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Monforte Capital Partners, un search fund di diritto italiano promosso da Simone Botti, veterano della società di financial advisory Oaklins, e Marco Polato, ex direttore commerciale del gruppo Bontempi, hanno trovato le loro target. Si tratta dell’Agenzia Formativa Dante Alighieri (AFDA) srl e di Dinamica Job Academy (DJA) srl, società attive nel mondo della formazione online (si veda qui il comunicato dei legali). Secondo quanto risulta a BeBeez, è stata costituita all’uopo una SPV, Monforte Education, per l’acquisizione di entrambe le società. Monforte Capital Partners quindi esiste ancora ma l’acquisizione è stata fatta dal veicolo da essa costituito e posseduto al 100%.
Lo studio Eptalex ha assistito Monforte Capital Partners per l’area tax e per quella legal. I venditori sono stati invece assistiti quale advisor finanziario da Unistudio Advisory srl e per gli aspetti legali da Unistudio Tax&Legal.
Le società, con una storia ventennale alle spalle, sono un punto di riferimento in Italia per la formazione professionale con immediato sbocco lavorativo e operano attraverso un modello ibrido fisico-virtuale, attraverso circa 30 sedi sparse sul territorio nazionale. Sono di fatto due società sorelle, possedute pressoché dalla medesima compagine sociale. L’acquisizione di entrambe è sinergica e strategica.
La prima, AFDA, veneta di Lendinara, ha chiuso il 2022 con 3,5 milioni di ricavi, un ebitda di 555 mila euro e liquidità netta di 1,23 milioni (si veda qui il report di Leanus, dopo essersi registrati gratuitamente). I dati consolidati di entrambe le società per il 2023 indicano circa 5,7 milioni di euro di ricavi e ebitda di circa 1,8 milioni.
Ricordiamo che un search fund è un veicolo di investimento tramite il quale i promotori raccolgono capitali da investitori per identificare e acquisire una singola azienda, con l’obiettivo di gestirla attivamente ed espanderla. I capitali dei search fund vengono raccolti tra investitori privati e, una volta condotta l’acquisizione, il promotore del search fund, detto searcher, sarà anche colui che gestirà e svilupperà l’azienda a tempo pieno. Nella pratica, in prima battuta il searcher si assicura una dotazione patrimoniale minima per finanziare la ricerca del giusto target, dopodiché sottopone agli investitori l’opportunità di investimento e raccoglie i capitali necessari all’acquisizione. Dopodiché, una volta condotta l’acquisizione, il searcher sarà a capo del management dell’azienda target.
Ricordiamo inoltre che, esattamente due anni fa, ovvero il 6 giugno 2022, Monforte Capital Partners, col sostegno di un gruppo di altri investitori, imprenditori e manager, chiudeva la fase di raccolta del fondo a circa 600 mila euro (si veda altro articolo di BeBeez). Monforte Capital in particolare vede la partecipazione di imprenditori italiani ed esteri, family office, fondi esteri come Vonzeo Capital, Istria Capital, Alza Capital, JB46, ed italiani come Search Fund Club, nonché investitori seriali quali Simon Webster, imprenditori e HWNI sia italiani che stranieri.
All’epoca aveva detto Polato: “Siamo convinti che quello attuale sia un ottimo momento per un search fund. Due anni di pandemia hanno già selezionato naturalmente le pmi più resilienti e meglio attrezzate, così come hanno spinto a interrogarsi sul futuro della propria azienda gli imprenditori prossimi ad affrontare il passaggio generazionale. Da ultimo, nonostante il 2021 sia stato un anno record per l’m&a in Italia, è probabile che già quest’anno e il prossimo si possa assistere a un calo delle valutazioni indotto dall’aumento dei tassi, che storicamente non gioca a favore degli investimenti alternativi”.