La sostenibilità filo conduttore di tutti gli eventi all’appuntamento mondiale più importante per la ceramica, l’arredobagno, l’architettura e il design che si è tenuta a Bologna dal 26 al 30 settembre 2022. La 39ª edizione di Cersaie, ha visto un ricco programma di iniziative supportate dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e ITA Italian Trade Agency, negli spazi di BolognaFiere, registrando un’edizione con il tutto esaurito negli spazi espositivi con 624 espositori, il 38% dei quali esteri, provenienti da 26 nazioni; una significativa partecipazione di espositori che conferma l’interesse e l’attrattività per l’evento mondiale che si tiene a Bologna. Se è vero che quello della ceramica è uno dei settori maggiormente energivori, è altrettanto vero si impiegano 30 minuti di energia per creare un prodotto che ha una vita di oltre 50 anni. “La ceramica italiana tra l’altro è leader nella transizione energetica perché investe da sempre nel rispetto dell’ambiente – ha sottolineato il presidente di Confindustria Ceramica Giovanni Savorani – ma si devono creare le condizioni per mantenere la nostra competitività sui mercati internazionali. Non vogliamo una transizione ecologica che faccia perdere posti di lavoro”.
Una delle novità di questa edizione è Cersaie Upstairs, un percorso pedonale al primo piano che unisce i padiglioni storici con quelli di nuova costruzione, un nuovo percorso che consente al visitatore di sperimentare una nuova esperienza attrattiva sia dal punto di vista sensoriale, relazionale e culturale, oltre che ludico e gastronomico. Un luogo di incontro caratterizzato dal tema degli elementi che compongono la ceramica: aria, acqua, terra e fuoco. La Galleria 21/22 rappresenta il contenitore di Archincont(r)act, il format espositivo pensato per il mondo dell’architettura e del contract, giunto alla sua terza edizione, che ha visto quest’anno la partecipazione di 6 importanti studi di architettura, rispettivamente Lombardini 22, Pininfarina, One Works, Noa*, Iosa Ghini Associati-IGA, Handel Architects. Tutto questo è inserito in un’ambientazione suggestiva dedicata all’aria ed all’acqua che richiama in modo concettuale il sito di Stonehenge. Gli elementi terra e fuoco sono invece protagonisti nella Galleria 25/26. Uno spazio di circa 1.200 metri quadri dove la rappresentazione dei due elementi naturali coinvolge il visitatore in un’atmosfera calda e rilassante. L’utilizzo del video mapping a terra, contribuisce ad arricchire la percezione sensoriale del visitatore.
Quest’anno sono oltre 200 tra studi di architettura e operatori anche nell’ambito del contract.
Al Cersaie la ceramica è sempre più verde e vitale. Sostenibilità, innovazione e creatività hanno accompagnato un’edizione spumeggiante in fatto di numeri e di vivacità tanto che, malgrado le difficolta congiunturali notevoli, forse si può parlare di una riduzione della curva di crescita per il settore più che di crisi. Questo il polso soprattutto dei grandi marchi che hanno investito fortemente anche in termini di immagine con spazi che diventano mondi da vivere di grande suggestione. Fanno tendenza oltre il tema ambientale, il colore che si conferma come nelle due edizioni precedenti, il decoro che mima la natura portandola negli ambienti domestici in particolar modo, i grandi formati o quelli extra small; e ancora le combinazioni di stili diversi, il dialogo tra classico, tradizione e contemporaneità. La piastrella nel 2022 si è spinta ancora oltre creando effetti sorprendenti visivi e tattili della quale la vecchia ceramica è solo un ricordo.

Sempre più verde il trend di Iris Ceramica Group, azienda familiare, che ha il volto di una multinazionale tascabile e si definisce “Ecopreneur” e proprio per la spinta all’eco-innovazione si è presentata al Cersaie con Active Surfaces, dalle proprietà antibatterico, antivirali, antinquinamento, anti-odore e autopulenti. In particolare in mostra Hypertouch, soluzione che dalla scorsa edizione si conferma la punta più avanzata della ricerca aziendale, capace di gestire qualsiasi dispositivo con un semplice tocco sulla superficie.
Cerdomus, attiva nel mondo delle lastre, ha presentato un’ampia gamma sia levigate sia naturali e i moduli, settore nel quale l’azienda è leader. Quest’anno le novità sono state il cotto e il travertino. Da sempre green, ricicla praticamente il 100% compresi gli scarti. L’azienda ha notato che ormai siamo in pieno massimalismo, quest’anno in particolare con una voglia di colore esplosa, la predilezione per il tema floreale, e la ricerca di abbinamenti tra classico e nuovo con un desiderio di contaminazione e sperimentazione come si legge anche nell’arte.

Italgraniti ha presentato due nuove collezioni, rispettivamente Essence dedicata al legno e Origins, per la pietra, in sei colori con formati per una gamma completa; nell’intento di rispondere al desiderio di dialogo trasversale tra le varie collezioni. La nuova tecnologia ha reso possibile un maggior Realismo soprattutto per il legno. Il colore è protagonista soprattutto della linea Impronta con stampe a fiori, felici e palme che viene utilizzata anche come inserto su superfici ‘neutre’. In generale è il verde a dominare affiancato da alcune tinte calde.

Mirage ha promosso il suo slogan Inspiring Better Living, nato per assecondare il cambiamento del vivere la casa dopo la pandemia, portando la natura e la sua ariosità all’interno. In collaborazione con l’architetto Andrea Boschetti, in particolare, la linea Reflet, prima ceramica specchiante che riflette la natura, in versione argento e oro anche con inserti anticati. La linea ‘nobile’ della ceramica ha realizzato anche oggetti e complementi d’arredo come un tavolo presentato Fuori Salone in anteprima. Sempre nella stessa filosofia è concepita la linea “Papier”, carta appunto che si richiama alle carte da parati con il motivo floreale quindi ancora una volta la natura fa dialogare la tradizione con l’innovazione tecnologica.

Italcer, fresco di acquisizione dell’azienda Fondovalle, azienda leader nelle grandi lastre, ha puntato a dare spazio ai grandi formati soprattutto con il brand Rondine, punta di diamante del gruppo che da solo realizza quasi il 50% del gruppo e al marchio AVA che sarà ulteriormente potenziato. Oltre al grande formato la domanda si orienta sull’extra small e scelte estrose particolari come Elios che ha messo a punto un materiale in formato 20X20 con smalti digitali a colla, una ripresa vintage con un tocco batterico. Altro focus Advance, materiale antibatterico e antivirale che alla luce in 15 minuti elimina il Corona virus sulla

superficie e al buio in un tempo più lungo riduce del 90% la presenza del virus, ma con un’esposizione prolungata anche di diversi tipi di batteri. In termini di stile, come conferma anche Fabbrica, dominano il legno, il cemento e i marmi, diversi e colorati, con la voglia di creare combinazioni e contaminazione tra i vari materiali, che il Gruppo incentiva anche grazie a collaborazioni con architetti, come Iosa Ghini, e designer di respiro internazionale.
Porcellanosa si è presentata con uno stand minimalista realizzato in casa, com’è nel suo stile anche le sale mostre confermando l’orientamento ecosostenibile con la riduzione dei processi produttivi e organizzativi; conferma anche la sua vocazione a coprire tutta la gamma, dal privato fino al Genera Contractor; dalla casa con arredo bagno, cucina, sistema costruzioni, piastrelle, pavimenti e prodotti per realizzazioni professionali. Quanto al gusto l’azienda ha sottolineato che l’offerta classico ed estroso si conferma un buon mix, stando almeno alla domanda per ora tiene sempre con il Nord Italia in testa.

Il Gruppo Romani ci accoglie con le suggestioni del Marocco e in particolare l’evocazione del Jardin di Majorelle a Marrakesh acquisito nel 1980 da Yves Saint-Laurent e Pierre Bergé con la linea CIR che si lascia ispirare dai luoghi; Cercom invece segue l’ispirazione della natura privilegiando i toni del verde e un decoro di piante e animali; Serenissima è il marchio dedicato alla casa; e Cerasarda – lo stabilimento produttivo è ad Olbia – al lusso e in particolare ai complementi d’arredo. Il mood generale premia il cemento, il legno, che ha avuto un ritorno, la pietra accanto al decoro e l’effetto carta da parati, presentato in fiera per il secondo anno consecutivo, piace sempre. In termini di mercato l’azienda ha dichiarato che l’80% del fatturato lo realizza tra Europa e Stati Uniti che stanno rispondendo bene; mentre Russia e Cina per ragioni differenti sono di fatto assenti mentre, in compenso, i paesi orienti che lo scorso anno erano assenti, si stanno affacciando di nuovo.
Lea Ceramica di Panaria Group è andata in scena con la serie Pigmenti firmata da Ferruccio Laviani, importante collaborazione con l’azienda, confermando la tendenza al colore saturo, ormai da anni, che smorza i toni declinandosi in 12 tonalità. La novità è di tornare a focalizzarsi sulla ceramica in quanto tale lontano dall’imitazione di altri materiali e puntando sulla dimensione ultrasottile. Il risultato è un vantaggio prestazionale, la riduzione dell’inquinamento, essendosi qualificata come la prima azienda al mondo intervenuta sull’intero ciclo produttivo, dall’estrazione all’eliminazione dei residui e del materiale a fine ciclo vitale. Pigmenti Slimtech è una serie declinata anche con formati insoliti per riuscire a combinare prodotti diversi ad usum soprattutto di architetti e designer.
Panaria Group si è focalizzata sul progetto ThinZero, dove si gioca sul termine sottile riferendo allo spesso di 3 millimetri e mezzo, partito nel 2004 per l’edilizia, applicabile su alcuni materiali preesistenti che accompagna il prodotto finito, il processo e anche per il fare impresa e che sta trovando spazi interessanti in paesi come l’India, uno dei più inquinanti al mondo, essendo un modo di promuovere la sostenibilità facilmente accettabile e perseguibile.

La sostenibilità anche al centro del gruppo Sant’Agostino che da 15 anni porta avanti il progetto Ecoquality e unisce questo tema all’arte con grande suggestione. La sfida oggi per l’azienda è andare oltre l’ordinario, spingendosi verso l’intentato attraverso linee molto specializzate come anche i nomi delle collezioni suggeriscono quali Pure marbre, Colorart, Fineart, Barkwood.

Cerdisa Ricchetti hanno presentato NOW, il momento è adesso, un nuovo concept espositivo che crea uno spazio esperienziale, immersivo e onirico, diverso dall’idea stessa di allestimento: così, con video che creano continuità tra l’ambiente costruito e arredato e l’esterno ha presentato le 4 collezioni, rispettivamente Archisalt e ECI/22 di Cerdisa; e Neolitico e Dream Pure di Ricchetti che evidenziano come sempre più è importante proporre un’esperienza e non un semplice prodotto.
Finecibec Group al Cersaie ha portato in scena quello che il mercato vedrà nell’evoluzione in fatto di stile e tecnologia nel corso del proprio anno. Le tendenze premiano il marmo, gli effetti fortemente materici e i colori che i diversi marchi del gruppo esprimono rispettivamente Naxos per il colore – si sta sforzando sul fondo con un apparato decorativo che resta importante che si richiama alla natura con fiori e foglie – Mono Cibec e Century, il marchio più tecnico per le realizzazioni professionali. Gettando uno sguardo al mercato l’azienda parla di due-tre anni molto difficili soprattutto per il mercato interno, mentre Francia e Germania stanno rispondendo bene; senza contare un nuovo spazio importante nel Medio Oriente e in Oriente dove anche se ci sono paesi in forti difficoltà, resistono nicchie di clienti o singoli clienti che hanno possibilità così grandi che per un’azienda rappresentano uno sbocco importante.
Arrivata ormai al suo 21esimo anno di partecipazione, SICIS si presenta con un concept che vede legati assieme passato, presente e futuro dell’azienda. Proprio questa stretta interconnessione tra la storia, il presente e ciò che verrà ha da sempre affascinato SICIS, che ne ha fatto uno dei suoi capisaldi. Tutto è nato infatti dal recupero di un’antica tecnica, quella della produzione e lavorazione del mosaico, che negli anni si è evoluta e che continua a crescere, diventando soluzione di rivestimento moderna, efficiente e versatile.
Ed è proprio sul mosaico che si è puntato quest’anno. Attraverso pannelli espositivi e schermi sui quali scorrono immagini di ispirazione e tutorial tecnici, ripercorriamo la storia di SICIS dalle collezioni più iconiche in marmo e vetro, fino alle più recenti, dalle forme insolite come la losanga di Crystal e il rombo di Diamond. Fino alle ultimissime e inedite collezioni: Trigono e Ragtime.
Trigono, come fa intuire il nome, presenta tessere dalla forma triangolare che possono essere abbinate tra loro alternando posizione e colore per creare diverse possibilità creative.
Ragtime trae ispirazione dall’omonimo genere musicale afroamericano, nato negli Stati Uniti alla fine del XIX secolo e fatto di ritmi sincopati e complessi. Così come le note degli spartiti intervallano note brevi e lunghe, in una successione ripetuta, così i disegni delle tessere alternano righe sottili e più spesse, in una combinazione di verticale e orizzontale. Si creano in questo modo composizioni vivaci e originali, perfette per decorare pareti e pavimenti con un tocco di carattere.
Passiamo attraverso pannelli pixel, artistici, retroilluminati e piscine per arrivare alla zona dedicata a Vetrite, le grandi lastre decorative in vetro brevettate da SICIS.
Oltre alle collezioni Gem Glass e Sight che in brevissimo tempo hanno conquistato designer di tutto il mondo, troviamo l’ultima nata, Onigem, anticipata in anteprima mondiale lo scorso Salone del Mobile e qui presente nell’intera gamma di colori. I 14 pattern si ispirano alle sfumature e venature dell’onice calcarea, proponendo tonalità a volte delicate, a volte intense. Ogni colore è proposto in 3-4 lastre diverse, per consentire di creare composizioni più ampie e articolate senza ricorrere necessariamente all’applicazione a macchia aperta.
Non mancherà infine la versione “mattonella” di Vetrite, Tile appunto. I nuovi disegni si ispirano a quelli delle più tradizionali ceramiche italiane, ma con sfumature metalliche e percezioni materiche, propri della linea Vetrite, seguendo il suo motto “Modelliamo il passato per dare forma al futuro”.


Tra le presenze straniere abbiamo scelto WOW Purely Ceramics con una forte connotazione mediterranea, anche nello stile dello stand che ha presentato con il marchio Icon Wow Design, prodotto da Tendencias Ceramicas una produzione interamente spagnola, un laterizio, versatile, che richiama la semplicità della tradizione ceramica anche nella composizione, ma di grande impatto scenico disegnato da Summum Studio.
a cura di Ilaria Guidantoni