Digital Magics, business incubator quotato all’Aim Italia, nei giorni scorsi ha approvato il piano industriale 2021-2025, che prevede la partecipazione a più di 200 startup, per un valore superiore a 100 milioni di euro entro il 2025 (al netto delle exit e dei write-off pianificati), il doppio della valutazione del portafoglio attuale, stimata dal management in 50 milioni (si veda qui il comunicato stampa).
L’espansione del portafoglio sarà basata su programmi di accelerazione in settori ad alto potenziale, puntando ad avviare tra i 20 e i 25 programmi nel corso del piano, coinvolgendo coinvestitori, aziende partner nonché partner tecnologici. Gli investimenti nell’arco del piano sono stimati in circa 10,5 milioni di euro.
Il team preposto alla gestione dei programmi di accelerazione e al supporto delle startup in portafoglio passerà a 18 professionisti dagli attuali 8 entro il 2025. Il cda intende finanziare gli obiettivi del piano e gli investimenti previsti attingendo sia al mercato azionario sia al debito bancario. Per quanto riguarda il primo canale, la società ha previsto un aumento del capitale fino a 8 milioni di euro, da offrirsi in opzione agli azionisti. Nel frattempo il debito finanziario netto è atteso che si assesti intorno a 4,5 milioni a fine 2025 (2 milioni a fine 2020) e che i flussi di cassa operativi siano neutri nel periodo.
Alberto Fioravanti, presidente di Digital Magics, ha commentato: “La nostra attenzione verso i trend a doppia cifra dei digital enabler ci consente di intercettare la crescita delle nostre startup per aiutarle a diventare player nazionali prima e internazionali successivamente. Inoltre, attraverso l’annunciata acquisizione di The Doers, consolidiamo e potenziamo il nostro ruolo nell’offerta di open innovation verso le imprese.”
Ricordiamo a ques’ultimo proposito che lo scorso aprile Digital Magics ha annunciato un accordo appunto con The Doers, uno dei principali operatori italiani nella corporate innovation e intrapreneurship, in forza del quale all’assemblea dei soci di Digital Magics sarà proposto di votare un aumento di capitale da un milione di euro riservato ai soci di the Doers, che lo sottoscriveranno in natura, a fronte del conferimento del 100% del capitale di The Doers (si veda altro articolo di BeBeez). Le società nei giorni scorsi hanno sottoscritto il summenzionato l’accordo, che prevede che il corrispettivo sia regolato con l’emissione di un massimo di 238 mila azioni Digital Magics, oggetto di emissione per i prossimi 36 mesi, al prezzo di 4,20 euro. Il perfezionamento dell’operazione è subordinato all’approvazione da parte dell’assemblea dei soci del prezzo di emissione e al conforto nella relazione di stima, da parte dell’esperto indipendente, del valore del conferimento in natura.
Tornando al piano industriale, il ceo Marco Gay ha aggiunto: “Il 2020 conferma la crescita delle startup e pmi innovative del mondo digitale con un incremento del giro d’affari di quasi il 18% e una prospettiva di ulteriore sviluppo. Queste aziende avranno un ruolo di rilievo nella trasformazione digitale dell’Italia anche grazie al PNRR che alla digitalizzazione destina circa 50 miliardi di euro”.
Il co-ceo Gabriele Ronchini ha concluso: “Il nostro portafoglio, che esprime campioni di livello europeo dimostra la validità del nostro modello, raggiungendo un valore oggi di 50 milioni di euro. Il nuovo piano prevede la realizzazione nel prossimo quinquennio di almeno 20 programmi di accelerazione nei settori a maggiore sviluppo come fintech, insurtech, 5G, AI, sostenibilità, digital health e turismo. La selezione di questi settori verticali continua a fare riferimento ai domini di principale interesse per il venture capital europeo, su cui abbiamo sviluppato significative competenze, che intendiamo rafforzare.”
Il business incubator a fine 2020 annoverava 73 startup operative, che hanno raccolto complessivamente 27,45 milioni di euro, pari al 4% circa della raccolta totale delle startup italiane (si veda altro articolo di BeBeez). Digital Magics l’anno scorso ha effettuato investimenti in 15 nuove startup di cui 7 attraverso il programma di accelerazione Magic Wand Fintech, Insurtech, Blockchain & Cybersecurity. Nel 2020 l’incubatore ha concluso la exit da MoneyMour, che ha generato una plusvalenza di circa 303 mila euro, pari a 3 volte il capitale investito e con un IRR>100% (si veda altro articolo di BeBeez). Ricordiamo inoltre che Digital Magics e Cdp Venture Capital sgr – Fondo Nazionale Innovazione hanno promosso il round di investimento in 15 startup e pmi in portafoglio all’incubatore milanese. In particolare, Cdp Venture Capital ha investito circa 14,1 milioni di euro (si veda altro articolo di BeBeez). Ai round di investimento hanno partecipato, oltre a Digital Magics (con circa 550 mila euro), anche StarTIP e il suo network di investitori per 1,7 milioni di euro, diversi investitori istituzionali e professionali, per circa 4,2 milioni di euro e i fondatori per 560 mila euro.
Digital Magics, nominata miglior acceleratore d’Italia da DealRoom nel 2020, ha conquistato negli anni un posizionamento unico nel panorama dei business incubator ed è diventato leader sul territorio nazionale vantando una capillare presenza da Nord a Sud della penisola con 8 sedi nelle principali città. Digital Magics annovera partnership istituzionali di primaria importanza con Cdp Venture Capital e Talent Garden, di cui è anche rilevante azionista, e il suo azionariato comprende investitori istituzionali italiani molto importanti tra cui, in particolare, Tamburi Investment Partners, che detiene il 22,7% del capitale, e Innogest sgr (5,7%). Digital Magics inoltre lo scorso aprile ha approvato il suo primo bilancio di sostenibilità (si veda qui il comunicato stampa).