L’esordio del Maestro Angelo Inglese con l’opera Ascesa nel cielo di Marte
Per l’Immacolata presso il Teatro del Maggio Musicale Fiorentino è previsto l’esordio del Maestro Angelo Inglese come compositore padre dell’opera Ascesa nel cielo di Marte, ispirata ai versi 103-139 del Canto XIV del Paradiso della Divina Commedia di Dante Alighieri, occasione propizia per omaggiare il sommo poeta a 700 anni dalla scomparsa. Una prima in occasione di un altro debutto, quello della Banda Giovanile Sinfonica Nazionale ANBIMA, composta da 116 musicisti scelti tra gli oltre 250 che da tutta Italia si sono perfezionati partecipando alle varie masterclass di strumento con talentuosi Maestri. A dirigere la grande formazione sarà il Maestro Alessandro Cadario, giovane e talentuoso direttore d’orchestra del nostro paese, che condurrà gli spettatori in un viaggio attraverso un ricco programma, all’interno del quale spicca proprio la composizione del Maestro Inglese, dedicata alla Banda Giovanile Sinfonica Nazionale ANBIMA stessa.
Ascesa nel cielo di Marte riproduce fedelmente la visione che il suo compositore ha durante la lettura dei versi: multipla più che unitaria, con una serie di immagini che fanno la loro apparizione nella partitura stessa, a costituire quella singolarità che ritrova la perfezione (tipica della cantica dantesca) del cerchio nell’insieme. All’armonia musicale per un organico così grande corrisponde la narrazione di quel particolare passo del canto, e ogni effetto contribuisce a rendere tale racconto maggiormente realistico, intriso ad ogni modo di un chiaro simbolismo che suggerisce naturalmente la struttura della composizione.
Il concerto è realizzato in partership con la Fondazione Teatro del Maggio Musicale Fiorentino e gode del patrocinio del Ministero della Cultura, della SIAE, del Comune di Firenze e della collaborazione degli sponsors Buffet&Crampon Paris, Scomegna Edizioni Musicali, Onerati Strumenti Musicali.
Chi è Angelo Inglese
Compositore e direttore d’orchestra, terzo di una generazione di musicisti, è nato in una famiglia di musicisti o di musicanti come preferisce definirsi e ha appreso il clarinetto, quindi il pianoforte e poi anche il violino dal padre Giuseppe mentre la madre era soprano. E’ stato così introdotto anche alla Lirica ed è cresciuto a pane e musica. Poi ha proseguito gli studi al Conservatorio di Bari “Niccolò Piccinni” con il clarinetto e violino per continuare al Conservatorio Santa Cecilia di Roma quindi ha completato gli studi di composizione e direzione d’orchestra al Conservatoire Superieur de Musique de Paris con il Maestro Jacques Charpentier dove vince il 1° Prix (medaglia d’oro) con una Messa da Requiem per soli, coro, onde martenot e orchestra. La sua formazione ha influenzato lo stile perché con il clarinetto ha iniziato l’approccio bandistico sia per l’esecuzione sia per la composizione con un’attenzione particolare alla musica russa. All’arrivo in Francia negli Anni Novanta ha approfondito il repertorio francese dell’Otto e Novecento. Ha vinto vari concorsi internazionali tra cui il “2 Agosto” di Bologna, dove riceve una dichiarazione ufficiale da Ennio Morricone come migliore composizione del concorso, e ricevendo commissioni da diverse istituzioni orchestrali e concertistiche di tutto il mondo. Compone musica cameristica, sinfonica e operistica. Fra le sue ultime composizioni, le più rappresentative sono Recuerdo de un olvido, poema sinfonico per mezzosoprano, baritono e orchestra su testi di Luis Cernuda, eseguito in prima mondiale nel Teatro Teresa Carreño di Caracas (venezuela); Hymne à la Beauté, poema sinfonico per baritono e orchestra da Les fleurs du mal di Charles Baudelaire; Ma la gloria non vedo, visione sinfonica per voce recitante e orchestra, lavoro commissionato dal Comune di Bologna per le celebrazioni del 150° anniversario dell’unità d’Italia ed eseguito dall’Orchestra del Teatro comunale di Bologna e trasmesso sulla RAI; Trittico michelangiolesco per voce, violino e flauto su tre rime di Michelangelo Buonarroti; La vera Traviata, cantata scenica in un prologo, 7 scene e epilogo su libretto di Gaia Servadio; La bottega dei sogni, commedia lirica in 2 atti su libretto di Nicola Saponaro, eseguita in prima mondiale al Teatro Petruzzelli di Bari; e ancora Sette canti di luce e polvere per controtenore, tenore, clarinetto, violino, violoncello e pianoforte su 7 poemi di Nikola Madziov; Madrigali dei sogni per soprano e pianoforte da L’Isottèo di Gabriele D’Annunzio.
Da alcuni anni è affascinato dal tema del sogno anche in termini letterari nella scelta di musicare alcuni testi come nel caso della Vita Nova di Dante, Il sogno di Dante, visione sinfonica per baritono e piccola orchestra composta per le celebrazioni dei 750 anni della nascita del poeta; così come i Madrigali legati a D’Annunzio e ancora ad Antonia Pozzi, poetessa morta suicida. Il viaggio è un’altra dimensione importante nella sua vita e nella sua arte proprio perché la musica riesce ad essere un linguaggio universale dall’Italia alla Corea, paese che ama molto. Nel 2012 è fondatore e direttore artistico dell’International Competition of Sacred Music Composition “Papa Benedetto XVI”. Infine, nel 2018, per le celebrazioni del centenario della nascita di suo nonno Angelo Inglese (1918-1990), dà vita al Concorso Nazionale di Composizione per Banda “Angelo Inglese”.
A cura della redazione