L’idea di Livorno Librexpo, la fiera dell’editoria, nasce nel 2022 con quello spirito di sfida determinato dall’esigenza di portare a Livorno un evento culturale che durasse nel tempo e che non era stato mai realizzato in città negli anni passati.
La manifestazione, nasce in particolare da Sergio Consani, musicista e scrittore, ritratto qui sotto, che ne è stato l’ideatore, con l’appoggio dell’Associazione Etruria Eventi. Un’impresa che si è rivelata difficile e faticosa sin dalla prima edizione, sebbene la sua caparbietà e la voglia di portare cultura nella sua città lo hanno spinto ad andare avanti cercando di organizzare qualcosa che non si rivelasse solo una vetrina ma anche un laboratorio di idee.
Sergio Consani è uno scrittore e sceneggiatore con alle spalle otto romanzi, alcune fiction televisive, lungometraggi e pièce teatrali; nonché una carriera importante come musicista. In particolare come batterista ha suonato con Ennio Morricone, Nicola Piovani, Luis Bacalov, Pino Donaggio, Riz Ortolani e molti altri.
Livorno Librexpo 2024, in programma dal 3 al 5 maggio prossimi, si rivolge a tutti gli editori a livello nazionale che hanno interesse a esporre le loro opere nei tre giorni della manifestazione presentando alcuni titoli all’interno delle Officine Storiche di Porta a Mare, con un ampio ventaglio, da esordiente a emergenti e scrittori con un curriculum consolidato.
L’area di Porta a Mare di Livorno ospita per la seconda volta l’evento, forte di una presenza di pubblico costante, grazie anche alle tante attività commerciali situate sia all’esterno sia all’interno, unendo agli appuntamenti culturali quelli enogastronomici e momenti legati al benessere e all’attività fisica. La prima edizione invece si è svolta in Fortezza Vecchia, nelle caratteristiche “cannoniere” e, nonostante non fosse che l’inizio di questa avventura culturale, il pubblico ha risposto in maniera determinante.
Gli editori vengono da ogni parte d’Italia e, in previsione, c’è l’idea di ospitare case editrici straniere per le prossime edizioni.
Livorno torna così ad essere una città aperta, crocevia da sempre di popoli, merci e culture, un melting point ante litteram.