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Articolo pubblicato in BeBeez Magazine n. 3 del 1° aprile 2023
di Stefania Peveraro
“Oggi lo sviluppo del business viene supportato dal gruppo Scalapay, ma in prospettiva potremmo anche attingere al mercato dei capitali di debito”, ha anticipato a BeBeez Magazine Massimiliano Sinagra, ex ceo di Unicredit Bank Ireland e prima co-head della tesoreria di Unicredit, oggi treasurer di Scalapay, la scaleup fintech specializzata in Buy-Now-Pay-Later, che lo scorso anno ha raccolto degli investitori di venture capital ben 525 milioni di dollari tra equity e debito, raggiungendo quindi la valutazione di un miliardo di dollari e lo status di unicorno (si veda altro articolo di BeBeez).
D. Avete raccolto davvero tanti capitali dagli investitori di venture capital, soprattutto l’anno scorso. Utilizzate quindi questi soldi sia per supportare la vostra struttura sia soprattutto per finanziare la vostra attività di BNPL?
R. Sì certo. Da un lato abbiamo una organizzazione che sta crescendo e che richiede investimenti sia in personale sia soprattutto in tecnologia e marketing. Dall’altro lato il nostro core business richiede capitali supportare la crescita.
D. Ci spiega nel dettaglio come funziona la struttura delle vostre operazioni di BNPL? Utilizzate cartolarizzazioni?
R. La regolamentazione sul credito al consumo permette ai merchant di concedere dilazioni di pagamento sino a un massimo di tre mesi dall’acquisto senza interessi, il che significa in sostanza che il merchant può finanziare il cliente e vanta un credito verso quel cliente. A quel punto un veicolo di cartolarizzazione strutturato da un servicer con ampia esperienza nel settore, compra i crediti e li cartolarizza. Un sistema simile, con le dovute differenze in relazione alle normative locali applicabili, viene applicato nelle altre geografie in cui oggi operiamo in Europa.
D. Poche settimane fa avete comprato un istituto di pagamento italiano, Cabel IP. Cambierà qualcosa nella struttura dei vostri finanziamenti?
R. Sì l’idea è quella di utilizzare Scalapay IP (nuovo nome di Cabel IP) per finanziare direttamente i clienti dei merchant. L’obiettivo è ottenere il passaporto europeo, e così poter finanziare direttamente i clienti anche al di fuori dell’Italia. Secondo questo modello, Scalapay IP potrà decidere di strutturare una operazione di cartolarizzazione e cedere a una spv tutti i crediti, cosicché i volumi cartolarizzati dall’spv aumenteranno di dimensioni e a quel punto potremo pensare di fare ricorso al mercato dei capitali di debito estendendo la cartolarizzazione a terzi investitori.