verso il nucleare ne hanno rallentato la diffusione. Nel momento in cui però il cambiamento climatico diventa un processo irreversibile, la tesi di Stone è che è necessario superare queste convinzioni e fidarsi di scienziati e innovazione.
Ricordiamo che newcleo, da qui ai prossimi 7-8 anni, intende sviluppare due reattori in Francia e Regno Unito, un prototipo non nucleare in fase di studio in Italia e una fabbrica di combustibile nucleare composto da ossidi misti di plutonio e uranio (mixed plutonium-uranium oxides o mox). Quest’ultima è stata ideata dopo la guerra in Ucraina, vista la richiesta di combustibile radioattivo che non sia l’uranio proveniente dalla Russia, uno dei maggiori produttori al mondo. Per fare tutto questo, ha spiegato a BeBeez Magazine dello scorso 15 aprile, Elisabeth Rizzotti, chief operating officer e co-founder di newcleo, la società avrà bisogno di capitali “nel range di 3-4 miliardi di euro”.
Non a caso la scaleup è attualmente in raccolta per il suo prossimo maxi-round da un miliardo di euro annunciato lo scorso marzo (si veda qui altro articolo di BeBeez). Visti gli obiettivi, si tratta solo del primo di una serie di ulteriori grandi round di finanziamento. Rizzotti, infatti, ha spiegato a BeBeez che, per raggiungere i suoi obiettivi, la società non prevede l’accesso dei mercati del debito mentre apre a nuovi round, da un lato, e, dall’altro, “alla generazione di ricavi derivanti dal modello di business, e quindi dalla vendita della licenza d’uso in esclusiva ad altri paesi”. La quotazione, invece, “al momento non è all’ordine del giorno”, aveva dichiarato.
Tornando al documentario, nel dettaglio le date della première di Nuclear Now saranno:
sabato 2 dicembre ore 15.30, presso il Cinema Massimo di Torino, nel contesto della 41esima edizione del Torino Film Festival;
domenica 3 dicembre ore 17.30, presso il Cinema Arlecchino di Bologna;
lunedì 4 dicembre ore 20 presso The Space Cinema-Moderno di Roma.