Bertolotti spa, società specializzata nella progettazione e produzione di sistemi complessi per la movimentazione di materiali e la manutenzione di materiale rotabile, principalmente al servizio dell’industria siderurgica e ferroviaria, ha presentato a Borsa Italiana la domanda di ammissione alle negoziazioni su Euronext Growth Milan – Segmento Professionale. Il via libera di Borsa è previsto per il prossimo martedì 26 marzo, mentre l’avvio delle negoziazioni è previsto per giovedì 28 (si veda qui il comunicato stampa).
Bertolotti è assistita nell’operazione di ipo da: illimity Bank (Euronext Growth Advisor e Global Coordinator), Gianni & Origoni (Deal Counsel), BDO Italia (Due Diligence Finanziaria e Società di Revisione), Rewind (Advisor Finanziario), First Tax & Legal (Advisor Fiscale e Giuslavoristico), Twister Communications Group (Advisor Investor & Media Relations).
La mossa arriva un anno dopo l’emissione di un minibond da 3 milioni di euro, che è stato quotato all’MTF della Borsa di Vienna, in scadenza il prossimo 27 marzo, grazie al quale la società è riuscita a chiudere anticipatamente la procedura concordataria, pagando integralmente ed estinguendo tutte le obbligazioni concordatarie (si veda altro articolo di BeBeez).
Nel marzo 2019 la società aveva infatti ottenuto dal Tribunale di Firenze l’omologa del concordato in continuità diretta sulla base di un piano concordatario strutturato su un orizzonte temporale di cinque anni, fino appunto al 2023, e aveva ottenuto il consenso di oltre il 90% dei creditori, cinque dei quali avevano fornito liquidità per 5 milioni di euro tra nuova finanza e conservazione dei finanziamenti esistenti. Il piano prevedeva inoltre la creazione di una newco controllata al 100% dalla società che ha preso in affitto il ramo di azienda attivo nel settore ferroviario, al fine di permettere alla stessa la possibilità di partecipare a gare pubbliche, un accordo sindacale coordinato dalla Regione Toscana per la postergazione di ferie e permessi dei dipendenti e un aumento di capitale dei soci.
Con sede a Figline e Incisa Valdarno (Firenze), la società, che è controllata direttamente e indirettamente (attraverso Bertolotti Group srl) da Luca e Chiara Barneschi, ha chiuso il bilancio 2022 con 21,1 milioni di euro di ricavi netti, un ebitda di 1,7milioni e un debito finanziario netto di 2 milioni (si veda qui il report di Leanus, dopo essersi registrati gratuitamente).
Luca Barneschi, amministratore delegato del gruppo, ha commentato: “Siamo estremamente soddisfatti di aver raggiunto questo traguardo. La Società è passata dalla chiusura del concordato alla quotazione su EGM in appena un anno e con una proficua collaborazione con le istituzioni. Il backlog è salito da circa 45 milioni di euro a circa 70 milioni di euro: un incremento che testimonia la solidità e l’espansione del nostro modello di business. Altrettanto rilevante è stato l’ottenimento di significative commesse, in particolare nel mercato statunitense, che hanno contribuito a consolidare la presenza internazionale del gruppo. Grazie a questo boost il gruppo ha quasi raddoppiato il valore della produzione in due anni. Abbiamo optato per un approccio graduale al mercato, puntando al consolidamento manageriale tramite l’integrazione di figure di elevato standing. L’obiettivo è rendere la crescita non solo scalabile ma anche sostenibile, preparando il terreno per future raccolte di capitale, in linea con le nostre ambizioni industriali”
Già lo scorso luglio, in un post Linkedin la società aveva annunciato di avere un backlog di ordini di circa 47 milioni di euro, una commessa importante acquisita da una multinazionale americana, leader nel settore dell’alluminio, che costituisce la base per l’espansione del gruppo in Nord America, oltre ai nuovi progetti già operativi in India.
il ceo Luca Barneschi aveva dichiarato allora: “E’ un momento particolarmente positivo per tutto il gruppo Bertolotti, abbiamo un importante backlog da sviluppare: progetti nazionali e internazionali molto sfidanti su tutti gli asset: siderurgico, ferroviario e aeronautico. Un nuovo stabilimento in fase di costruzione, nuove assunzioni, nuovi progetti ecosostenibili e tre nuove sedi all’estero, oltre ad aver chiuso preventivamente il concordato. Siamo entusiasti, motivati e fiduciosi. Ci aspettano mesi impegnativi, la nostra prospettiva è di lungo corso, sappiamo esattamente quali sono i KPI da monitorare nella strategia dei prossimi 5 anni, siamo un’azienda solida che investe molto anche nella formazione dei propri dipendenti con programmi ed iniziative dedicate. Abbiamo in corso una trasformazione digitale che ci collocherà tra le prime aziende nel mondo davvero ecosostenibili e data centriche in termini amministrativi, di project, di management e di assistenza da remoto. Senza parlare dell’automazione, un segno di riconoscimento indispensabile nei nostri impianti”.