Alfonsino, startup della consegna di cibo a domicilio nei comuni medio-piccoli, ha avviato il processo di quotazione su Euronext Growth Milan (marchio che da ieri sostituisce l’Aim Italia). La scorsa settimana ha infatti preso il via il bookbuilding, mentre domani sarà inviata a Borsa Italiana la domanda di pre ammissione (si veda qui il comunicato stampa).
L’offerta è rivolta a investitori qualificati e riguarda azioni ordinarie di nuova emissione e warrant, che saranno assegnati gratuitamente a favore di tutti coloro che sottoscriveranno azioni ordinarie nell’ambito del collocamento. La raccolta prevista è di circa 5 milioni di euro. Attualmente è in corso il roadshow della società e la domanda di pre-ammissione è prevista per domani. Nel processo di quotazione, Alfonsino è assistita da Banca Finnat come Nomad e global coordinator, da Ambromobiliare in qualità di advisor finanziario, da Chiomenti come advisor legale dell’emittente, da BDO Italia come società di revisione e da BDO Tax come advisor fiscale.
Alfonsino in precedenza aveva incassato 150 mila euro nel maggio 2018 tramite un equity crowdfunding condotto sulla piattaforma italiana 200Crowd, sulla base di una valutazione pre-money di 900 mila euro; e 436 mila euro nel 2020 con la stessa modalità, con un overfunding del 125% rispetto all’obiettivo minimo di 350 mila euro e una valutazione pre-money praticamente decuplicata a 9,5 milioni, sulla base di un bilancio 2019 chiuso in utile con 1,2 milioni di euro di fatturato complessivo.
Alfonsino è una pmi fondata nel 2016 a Caserta da Carmine Iodice, Domenico Pascarella e Armando Cipriani come startup innovativa operante nel settore dell’order&food delivery. Per distinguersi dalla concorrenza, la società si è orientata esclusivamente sulla consegna a domicilio nei centri italiani di piccole e medie dimensioni tra 25 mila e 250 mila abitanti del centro e sud Italia. Il servizio è quindi disponibile in 61 centri di piccole e medie dimensioni e nei comuni limitrofi, distribuiti in 10 regioni. L’attività è regolata da una infrastruttura tecnologica interamente sviluppata dalla società, grazie ad un team dedicato che sviluppa e gestisce sia i software, che lavorano e processano gli ordini, sia l’app messa a disposizione dei clienti (per ordinare), dei partner (per preparare gli ordini) e dei driver (per completare la consegna).
Camillo Iodice, ceo e cofondatore di Alfonsino, ha commentato: “Siamo certi che la quotazione in Borsa sia il percorso migliore, visto che ci consentirà di ottenere le risorse finanziarie per cogliere tutte le opportunità di sviluppo nell’ambito del mercato del food order&delivery. Il nostro modello di business si contraddistingue dai grandi operatori non soltanto per il focus sulle piccole città, ma anche per un approccio customer-oriented verso il cliente finale, i partner e i driver”.