Si sono aperte ieri le candidature per partecipare alla call della sesta edizione di Good Food Makers, il programma di open innovation globale di Barilla per startup attive nel mondo del food nato nel 2019 con l’obiettivo di stimolare lo sviluppo di nuove soluzioni alimentari sostenibili (si veda qui il comunicato stampa).
L’iniziativa è supportata da Plug and Play, la più grande piattaforma di open innovation al mondo, con una rete di più di 78 mila startup, oltre 570 aziende leader a livello mondiale e centinaia di società di venture capital, università e agenzie governative. Per partecipare al programma, le startup dovranno presentare entro il 30 giugno la loro candidatura.
“In tre anni Plug and Play ha già connesso oltre 60 startup con l’ecosistema Barilla, che può contare sull’esperienza accumulata dal nostro Food&Beverage Program che ha accelerato più di 200 startup a livello globale“, ha spiegato Tommaso Maschera, director Plug and Play Italy. “Quest’anno le nostre ricerche si concentreranno soprattutto sull’intelligenza artificiale, tecnologia innovativa, temi su cui anche Barilla si sta concentrando molto con l’obiettivo di offrire gli strumenti giusti per migliorare i processi che coinvolgono il settore alimentare, dalla produzione alla distribuzione”.
A fronte di oltre 800 candidature provenienti da oltre 25 Paesi, tra cui Francia, Germania, Paesi Bassi, Stati Uniti, Good Food Makers finora ha già promosso progetti con 22 realtà internazionali.
Quest’anno la call è rivolta a 4 startup che, con le loro idee, vogliono migliorare almeno una di quattro aree del settore agroalimentare. AI for consumers insights, il cui scopo è di valutare soluzioni digitali per raccogliere ed analizzare in modo veloce ed efficiente gli spunti dei consumatori. Tasty and Healthy, alla ricerca di ingredienti innovativi per migliorare ulteriormente il profilo nutrizionale dei nostri prodotti mantenendo inalterato il profilo sensoriale ed il gradimento dei consumatori. Energy Shift, il cui obiettivo è di identificare nuove tecnologie per la produzione di energia ancora più efficienti e sostenibili. E Smart Start, che mira ad individuare soluzioni digitali per ottimizzare e semplificare l’inserimento di nuove figure professionali nei nostri reparti produttivi.
Per otto settimane, le realtà selezionate sulla base della propria unicità e valore, svilupperanno nuove soluzioni insieme ai manager di Barilla e la loro realizzazione verrà sostenuta attraverso l’erogazione di 10 mila euro con la possibilità di avviare future collaborazioni con l’azienda.
“Good Food Makers si conferma un percorso virtuoso ed efficace per i nostri team per affrontare importanti sfide di innovazione. Con il suo approccio strutturato e ormai consolidato, consente infatti di intercettare nuove soluzioni, entrare in contatto con imprenditori competenti e preparati, lavorare insieme su un obiettivo comune e raggiungere risultati concreti in poche settimane”, ha spiegato Claudia Berti, Barilla Global Open Innovation Senior Manager.
Quanto a Plug and Play, la piattaforma globale da un lato connette le startup con le principali corporate, dall’altro investe e favorisce investimenti per aiutare le startup a crescere, il tutto con un approccio globale che facilita l’internazionalizzazione e i rapporti con la Silicon Valley. Lanciata nel 2006 e co-fondata da Saeed Amidi nel leggendario Lucky Building nella Silicon Valley, che ha visto Google, Paypal e Dropbox muovere i primi passi, oggi Plug and Play è presente in più di 50 città in tutto il mondo e il valore totale degli investimenti è di oltre 12 miliardi di dollari in aziende come Dropbox, PayPal, N26 e Hippo.
Plug and Play è attiva in Italia dall’aprile 2019, quando ha aperto Plug and Play Italy e il suo primo ufficio a Milano, incentrato sui settori Food & Beverage, insieme a Tetra Pak e Barilla. Insieme alla PayTech italiana quotata Nexi e a UniCredit a febbraio 2020 ha creato una partnership sul fintech (si veda altro articolo di BeBeez). A giugno 2020 Plug and Play ha siglato poi una partnership con Bocconi for Innovation (B4i), la piattaforma di pre-accelerazione, accelerazione e sviluppo interno alle aziende dell’Università Bocconi di Milano (si veda altro articolo di BeBeez). E sempre nel 2020 si è sviluppata ha stretto partnership con A2A e Poste Italiane nell’ambito sostenibilità. Nel luglio 2021 è stata aperta la sede di Modena dedicata all’automotive con il lancio di Motor Valley Accelerator, in partnership con CDP Venture Capital sgr, CRIT, Fondazione Modena e UniCredit e i Corporate Partners STMicroelectronics, Dallara, Sabelt, Unipol e OMR (si veda altro articolo di BeBeez). Nell’aprile 2022, è stata inaugurata una nuova sede dedicata all’aerospazio e all’advanced hardware a Torino, il Takeoff Accelerator, sempre parte della rete di acceleratori di CDP Venture Capital sgr, promossa dai co-investitori del programma UniCredit e Fondazione CRT, con OGR Torino come Innovation and Networking partners, Leonardo, Avio e Unione Industriali Torino come corporate partners e l’Agenzia Spaziale Europea e l’Agenzia Spaziale Italiana come membri del Consiglio Scientifico (si veda altro articolo di BeBeez). Nel 2024 è stato infine lanciato DualTech by Takeoff, il programma di accelerazione con sede a Torino parte della rete DIANA creata dalla NATO, per accelerare lo sviluppo di tecnologie d’avanguardia a duplice uso, per la difesa e il commercio..