Il venture incubator del gruppo Sella, dpixel, ha realizzato per la prima volta in Italia, insieme a Seed Venture e Lendit, un’operazione di investimento in startup attraverso la tecnologia blockchain e l’utilizzo degli smart contract (si veda qui il comunicato stampa).
L’iniziativa è stata resa possibile grazie alla piattaforma sviluppata da Seed Venture, società presente nel portafoglio dpixel da luglio 2023 (si veda altro articolo di BeBeez) e inserita nel programma di accelerazione Metaverse 4 Finance, che mediante l’emissione di token permette di gestire contratti di investimento.
Grazie agli smart contract, gli investimenti trasformati in token possono essere scambiati in qualsiasi momento e resi immediatamente disponibili a tutti i soggetti interessati ad operazioni in venture capital. Ciò consente, quindi, di creare un mercato secondario dell’equity che rende liquidi investimenti tradizionalmente di lungo periodo.
Questa nuova modalità basata sulla blockchain ha permesso a dpixel di investire in Lendit, piattaforma B2B di credit-sharing che permette ad aziende e professionisti di prestarsi denaro in modo semplice, veloce e sicuro. Lendit è tra le startup già incubate da dpixel.
“Con questa iniziativa, la prima del suo genere in Italia, dpixel conferma la propria capacità di valorizzare le startup in portafoglio, come ad esempio Seed Venture e Lendit. Il nostro ruolo è infatti quello di accelerare la crescita di queste realtà innovative, di investire successivamente su di loro e di affiancarle nella realizzazione di iniziative concrete di elevato livello tecnologico, all’interno del nostro ecosistema di innovazione”, ha dichiarato Stefano Azzalin, ceo dpixel.
Ricordiamo che per l’iniziativa dpixel, che rientra nel piano triennale del venture incubator del gruppo Sella, è riservata una dotazione complessiva di investimenti pari a 3 milioni di euro.
Ricordiamo che lo scorso 5 giugno Sella ha lanciato il programma internazionale di incubazione Artificial Intelligence Business Incubator, realizzato sempre da dpixel, con il supporto del Fintech District, che punta a sostenere la fase iniziale (pre-seed) di startup, ricercatori, team imprenditoriali, spin-off universitari, imprese e i progetti più innovativi nell’intelligenza artificiale applicata alla finanza (si veda altro articolo di BeBeez).
Infine ricordiamo che il business dell’open finance del gruppo Sella, attraverso l’attività della società specializzata Fabrick e delle sue controllate (Axerve, dpixel, Codd&Date) e la gestione della community del Fintech District, ha chiuso il 2022 con ricavi netti complessivi per 50 milioni di euro, in crescita del 14% rispetto al 2021. In aumento anche il numero dei clienti: le controparti collegate a fine 2022 sono state oltre 400 e hanno generato un aumento significativo delle API call in piattaforma fino a 330 milioni al mese (si veda altro articolo di BeBeez).
Lo aveva comunicato il gruppo bancario il 10 febbraio scorso in occasione della presentazione dei conti 2022 (si veda qui il comunicato stampa di allora), che avevano evidenziato un utile netto complessivo di 91,9 milioni di euro (erano 56 milioni nel 2021), un roe dell’8,8%, un CET1 ratio al 13,21% (dal 12,28%) e un Total Capital Ratio al 15,12% (dal 14,19%).
La community del Fintech District, nell’ambito della quale vengono sviluppati progetti di open innovation, si conferma punto di riferimento per il settore in Italia e all’estero, superando le 250 fintech associate con l’ingresso di 54 nuove realtà. Sono invece 30 le aziende corporate con cui sono state avviate collaborazioni negli anni. Il Fintech District ha promosso importanti iniziative come l’evento internazionale Milan Fintech Summit e l’acceleratore Fin+Tech dedicato alle startup in ambito fintech e insurtech, parte della rete di acceleratori di CDP Venture Capital sgr.
Intanto i risultati consolidati al 30 giugno 2023 del gruppo Sella (si veda qui la semestrale) si sono chiusi con un utile netto di 76,2 milioni di euro, in crescita rispetto ai 61,5 milioni di euro dello stesso periodo dell’anno precedente. Il ROE annualizzato ha superato il 14% rispetto all’8,8% del 2022. Si legge che “accanto al buon andamento complessivo, sul risultato ha inciso anche la componente non ricorrente derivante dalla partnership strategica con il Gruppo Sesa nei servizi di open finance che ha portato alla nascita di due società, Nivola, controllata dal gruppo Sella tramite Centrico, e BDY, partecipata da Centrico al 49%, cui è stato trasferito un ramo d’azienda. Senza considerare tale operazione, l’utile netto è di 60,7 milioni di euro, dal punto di vista industriale superiore a quello dello scorso anno come testimonia la crescita del risultato di gestione pari a circa 172,4 milioni di euro (+38% rispetto allo stesso periodo del 2022) grazie a un aumento del margine d’intermediazione proporzionalmente superiore a quello dei costi. Rispetto al primo semestre 2022, si è avuto un maggior costo del rischio di credito e alcune svalutazioni su partecipazioni a patrimonio netto, pur a fronte dei risultati positivi da queste ottenute nello scorso esercizio”.
Guardando al solo mondo Open Finance, il risultato operativo lordo è sostanzialmente allineato a quello registrato a fine giugno 2022 (e pari a – 3,6 milioni di euro), risultando comunque superiore alle attese ed essendo stato ottenuto in un contesto di aumento significativo dei ricavi (+15 milioni di euro circa rispetto a fine giugno 2022). Si legge ancora: “i risultati consolidati di Fabrick e delle sue controllate nel primo semestre 2023 hanno registrato complessivamente ricavi netti per 25 milioni di euro, in crescita del 17% rispetto allo stesso periodo del precedente anno”.
E si precisa: “E’ importante inoltre evidenziare come la crescita non sia legata solo ai ricavi ma anche al rafforzamento della squadra che, a giugno 2023, è arrivata a 418 full time equivalent (+19 vs 2022); altro importate dato riguarda gli investimenti, come elemento fondante nella crescita e sviluppo delle soluzioni di Open Finance: nel primo semestre del 2023 il dato è pari a circa 10,8 milioni di euro in crescita del 10%”.
L’utile netto di periodo, pari a 55 milioni di euro, anche con il contributo relativo all’andamento favorevole dei tassi di interesse sul conto deposito, è poi da ricondurre agli effetti dell’operazione straordinaria del 2023 relativa alla cessione a Banca Sella Holding della partecipazione in precedenza detenuta da Fabrick in Hype, che ha generato un’importante plusvalenza pari a 62,9 milioni di euro.