Morsy, startup torinese co-fondata nel 2018 da Carlo Alberto Danna e dallo Startup Studio Mamazen, che ogni giorno consegna in ufficio 300 pasti ai dipendenti di 145 aziende di Torino, raccoglierà 500.000 euro in un round guidato, con un primo impegno di 250.000 euro in strumenti finanziari partecipativi, la torinese IH1, la holding di partecipazioni di Mamazen (si veda qui il comunicato stampa), il primo startup studio italiano, una particolare figura di investitore, il cui obiettivo è mantenere gli interessi di investitori, cioè Holding (IH1) e Studio (Mamazen) perfettamente allineati, ma semplificando la governance delle startup finanziate aumentando la loro velocità di accesso al capitale. Infatti lo Studio abbatte i rischi permettendo di sviluppare solo le idee che hanno superato la fase di analisi e di validazione sul mercato, e successivamente la Holding investe solo in quelle ritenute migliori, esattamente come successo con Morsy.
Grazie all’investimento, Morsy raggiungerà nel 2023 un fatturato totale di 1 milione di euro, già in stabile crescita da diversi mesi, con oltre 45.000 euro nel solo mese di ottobre 2022. Morsy, con questa mossa, si pone come obiettivo quello di sbarcare anche a Milano.
La mission di Morsy è semplificare la pausa pranzo, consegnando sul posto di lavoro pasti equilibrati e di qualità. Dal sito è possibile selezionare e ordinare il pasto sulla base delle proprie esigenze. Dalla sua fondazione, ha registrato in due anni una crescita deli ricavi del 500%, e un annual recurring revenue di 500.000 euro. Nel solo mese di ottobre 2022 la startup ha consegnato oltre 5.500 pasti registrando un incremento del 56% rispetto a 12 mesi prima. Dallo scorso settembre è stata inserita sulla piattaforma di dark-kitchen la possibilità di pagare tramite i buoni pasto Edenred al fianco dei già presenti buoni di EatsReady.
Il fondatore Danna ha commentato: “Siamo una cloud canteen 100% data driven e grazie alla tecnologia siamo riusciti a portare l’innovazione nel mondo del catering aziendale. Questa nuova iniezione di capitali è per noi una grande dimostrazione di fiducia nel nostro lavoro e nel nostro progetto e non potrebbe quindi renderci più orgogliosi. Continueremo a impegnarci al massimo per estendere i nostri servizi a una sempre più ampia platea di persone e aziende”.
Mohammadi, ceo e cofounder di Mamazen ha dichiarato: “Morsy rappresenta un classico esempio di come il modello di co-creazione dello Startup Studio sia efficace, abbattendo i rischi e massimizzando le possibilità di successo di una startup”.
IH1, holding di partecipazioni di Mamazen, è stata lanciata nel 2021 da Farhad Alessandro Mohammadi già fondatore sia di Mamazen che di Pony Zero. A guidarla con lui c’è Alessandro Mina, ex investitore e chief brand officer di Pony Zero, e Alexandre Campra, amministratore delegato di Sidinvest Group (si veda altro articolo di BeBeez). Lo scorso marzo IH1 ha annunciato la chiusura del primo round di raccolta a 1 milione e 650mila euro, che ha coinciso con il primo investimento in Italia del fondo colombiano Asiri, che si aggiungono ai 750 mila raccolti in precedenza dalla stessa Mamazen, per un totale di 2,4 milioni di euro, che verranno investiti per dar vita a nuove startup (si veda altro articolo di BeBeez)
IH1 ha l’obiettivo di cofinanziare con Mamazen il lancio e il decollo di 15 startup di successo in 5 anni. A questo scopo IH1 investirà 10 milioni, di cui 3 in Mamazen e 7 milioni nelle migliori dieci startup che Mamazen ha lanciato.
Lo scorso marzo lo startup studio Mamazen ha inoltre partecipato al round da 350 mila euro, di cui 150 mila sotto forma di bond convertibile, di Inpoi, la startup immobiliare incubata da Mamazen, nata nel 2019 per aiutare le agenzie immobiliari a digitalizzarsi e i proprietari di immobili, a gestire i propri beni (si veda altro articolo di BeBeez).