Vittoria Assicurazioni ha lanciato ieri il suo incubatore per startup insurtech Vittoria hub (si veda qui il comunicato stampa). La presentazione si è tenuta al Parco Vittoria Business Center di Milano, dove ha sede l’incubatore. Quest’ultimo avrà l’obiettivo di attrarre in un unico polo investitori, partner e startup per promuovere un avanzato scambio di idee, risorse e competenze e accelerare il percorso di crescita delle startup, dall’idea alla maturità industriale, per una nuova proposta di ecosistema nel mercato assicurativo. L’incubatore si fonda su tre valori-chiave: innovazione (sostegno ai processi di open innovation per rispondere e anticipare nuovi bisogni); co-creazione (condivisione, collaborazione e contaminazione tra startup, partner tecnologici e investitori secondo un modello Api ecosistemi sandbox); eccellenza (ricerca di idee e progetti di alto livello).
Vittoria Hub si focalizzerà su 4 aree per offrire ai consumatori prevenzione, assistenza e pronto intervento, rimedio e monitoraggio: persona (salute e ricchezza), casa, mobilità e azienda connessa. Sempre ieri è stata aperta la prima call for ideas, che si chiuderà il 28 febbraio 2020, rivolta a tutte le startup con idee innovative nell’ambito degli ecosistemi persona, casa, mobilità o azienda. Vittoria hub intende selezionare 16 startup attraverso 2 call for ideas.
Le startup selezionate saranno inserite nel programma Via2 (Vittoria Incubation, Adoption & Acceleration), della durata di 9 mesi, strutturato in tre fasi, per un investimento totale di 60 mila euro. Più nel dettaglio, il programma si articolerà in:
- Incubazione: dalla business idea al MVP (Minimum Value Proposition), per un investimento di 15 mila euro;
- Adozione: dal MVP al Proof Of Concept (PoC) di interoperabilità con ecosistemi e infrastruttura Vittoria, per un investimento di 20 mila euro;
- Accelerazione: dalla “PoC Vittoria” al primo ingresso sui mercati nazionali e internazionali, per un investimento di 25 mila euro.
“Questo incubatore è nato per attrarre partner, startup e capitali che credano in un concetto di ecosistema all’interno di un unico ambiente dedicato a sostenerne la trasformazione e a premiare l’eccellenza imprenditoriale grazie a modelli di open innovation”, ha spiegato Gian Franco Baldinotti, ceo di Vittoria hub e chief marketing officer di Vittoria Assicurazioni. A oggi hanno già aderito al progetto in qualità di partner: BeOn, CRIF, Design Group Italia, Doppia Elica, F2A, FairConnect, G2, Horsa, Logotel, Microsoft for Startups, Maps Group, Osservatori Digital Innovation del Politecnico di Milano, Orrick, Studio Dattilo e Delta.
Fabrizio Cardinali, cio di Vittoria hub, ha sottolineato che occorre minimizzare il rischio dell’innovazione (sia delle startup early stage, poco finanziate, che in un’ottica di open innovation) contenendo le spese e al contempo occorre testarla su potenziali clienti. Nicolò Soresina, coo di Vittoria hub, che nella sua carriera ha lanciato 5 startup, ha spiegato a BeBeez che a differenza di altri incubatori come Axa Next (lanciato anch’esso quest’anno), Vittoria hub ha una visione di ecosistema, un approccio collaborativo e l’obiettivo di portare le startup sul mercato in 9 mesi, senza chiedere l’esclusiva sulla loro innovazione, ma hanno l’interesse ad accompagnarle in una visione di ecosistema, per creare un sistema aperto.
“L’insurtech è senza dubbio uno dei settori con il maggiore potenziale innovativo nei prossimi anni. L’open finance ha iniziato solo recentemente a farsi largo nel settore. Un dato su tutti lo dimostra: la crescita 174% delle startup insurtech nell’ultimo biennio a livello internazionale, e ben più elevata in Italia”, ha detto Filippo Renga, direttore dell’Osservatorio Fintech & Insurtech del Politecnico di Milano. A BeBeez ha spiegato: “Siamo ancora nella fase iniziale del percorso verso l’open finance del mondo assicurativo. Tuttavia, sta crescendo la consapevolezza delle imprese assicurative, l’utilizzo da parte dei consumatori e la domanda inespressa. Il percorso non può essere affrontato dai diversi attori da soli per cui si stanno unendo startup e imprese, anche non assicurative (utilities, retail, viaggi e intrattenimento).
Una ricerca dell’Osservatorio Fintech e Insurtech del Politecnico di Milano condotta su 1.210 startup nate dal 2013 in poi, che hanno ricevuto almeno 1 milione di dollari di finanziamenti e almeno un finanziamento tra il maggio 2016 e maggio 2018, ha rilevato che le insurtech sono cresciute del 174% tra il 2016 e il 2018, passando da 39 a 106. I finanziamenti alle insurtech sono saliti da 2,43 a 3,50 miliardi di dollari nello stesso periodo (+44%), tuttavia i finanziamenti medi sono scesi da 62,24 a 32 milioni di dollari. A livello geografico, le insurtech sono più presenti in Usa (54), dove si concentrano anche i finanziamenti: 2.575 milioni di dollari, contro i 225 milioni dell’Europa. La buona notizia è che negli ultimi 2 anni le startup insurtech sono cresciute maggiormente nel Vecchio Continente (+260%) e così anche i finanziamenti (+358%). Le startup insurtech sono attive sopratutto negli ambiti: salute e benessere (29%) e trasporti (26%).
Il tema dell’insurtech comunque anche in Italia inizia a essere caldo. Se ne è parlato ampiamente anche un paio di settimane fa in occasione dell’evento “Insurance Day: outlook 2020” organizzato dalla società di advisory m&a KT&Partners, che ha riunito sa Milano alcuni dei principali player assicurativi e dell’insurtech, in un momento di confronto sulla trasformazione tecnologica e digitale in corso nel settore. Mentre a inizio mese Digital Magics ha lanciato la terza edizione di Magic Wand, il programma di accelerazione che seleziona le startup più promettenti dei settori fintech, insurtech, blockchain e cibersecurity (si veda altro articolo di BeBeez). Intanto le startup del settore continuano ad attrarre investitori e alcune sono ormai delle vere scaleup.
Per esempio la insurtech Yolo ha aperto un nuovo round di serie B fino a 20 milioni di euro, da chiudere entro il primo trimestre 2020 (si veda altro articolo di BeBeez). Si tratterebbe del quarto round di finanziamento per Yolo, che a oggi ha raccolto (si veda qui l’ultimo Report Fintech di BeBeez, disponibile per gli abbonati a BeBeez News Premium, scopri qui come abbonarti). E ricordiamo anche che il campione di raccolta in un singolo round di venture capital nella storia del venture italiano è proprio una insurtech. Prima Assicurazioni, specializzata in polizze auto, sfruttando sofisticate tecnologie di intelligenza artificiale per comprendere al meglio i bisogni e le necessità di ogni singolo utente, che nell’ottobre 2018 ha incassato un mega-round di investimento da 100 milioni di euro dai fondi di Goldman Sachs Private Capital Investing e dal fondo Tactical Opportunities di Blackstone. Si è trattato del round più importante mai raccolto da una startup italiana.
Prima Assicurazioni è una delle scaleup monitorate da BeBeez Private Data.
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