Nice Footwear, azienda vicentina produttrice di scarpe sportive legate a rinomati marchi di moda, si quoterà il prossimo 18 novembre a Euronext Growth Milan con una capitalizzazione iniziale di 20 milioni di euro, dopo aver raccolto 5 milioni di euro in aumento di capitale, collocando circa 500 mila azioni di nuova emissione al prezzo di 10 euro per azione (si veda qui il comunicato stampa).
Il prezzo di ipo si è collocato quindi al centro della forchetta che era stata fissata tra 9 e 11 euro per azione ed è il risultato di una forte domanda da parte degli investitori. Il bookbuilding si era infatti chiuso lo scorso 9 novembre in anticipo sulla tabella di marcia con ordini per oltre 14 volte il quantitativo offerto, inclusa l’opzione greenshoe (si veda altro articolo di BeBeez). Ricordiamo inoltre che l’operazione prevede l’assegnazione gratuita ai sottoscrittori delle azioni di warrant nel rapporto di uno ogni 10 azioni ordinarie sottoscritte in offerta, assegnati alla data di inizio delle negoziazioni. Le azioni incorporeranno inoltre il diritto a ricevere un ulteriore warrant che sarà assegnato gratuitamente nel settembre 2022.
BPER Banca agisce in qualità di Euronext Growth advisor, global coordinator e specialist. Aritma agisce come advisor finanziario, BDO come società di revisione e Simmons&Simmons come deal counsel legale. EpYon ha svolto la due diligence finanziaria, Starclex Studio Legale assiste la Società nella valutazione della corporate governance ed Experta ha agito come consulente fiscale.
Post offerta, riservata esclusivamente a investitori qualificati italiani ed esteri e interamente in aumento di capitale, le azioni della società saranno circa 2 milioni e Il flottante sarà pari al 25% del capitale (26,8% in caso di integrale esercizio dell’opzione greenshoe).
Fondata nel 2004, Nice Footwear produce con brand propri, su licenza e per conto terzi, tra cui Kronos, Ellesse, Conte of Florence, Fred Mello e G-Star RAW. Fiore all’occhiello dell’azienda è lo sviluppo di nuove e futuribili tecnologie di produzione, come il software nativo e brevettato 3D e l’uso della realtà virtuale, che permette di riprodurre realisticamente le dimensioni e i dettagli dei render.
La società guidata da Bruno Conterno (presidente, amministratore delegato e azionista di riferimento), Francesco Torresan (coo) e Angelo Sinico (cfo), negli ultimi 5 anni è cresciuta significativamente con 23,6 milioni di euro di ricavi pro-forma nell’esercizio chiuso il 30 aprile 2021 (da 23,9 milioni al 30 aprile 2020) con un apporto di 2,5 milioni ai ricavi proveniente dalla neo-acquisita Favaro Manifattura Calzaturiera di 2,5 milioni, un ebitda di 2,8 milioni (da 1,4 milioni) e un utile netto di 1,2 milioni (da 0,5 milioni), a fronte di una posizione finanziaria netta di 4 milioni (da 2,4 milioni), che include il minibond emesso nel luglio 2020 e quotato all’ExtraMot Pro. Il minibond è stato collocato per 3 milioni con la possibilità, non ancora esercitata, di aumentarne l’importo a 5 milioni. Principale sottoscrittore del titolo, che offre una cedola del 4,375% con scadenza luglio 2026, è stata Finint Investments sgr (si veda altro articolo di BeBeez).
Considerando la posizione finanziaria netta a fine aprile e l’equity value post-money di 20,5 milioni in caso di intero esercizio dell’opzione di over-allottment, l’enterprise value di Nice Footwer è pari a circa 24,5 milioni di euro, corrispondente a un multiplo di 8,75 volte l’ebitda dell’esercizio chiuso al 30 aprile scorso. Un multiplo molto più basso di quello al quale girano le valutazioni dei big del settore. Ricordiamo che nell’investor presentation della business combination di Ermenegildo Zegna con la Spac di Investindustrial, pubblicata a luglio (si veda altro articolo di BeBeez), si precisava infatti che il multiplo proposto valuta Zegna 18,1 volte l’ebit del 2022, mentre Kering gira a 19,4 volte e LVMH a 24,1, mentre Brunello Cucinelli arriva addirittura a 44,8 volte e Prada a 37,2 volte.
Le nuove risorse raccolte con l’aumento di capitale saranno destinate alla crescita del gruppo, consentendo così di attuare il piano strategico di sviluppo pluriennale, attraverso il consolidamento e la crescita sui mercati internazionali.