La galleria fiorentina Cartavetra ha inaugurato il Secondo atto di Dialogo Inverso, Orientarsi tra le macerie Giorgio Distefano | Ettore Pinelli a cura di Mattia Lapperier, visitabile fino al 16 aprile.
Il confronto tra i due artisti si capovolge attraverso una riconfigurazione allestitiva, per dare vita ad una nuova narrazione che vede, in questa seconda parte, Giorgio Distefano, siciliano fiorentino di adozione, come principale conduttore del dialogo. A lui infatti sono interamente dedicate le prime due sale della galleria – come lo sono state per la prima parte ad Ettore Pinelli, anch’egli siciliano, per condurre il pubblico nella terza sala, dove il dialogo prende una nuova veste e si fa più serrato. Come in una rappresentazione teatrale, nel tempo del Primo atto si compie il “monologo“ di Ettore Pinelli, che ci lascia un’eco di pensieri, parole, immagini, che vanno ad unirsi e a tessere la struttura drammaturgica dell’intera mostra con il lavoro di Giorgio Distefano, che in questo secondo atto dà vita al suo momentaneo monologo, liberamente legato al lavoro di Pinelli.
Giorgio Distefano e Ettore Pinelli, focalizzati sul mezzo pittorico, si saldano in questo percorso guidati dal concetto di frammentazione, aprendo un sipario interrogativo sull’idea di immagine per mezzo dell’immagine stessa. Una mostra con due volti, due approcci artistici in equilibrio tra astrazione e figurazione. Il nuovo appuntamento, mantiene il tracciato espositivo già sperimentato, attraverso la sospensione dei canoni museologici abituali, porta lo spettatore a cambiare di continuo il proprio punto di vista, aprendo ed unendo il palcoscenico espositivo con la platea. Pinelli rimarca le logiche del limite e dell’eccesso indagando i linguaggi del presente, i comportamenti estremi, la dimensione sociale, all’interno di una cornice massmediale. Distefano risponde invece con una proposta pittorica che trae origine dal paesaggio, per poi riflettere sulla condizione umana e ambientale, rivelando l’instabilità inaspettata che si cela dietro la solidità della pietra.
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(video di Giuseppe Joh Capozzolo)
Nello specifico, Ettore Pinelli, evidenzia un’asse volto a indagare un contesto sociologico attraverso scene di lotta e guerriglia urbana, servendosi di immagini spesso a bassa risoluzione che si dissolvendosi sulla superficie pittorica, ci riconducono agli aspetti più critici della condizione umana; Giorgio Distefano espone paesaggi che richiamano la sua terra d’origine, ritraendo una durezza, non sempre indice di stabilità, suggerendo scenari metaforici, dietro i quali si nascondono gli equilibri precari e contraddittori da cui è permeata la nostra contemporaneità.
Chi è Ettore Pinelli
Nato a Modica nel 1984, si è diplomato nel 2007, all’Accademia di Belle arti di Firenze in Pittura e in Progettazione e Cura degli allestimenti nel 2010, in collaborazione con il Centro per l’Arte Contemporanea Luigi Pecci di Prato. Finalista di numerosi concorsi e vincitore del Premio Marina di Ravenna e nel 2016 del Premio We Art International (Milano). Ha partecipato a molte esposizioni e residenze tra cui le mostre personali presso la Fusion Art Gallery a Torino, la Galleria Quam a Scicli (RG), Amy-D Arte Spazio (Milano), SpazioSiena (SI), Ritmo (spazio indipendente) a Catania e Circoloquadro a Milano. Pinelli è stato menzionato, infine, dalla rivista Arte (Cairo Editore) come uno degli artisti under 40 significativi dello stato della ricerca artistica italiana.
Chi è Giorgio Distefano
Nato a Ragusa nel 1972, ha frequentato e conseguito il diploma all’Accademia di Belle Arti di Firenze, città dove tuttora vive e opera. Ha partecipato a numerose mostre, personali e collettive, in Italia, in Europa e in Cina. Finalista di numerosi concorsi come Arteam Cup Contemporary Art Prize, II ediz. Palazzo del Monferrato – Alessandria; Premio Carlo Bonatto Minella 2015 – Rivarolo Canavese, Torino e Praga; terzo classificato Premio Janua, Museo di Sant’Agostino di Genova; menzione e finalista Premio Cromica 2012 – Bibbiena (AR); Biennale Premio Artemisia – Falconara (AN); terzo premio Premio Merlino – Firenze. Le sue opere sono presenti in collezioni private e pubbliche: Texas – Stati Uniti; Peace Tour Cultural Exchange Center di Pechino – Fenghuang Ancient city Museum – Hunan, Cina Galleria Civica di Arte Contemporanea Franco Libertucci.
Ilaria Guidantoni