Swegon Group AB, interamente posseduta dalla casa di investimento svedese Investment AB Latour, quotata a Stoccolma e controllata dalla famiglia Douglas Med Bolag con un fatturato globale annuo di 700 milioni di euro, ha acquisito gli asset di Steelnova srl, azienda specializzata nelle lavorazioni di carpenteria di precisione con sede a Padova (fatturato di 3 milioni di euro e un team di 25 persone) già fornitore strategico della branch italiana del gruppo, Swegon Operations, che ha acquisito gli asset attraverso la newco Swegon Components (si veda qui il comunicato stampa).
Steelnova, di proprietà di Olivia e Antonio Schiavon e Alessandro Filigheddu, ha chiuso il 2022 con 4,8 milioni di euro di ricavi, un ebitda di poco oltre 530 mila euro e un debito finanziario netto di 1,7 milioni (si veda qui il report di Leanus, dopo essersi registrati gratuitamente).
L’acquisizione è propedeutica a consolidare la presenza del gruppo in Italia, Paese dove è presente dal
2010 tramite l’acquisizione di Blue Box srl, divenuta poi Swegon Operations srl, azienda con una forte riconoscibilità nel mercato e competenza nella realizzazione di chiller e pompe di calore nonché di soluzioni tecnologiche che garantiscono attenzione nella riduzione dei consumi energetici e una accuratezza nella tracciatura e nella minimizzazione dell’emissione di CO2.
Ricordiamo che a novembre 2022 Swegon Group AB ha acquisito Samp spa, società produttrice di unità di trattamento dell’aria (UTA) modulari. A vendere sono stati i soci Gianluigi Sala, Luigi Treccani, Ernesta Antonia Redaelli eMaria Giulia Maccagni (si veda altro articolo di BeBeez).
L’acquisizione di Samp seguiva per Swegon Group quella di ABC Ventilationsprodukter, leader nel settore dei prodotti per la ventilazione nei Paesi nordici, ad agosto 2022 (si veda qui il comunicato stampa di allora) e quella di Barcol-Air, fornitore leader di sistemi di soffitto radiante nei mercati di Svizzera, Germania e Francia, lo scorso giugno (si veda qui il comunicato stampa di allora). Nel luglio 2021, invece, Swegon aveva annunciato l’acquisizione della maggioranza della società finlandese 720°, che fornisce software analitici per monitorare, visualizzare e prevedere il clima interno degli edifici (si veda qui il comunicato stampa di allora).
In Italia complessivamente oggi il gruppo può contare su 450 collaboratori, con un fatturato 2022 di circa 120 milioni di euro. Quanto alla sola Swegon Operations, conta 340 dipendenti e un fatturato di 90,5 milioni di euro nel 2023, in aumento dai 74,4 milioni di euro di ricavi, un ebitda di 5,6 milioni e liquidità netta per 4,5 milioni del 2022 (si veda qui il report di Leanus).
Massimo Boischio, amministratore delegato di Swegon Operations, ha dichiarato: “Il modello operativo di Swegon riconosce il valore e l’importanza di investire sulle organizzazioni locali per renderle nuclei strategici di decisione e visione. Il controllo della filiera produttiva, possibile anche grazie a questa operazione, potrà assicurare la qualità del prodotto e la flessibilità operativa in un mercato dinamico come quello della ventilazione e dell’aria condizionata, aumentando la competitività del gruppo”. Ha continuato: “Swegon garantirà alla nuova acquisizione crescita dell’intera struttura organizzativa e produttiva esistente, focus importante sui rapporti commerciali e attenzione allo sviluppo delle persone e delle loro competenze. Il tutto nel rispetto della nostra mission “Feel Good Inside”: creare un ambiente di lavoro fatto di una accurata, sostenibile ed equilibrata gestione dei professionisti e colleghi, che rappresentano il valore più importante in Swegon”.
L’obiettivo del gruppo è essere una delle realtà più attive nel consolidamento della frammentata e locale industria europea dell’HVAC facendo leva su centri di competenza riconosciuti a livello internazionale. Le competenze territoriali sono fondamentali per Swegon, tanto che l’azienda ha avviato numerose iniziative di welfare verso i collaboratori con l’obiettivo di alzare quanto più possibile il tasso di retention e, al contempo, innestare nel team giovani talenti per supportare la crescita futura del gruppo in Italia, in un mercato in forte sviluppo trainato da trend macroeconomici legati alla decarbonizzazione, elettrificazione ed efficienza energetica oltre che dagli obiettivi di crescita sostenibile.
In Italia Investment Latour AB ha già condotto vari investimenti. In particolare, una quindicina di giorni fa la holding di investimento svedese Investment AB Latour ha acquisito, attraverso la controllata Bemsiq, il 51% dell’italiana Eelectron spa, società specializzata in applicazioni di smart building, efficienza energetica e ospitalità. Nell’ambito dell’operazione, Eelectron ha acquisito a sua volta IPAS GmbH, sviluppatore e produttore tedesco di dispositivi per l’automazione degli edifici (si veda altro articolo di BeBeez). In precedenza, oltre ad aver acquisito Samp, la holding svedese nel novembre 2020, attraverso la controllata Latour Industries, aveva annunciato l’acquisizione di Vega srl, un’azienda marchigiana attiva nella progettazione e produzione di accessori e sistemi elettronici innovativi per ascensori e piattaforme elevatrici A vendere sono stati i tre soci fondatori (si veda altro articolo di BeBeez). E sempre Latour Industries nel maggio 2017 aveva rilevato la partecipazione che IGI sgr e NEIP III (allora gestito Finint & Partners) avevano in Vimec, società reggiana leader in Italia e in Europa nella produzione e commercializzazione di ascensori, servosacale e montascale per il superamento delle barriere architettoniche (si veda altro articolo di BeBeez).
A oggi Investment AB Latour vanta un portafoglio di undici partecipazioni con un valore di mercato di circa 76 miliardi di corone svedesi. Le attività industriali hanno un fatturato annuo di 26 miliardi di corone svedesi.