BiovelocITA, il primo acceleratore italiano per il red biotech (biotecnologie mediche, farmaceutiche e veterinarie), ha finanziato due nuovi importanti studi scientifici in campo medico per 1,9 milioni di euro complessivi, dopo l’investimento di 680 mila euro a fine novembre per il 50% del capitale di Amypopharma, startup dell’area della biochimica e della nanomedicina, spin-off dell’Università di Milano-Bicocca (si veda altro articolo di BeBeez). I tre progetti finanziati sono stati presentati ieri alla stampa a Milano (si veda il comunicato stampa).
Il primo dei due nuovi progetti finanziati è uno studio in collaborazione con il team guidato da Maurizio Federico (Research Director National Center of Global Health dell’Istituto Superiore di Sanità (ISS) di Roma. BiovelocITA svilupperà un innovativo progetto di studio finalizzato allo sviluppo di una piattaforma di vaccini terapeutici – ovvero che stimolano le difese dell’organismo per rallentare o fermare il progredire della malattia in atto – contro il cancro e le malattie infettive croniche. L’acceleratore biotech dedicherà allo sviluppo del progetto circa 1,1 milioni di euro.
Il secondo progetto in corso è nato nel laboratorio del professor Pierfrancesco Tassone, Ordinario di Oncologia Medica dell’Università degli Studi Magna Graecia di Catanzaro. Si prefigge l’obiettivo di sviluppare di una nuova terapia mirata, efficace e sicura, contro le leucemie linfoblastiche acute, malattie incurabili e molto aggressive. BiovelocITA sostiene il progetto con un finanziamento di 800 mila euro.
BiovelocITA si propone di supportare la nascita e lo sviluppo di aziende biotech innovative in tutte le aree terapeutiche. “Vogliamo raccogliere idee brillanti nelle biotecnologie e dargli una prospettiva industriale, essendo un acceleratore. Forniamo sia finanziamenti siae capacità gestionale: i nostri project manager affiancano gli originatori delle idee per arrivare in un anno alla proof-of-concept (PoC) e a creare progetti di successo”, ha spiegato Gabriella Camboni, amministratore delegato di BiovelocITA e cofondatore insieme a Silvano Spinelli e Sofinnova Partners. Spinelli e Comboni sono manager molto noti nel settore, visto che sono stati i fondatori di EOS, società venduta nel 2013 a Clovis Oncology per 470 milioni di dollari (si veda altro articolo di BeBeez) e, precedentemente, di Novuspharma, quotata sul Nuovo Mercato nel 2000 e poi venduta a Cell Therapeutics. Sofinnova Partners aveva investito in entrambe le società fin dai loro esordi. Spinelli, presidente di BiovelocITA, dal marzo 2018 è anche venture partner di Sofinnova Partners (si veda altro articolo di BeBeez). Dalla fondazione nel novembre 2015 BiovelocITA ha raccolto 14,6 milioni di euro in più round dai fondatori (si veda altro articolo di BeBeez) e dagli investitori. In particolare, oltre ai tre manager e a Sofinnova, nel capitale dell’acceleratore compaiono il fondo Atlante Seed, oggi gestito da Indaco sgr (si veda altro articolo di BeBeez), e un gruppo di investitori privati italiani coordinati da Banor sim e da Banca Profilo (si veda altro articolo di BeBeez).