Art Brussels apre le sue porte al pubblico dal 25 al 28 aprile, e presenta 177 gallerie suddivise in cinque sezioni, oltre a progetti artistici speciali e a una mostra di sculture all’aperto, offrendo ai visitatori una visione completa della scena artistica contemporanea.
Sono 14 le sculture che accolgono i visitatori davanti allo storico edificio dell’expo di Bruxelles, realizzate per il progetto Art for the city (si veda qui ArtTribune).
All’interno della fiera le sezioni sono ben distinte e, come sottolinea la direttrice Nele Verhaeren, si sono volute creare diverse modalità di fruizione per pubblici diversificati, visitatori e potenziali collezionisti interessati maggiormente alle gallerie più importanti e altri più curiosi verso nuove partecipazioni presenti nella sezione invited. La sezione rediscovery, per esempio, vuole rimettere sotto i riflettori alcuni artisti delle gallerie presenti, spesso attraverso il dialogo tra artisti di diverse generazioni.
I booths confermano le grandi presenze tra cui per il Belgio Xavier Hufkens, Tim Van Laere e Greta Meert e tra le internazionali anche alcune presenze italiane importanti come Massimo de Carlo e la fiorentina Poggiali che presenta le opere di Amy Bravo, Goldschmied & Chiari, Claudio Parmiggiani ed Erwin Wurm. Alcune gallerie hanno fatto uno sforzo particolare per presentare al meglio l’opera di un’artista come nel caso della galleria Maruani Mercier che realizza un progetto totale per la fiera.
Le new entry della fiera provengono anche dal mondo della moda e della curatela come nel caso della galleria Kin del curatore Nicolaus Schafhausen che presenta una selezione di opere degli artisti Liam Gillick, Zuza Golińska, Dorota Jurczak e Andrzej Steinbach. Nella sezione invited, tra le gallerie emergenti, troviamo l’italiana Triangolo di Cremona che presenta le opere di Ettore Favini, I.W. Payne e Alessandro Polo, Reservoir di Cape Town con il solo show di Shona van der Merwe e Spiaggia Libera di Parigi con una selezione di artisti della galleria.
I primi quarant’anni della fiera sono rappresentati anche dalla Memory Lane, un lungo corridoio che mette in collegamento le due halls e che rappresenta attraverso una carrellata di immagini la storia della manifestazione. Mentre la KickCancer Collection propone delle cartoline realizzate da diversi artisti presenti in mostra e che possono essere acquistate dai visitatori. Un primo passo magari verso un futuro di collezionismo.
Sebbene si respiri un’atmosfera positiva, la prospettiva di un drastico aumento delle aliquote IVA per le opere d’arte turba non poco gli animi, al punto che i partecipanti alla fiera sono invitati a sottoscrivere una petizione contro questo aumento.